28.11.2019
Presidenziali — La Corte Costituzionale della Romania ha convalidato oggi il risultato del secondo turno delle elezioni presidenziali svoltesi domenica. Sempre oggi, lUfficio Elettorale Centrale (BEC) ha annunciato i risultati finali. Secondo il BEC, il presidente in carica, Klaus Iohannis, appoggiato dal PNL, al governo, ha vinto le elezioni, ottenendo il 66,09% dei voti, il doppio rispetto alex premier socialdemocratica Viorica Dancila, che ha ottenuto il 33,91% . Il numero di elettori che si sono presentati alle urne è stato di 9.953.659, il 54,46% del numero totale di elettori iscritti sulle liste elettorali permanenti. Allestero, dove al secondo turno delle elezioni presidenziali hanno votato 944.077 elettori, il presidente Iohannis ha ottenuto quasi il 94% dei voti. Martedì, Viorica Dancila ha dato le dimissioni dalla carica di presidente del PSD.
România Internațional, 28.11.2019, 15:52
Pensioni — Gli economisti romeni ammoniscono sui rischi di bilancio connessi allaumento delle pensioni, secondo la nuova legislazione vigente. Laumento del punto pensione in autunno ha comportato spese aggiuntive di oltre tre miliardi di lei (0,6 miliardi di euro), stima leconomista capo della Banca Centrale di Romania, Valentin Lazea. Spiegando che limpatto negativo già avvertito determinerà un aumento del deficit di bilancio, nei prossimi anni, stimato fino al 6,5% nel 2022, egli ritiene opportuno un rinvio dell’applicazione della nuova legge sulle pensioni. Allo stesso tempo, Lazea ha affermato che un aumento delle entrate non deve comportare automaticamente un aumento delle tasse e delle imposte. Il primo ministro Ludovic Orban ha affermato, invece, che il bilancio per l’anno prossimo dovrebbe essere costruito tenendo conto dellaumento del 40% delle pensioni e che, finché è in vigore una legge, va applicata. Il capo del governo ha escluso un intervento tramite un’ordinanza durgenza in un settore così delicato.
Festa Nazionale — In Romania, circa 4.000 militari e specialisti del Ministero della Difesa (MApN), del Ministero dell’Interno (MAI), del Servizio Romeno di Informazioni (SRI), dellAmministrazione Nazionale dei Penitenzieri (ANP) e circa 200 mezzi tecnici parteciperanno il 1° dicembre, nel centro di Bucarest, alla tradizionale parata militare nazionale organizzata in occasione della Festa della Repubblica. Secondo il Ministero della Difesa, vi parteciperanno anche 500 militari di 21 Paesi alleati o partner e, in funzione delle condizioni meteo, potrebbero volare anche 50 aerei. Subito dopo la parata militare, il pubblico potrà visitare per qualche ora le mostre allestite nella zona della parata. Vari eventi si terranno anche in altre città della Romania. Ad Alba Iulia (centro) è prevista una cerimonia militare alla quale parteciperanno circa 1.400 militari e specialisti del Ministero della Difesa, Ministero dellInterno, Intelligence e dellAmministrazione Nazionale dei Penitenzieri, con circa 110 mezzi tecnici e 15 aerei. In occasione della Festa Nazionale, la bandiera nazionale sarà issata in tutte le istituzioni militari nel Paese, mentre a bordo delle navi sarà issato il Gran Pavese. Anche i soldati di stanza nei teatri operativi di Afghanistan, Balcani Occidentali, Mali, Iraq, come pure quelli in missione in Polonia, svolgeranno cerimonie militari e attività specifiche per la Festa Nazionale. Diventato festa nazionale dopo la rivoluzione anticomunista del 1989, il 1° dicembre segna il completamento, alla fine della prima guerra mondiale, nel 1918, del processo di creazione dello Stato nazionale romeno, con l’entrata sotto lautorità di Bucarest di tutte le province a maggioranza romena che facevano parte degli imperi multinazionali confinanti.
Terremoto — Continuano le operazioni di ricerca dei sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati in seguito al violento terremoto che ha colpito martedì lAlbania. Le squadre di soccorso hanno trovato altri dieci corpi, il che fa salire il numero delle vittime a più di 40, ha annunciato oggi il Ministero della Difesa di Tirana. Le probabilità di trovare sopravvissuti diminuiscono con ogni ora che passa dopo il terremoto di 6,4 sulla scala Richter, il più violento che ha colpito questo Paese dei Balcani negli ultimi decenni. Lepicentro del sisma è stato a 30 chilometri ovest di Tirana e le scosse si sono sentite nella regione dei Balcani e in Puglia. Ieri, in Albania, è stato giorno di lutto ed è stato dichiarato lo stato di emergenza nelle due città maggiormente colpite, Durazzo, sulla costa adriatica e Thumane, a nord della capitale Tirana. Squadre internazionali di centinaia di soccorritori continuano a cercare eventuali superstiti. Il disastro ha provocato oltre 650 feriti. Più Paesi europei hanno inviato aiuti. Squadre di soccorritori sono state inviate da Italia, Grecia, Francia e Romania. Il Ministero della Difesa romeno ha inviato in Albania due aerei con a bordo una squadra di ricerca e salvataggio composta da 50 persone. Il presidente Klaus Iohannis e il Ministero degli Esteri di Bucarest hanno trasmesso messaggi di cordoglio allAlbania in seguito alla tragedia.
Salute — La speranza di vita in Romania è tra le più basse nellUnione Europea e, sebbene sia aumentata costantemente dal 2000, rimane inferiore di quasi sei anni rispetto alla media UE. Lelevato numero di decessi per cause che si potrebbero curare rileva che bisogna migliorare lapproccio ai fattori di rischio e aumentare lefficacia dei servizi di assistenza sanitaria. Inoltre, l’insufficiente finanziamento del sistema intacca sulla capacità del Paese di rispondere alle esigenze attuali della popolazione, si legge in un rapporto della Commissione Europea reso pubblico oggi.
Difesa – I Paesi membri della NATO hanno firmato un accordo che consente agli Stati Uniti di ridurre il proprio contributo al bilancio operativo dellAlleanza — lo hanno reso pubblico, oggi, più funzionari dellAlleanza Nord-Atlantica, citati dall’Agenzia France Presse. Al vertice del 2018, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva chiesto una riduzione del contributo finanziario del suo Paese alle spese della NATO. Gli Stati Uniti forniscono adesso il 22,1% del bilancio dellAlleanza, che ammonta a 2,37 miliardi di euro nel 2019. I 29 Stati membri della NATO si sono impegnati nel 2014 ad aumentare le spese per la difesa al 2% del proprio PIL entro il 2024. Otto Paesi membri hanno raggiunto tale obiettivo nel 2019: Stati Uniti, Grecia, Estonia, Lituania, Lettonia, Regno Unito, Romania e Polonia.