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29.03.2019

Governo – Via libera dal Governo di Bucarest alla revisione di più decreti d’urgenza, tra cui la controversa ordinanza 114/2018, che prevede modifiche fiscali adottate alla fine dell’anno scorso e criticate da quasi tutto l’ambiente d’affari. Il governo sostiene che i nuovi provvedimenti tengono in considerazione sia le opinioni degli interessati, consultati ultimamente dalla coalizione, che le realtà del mercato. Il Governo ha inoltre adottato le normative riguardanti il bilancio dell’Amministrazione del Fondo Ambientale, che garantiscono la continuazione dei programmi di rottamazione auto. Il programma consentirà a 35.000 romeni di sostituire le auto più vecchie di 8 anni con vetture nuove, meno inquinanti. D’altra parte, quest’anno sarà lanciato in Romania anche il nuovo programma di installazione di equipaggiamenti fotovoltaici volti a generare elettricità e riscaldamento nelle abitazioni dei romeni.

29.03.2019
29.03.2019

, 29.03.2019, 17:24

Governo – Via libera dal Governo di Bucarest alla revisione di più decreti d’urgenza, tra cui la controversa ordinanza 114/2018, che prevede modifiche fiscali adottate alla fine dell’anno scorso e criticate da quasi tutto l’ambiente d’affari. Il governo sostiene che i nuovi provvedimenti tengono in considerazione sia le opinioni degli interessati, consultati ultimamente dalla coalizione, che le realtà del mercato. Il Governo ha inoltre adottato le normative riguardanti il bilancio dell’Amministrazione del Fondo Ambientale, che garantiscono la continuazione dei programmi di rottamazione auto. Il programma consentirà a 35.000 romeni di sostituire le auto più vecchie di 8 anni con vetture nuove, meno inquinanti. D’altra parte, quest’anno sarà lanciato in Romania anche il nuovo programma di installazione di equipaggiamenti fotovoltaici volti a generare elettricità e riscaldamento nelle abitazioni dei romeni.

Quadrilaterale – Una nuova riunione quadrilaterale Romania-Bulgaria-Grecia-Serbia si è svolta oggi a Snagov, vicino a Bucarest. I premier Viorica Dăncilă, Boiko Borisov, Alexis Tsipras, e il presidente serbo Aleksandar Vucic hanno passato in rassegna i progressi raggiunti nei progetti congiunti a livello regionale nei settori trasporti, infrastruttura ed energia. Sempre Bucarest ha ospitato anche la quinta riunione del Consiglio di cooperazione al vertice tra Bulgaria e Romania, che ha esaminato lo stadio del partenariato finalizzato a consolidare la sicurezza, lo sviluppo economico e la connettività nella regione. La riunione si è conclusa con la firma di documenti di cooperazione tra i governi dei due Paesi. Stando alla premier Viorica Dancila, i documenti riguardano la cooperazione tra le forze di polizia in situazioni d’emergenza, il sostegno alle piccole e medie imprese anche nel settore dei trasporti, il miglioramento delle condizioni di navigazione sul Danubio, nonchè la connettività di trasporto tra i due stati.

Clima – Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, ha partecipato al vertice sul clima e sviluppo sostenibile per tutti, organizzato dall’Assemblea Generale dell’ONU. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri, il capo della diplomazia romena ha rilevato l’importanza del ruolo svolto dall’ONU nel contrasto ai mutamenti climatici e nella tutela dell’ambiente a livello globale, a favore delle generazioni attuali e future. Accogliendo con favore il Vertice dell’ONU sul clima, che si terrà a settembre a New York, Melescanu ha rilevato l’impegno della Romania nel quadro internazionale legale creato dalle Nazioni Unite – Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile, l’Accordo di Parigi nonchè la Convenzione quadro dell’ONU sui mutamenti climatici. Tra le azioni della Romania a favore della lotta contro i cambiamenti climatici, Melescanu ha ricordato la conferenza Building resilience to natural disasters, organizzata a Bucarest dalla Presidenza romena del Consiglio UE.

Giustizia – L’Alta Corte esaminerà mercoledì prossimo la contestazione inoltrata dall’ex capo della DNA, Laura Codruta Kovesi, contro la misura di controllo giudiziario disposta nei suoi confronti dai pubblici ministeri della Sezione di investigazione dei reati nel campo della Giustizia. La Kovesi viene accusata di abuso d’ufficio, corruzione e falsa testimonianza. Alla fine delle audizioni, durate più di sei ore, l’ex capo della DNA ha precisato che le è stato imposto il divieto di parlare con la stampa, rilevando che si tratta di una misura destinata a zittirla per non raccontare quello che accade nel sistema giudiziario romeno. La Kovesi ha ricordato di trovarsi in piena procedura per la nomina del procuratore-capo europeo e che, per la disperazione di alcuni, ha anche delle reali chance di ricoprire la carica. D’altra parte, la Comissione Europea ha criticato la Romania per aver perturbato il processo di selezione, sollecitando cooperazione nella designazione del procuratore-capo europeo. La Kovesi è sostenuta dal Parlamento Europeo per la carica di procuratore-capo, che sarà nominato in base all’intesa con il Consiglio UE. I primi due round di negoziati si sono conclusi senza risultati. I prossimi colloqui sono previsti per il 4 e per il 10 aprile. La procura Europea dovrebbe diventare operativa entro la fine del 2020.

Stato Maggiore – La Corte di Appello di Bucarest ha bocciato – in quanto inammissibile – la richiesta inoltrata dal Ministero della Difesa sull’invalidamento del decreto tramite cui il presidente Klaus Iohannis prolungava il mandato del capo di Stato Maggiore alla Difesa, il generale Nicolae Ciuca. La decisione non è definitiva, però ha valore esecutorio, rimettendo Ciuca in carica. Il Ministero della Difesa ha annunciato che contesterà la sentenza. Il 28 dicembre scorso, il presidente ha deciso di prolungare di un anno il mandato del generale Ciuca nella carica di capo dello Stato Maggiore, dopo aver bocciato la proposta inoltrata del Ministero della Difesa. Successivamente, la premier Viorica Dancila e il ministro della Difesa, Gabriel Les, hanno accusato il capo dello stato di aver agito in mancanza di una base legale, in quanto la proposta di prolungare il mandato non era stata inoltrata dal Ministero.

Difesa – Il Dipartimento americano della Difesa ha approvato la vendita di missili di lunga gittata tipo HIMARS alla Romania. I rispettivi missili non vengono distribuiti verso altri Paesi senza una previa approvazione del Governo di Washington. Oltre alla Romania, anche la Polonia e il Bahrein riceveranno il permesso di acquistare questo sofisticato modello di missile. I sistemi HIMARS hanno una portata di 300 kilometri e adoperano munizioni guidate via GPS. Secondo il Ministero della Difesa di Bucarest, l’aquisto dei lanciarazzi HIMARS costituisce per la Romania un interesse essenziale di difesa, per il rafforzamento della sicurezza nazionale e regionale. Entro il 2021, la Romania dovrebbe acquistare 54 lanciarazzi e 216 missili.

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