28.10.2015
Bucarest — Il ddl sul voto per corrispondenza è stato approvato, oggi, a larga maggioranza dalla Camera dei Deputati, con ruolo decisionale, dopo che in precedenza la commissione parlamentare ha apportato più emendamenti al disegno di legge. Il più importante prevede che il voto per corrispondenza, destinato esclusivamente ai romeni della diaspora, sia utilizzato solo alle politiche dell’anno prossimo, non alle presidenziali e alle europee, come stipulava il progetto adottato la scorsa settimana, a larga maggioranza, dal Senato. Sia i rappresentanti della Maggioranza, che quelli dell’Opposizione danno però assicurazioni che saranno elaborate simili regolamentazioni anche per le elezioni presidenziali. Il ddl sarà inviato per la promulgazione al presidente. Gli ampi dibattiti, sia a livello politico, che nello spazio pubblico, sul voto per corrispondenza o, su quello elettronico, come alternativa, sono apparsi dopo l’organizzazione carente delle presidenziali dello scorso novembre.
România Internațional, 28.10.2015, 16:15
Bucarest — La plenaria della Camera dei Deputati ha bocciato oggi la domanda della Direzione Nazionale Anticorruzione, relativa alla custodia cautelare nei confronti del deputato Elena Udrea, ma ha approvato la domanda di fermo nei suoi confronti in un nuovo caso di corruzione. In precedenza, i deputati avevano approvato la sollecitazione della DNA relativa all’avvio dell’inchiesta penale nei confronti di Elena Udrea, accusata di aver ricevuto, nel periodo in cui era ministro, tangenti di quasi 4 milioni di dollari da un imprenditore, per agevolargli la firma di un contratto con la compagnia Hidroelectrica. Ieri l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha deciso di mantenere il controllo giudiziario nel caso Udrea nel cosiddetto dossier “Galà Bute”. Elena Udrea era stata rinviata a giudizio ad aprile in questo dossier con le accuse di tangenti, abuso d’ufficio e tentativi di uso di documenti o dichiarazioni false, assieme a più persone, tra cui l’ex ministro dell’economia Ion Ariton e l’ex presidente della Federazione Romena di Pugilato, Rudel Obreja.
Ciudad de Mexico — Il premier romeno, Victor Ponta, effettua da oggi una visita di due giorni in Messico, dove incontrerà il presidente Enrique Pena Nieto — che è allo stesso tempo anche il capo dell’Esecutivo messicano — e parteciperà, nella capitale, all’Open Government Partnership Global Summit. Nell’agenda dell’incontro bilaterale: la cooperazione politica ed economica, in campo culturale e dell’insegnamento e le prospettive di aggiornamento dell’Accordo tra l’Unione Europea e il Messico. Il programma della visita includerà anche incontri con alti dignitari e imprenditori messicani, come si legge in un comunicato del Governo di Bucarest. La visita giunge nel contesto dell’anniversario di 80 anni di rapporti diplomatici tra la Romania e il Messico ed è la prima visita di un primo-ministro romeno in Messico negli ultimi 25 anni. L’Open Government Partnership è un’iniziativa multilaterale lanciata nel 2011, in margine all’Assemblea Generale dell’ONU, dagli USA e da altri sette stati.
Madrid — In visita ufficiale di due giorni in Spagna, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu ha discusso oggi con il suo collega di Madrid, Jose Manuel Garcia-Margallo, della continuazione del consolidamento del dialogo politico tra i due Paesi e dell’intensificazione della cooperazione in campo economico. Stando al MAE romeno, l’anno scorso, l’interscambio è ammontato a 3 miliardi di euro. D’altra parte, Aurescu ha sottolineato l’apporto della comunità romena, la più numerosa comunità straniera in Spagna, allo sviluppo dell’economia di questo Paese. Sempre oggi, i due ministri degli Esteri hanno partecipato ad un evento dedicato alla prevenzione e alla lotta all’estremismo violento, al quale hanno presentato l’iniziativa romeno-spagnola relativa alla creazione della Corte Internazionale contro il Terrorismo.
Washington — La Romania si piazza nel 2015 al 37-esimo posto, fra 189 Paesi nella classifica “Doing Business 2016” realizzata dalla Banca Mondiale. Secondo gli indici menzionati nel rapporto dell’istituzione finanziaria, in Romania c’è bisogno di 8 giorni e di 5 procedure per aprire un affare. La posizione della Romania precede quelle di Bulgaria, Ungheria, Belgio, Italia o Turchia, ma è inferiore a quelle di Rep. Ceca, Giappone, Slovenia e Slovacchia. Al primo posto si piazzano stati in cui è molto facile fare affari come Singapore, Nuova Zelanda e Danimarca. In Europa, i Paesi meglio piazzati sono: Danimarca, Gran Bretagna, Svezia, Norvegia e Finlandia. Il rapporto dell’istituzione finanziaria internazionale analizza 189 economie, in base a 11 criteri, tra cui l’avvio di un affare, l’ottenimento di un mutuo, l’accesso alla rete di elettricità e le transazioni transfrontalieri. Il rapporto non copre però settori come la sicurezza, la stabilità macroeconomica o la corruzione.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ospiterà una riunione al vertice degli stati dell’Europa Centrale ed Orientale, che si svolgerà il 4 ottobre a Bucarest. Secondo un comunicato dell’Amministrazione Presidenziale, alla riunione pateciperanno i presidenti di Bulgaria, Polonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Estonia, Slovacchia, il presidente della Camera dei Deputati della Rep. Ceca e il vicesegretario generale della NATO, Alexander Vershbow. Secondo RRA, i partecipanti al vertice desiderano lanciare un messaggio comune sull’adeguamento dell’Alleanza Nord-Atlantica alle condizioni attuali di sicurezza.
Washington — Il presidente della Camera dei Deputati di Bucarest, Valeriu Zgonea, ha partecipato oggi a Washington ad una sessione dedicata alla lotta al finanziamento del terrorismo, nell’ambito della terza edizione del Forum parlamentare sulla questione della sicurezza e delle informazioni. Ieri in margine al Forum, Valeriu Zgonea ha avuto una serie di incontri con esponenti americani nell’ambito dei quali ha sottolineato che l’ampliamento del Partenariato Strategico con gli USA rappresenta una priorità importante per la politica estera e di sicurezza della Romania.
Chisinau — Il parlamento della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) analizza e vota domani una mozione di sfiducia, avviata dall’opposizione socialista e comunista pro-russa contro il governo tripartita, dichiarato pro-europeo. I promotori della mozione accusano il premier Valeriu Streleţ di incompetenza e corruzione, mentre il capo dell’Esecutivo afferma che, tramite l’avvio di questa mozione, la sinistra stia tentando di destabilizzare la repubblica e dirottarla dal suo obiettivo di integrazione europea. Affinché il governo sia destituito sono necessari 51 voti, cioè la metà più 1 del numero totale dei deputati, mentre i due partiti dell’opposizione dispongono solo di 44 seggi. Gli analisti non escludono però che la mozione sia votata anche da membri dell’arco governativo, formato dai partiti Liberale-Democratico, presieduto da Streleţ, e Democratico e Liberale. Il premier romeno, Victor Ponta, ha ammonito che Bucarest continuerà a sostenere la Moldova solo se al governo ci sarà una coalizione pro-occidentale. Questo mese, la Romania ha concesso allo stato confinante un prestito di 150 milioni di euro.
Singapore — La tennista romena Simona Halep, n.2 mondiale, incontrerà domani la polacca Agnieszka Radwanska, nell’ultima partita del cosiddetto Gruppo Rosso della WTA Tour Championship. E’ una partita decisiva per la qualificazione nelle semifinali della competizione, con un montepremi di sette milioni di dollari e che riunisce le migliori otto tenniste del mondo. Nelle precedenti partite, Halep ha sconfitto per 6-0, 6-3 l’italiana Flavia Pennetta ed ha perso per 4-6, 4-6 la partita contro la russa Maria Sharapova. Secondo l’ultima classifica WTA, resa pubblica lunedì, Halep si trova a oltre 4.000 punti dalla leader mondiale Serena Williams ed ha un avanzo di 1.200 rispetto alla numero 3, la spagnola Garbine Muguruza. (traduzione di Gabriela Petre)