28.09.2018
Bucarest – Il rapporto tra i membri di una coppia formata da persone dello stesso sesso è legato alla nozione di vita privata e vita di famiglia. Così la Corte Costituzionale di Romania (CCR) ha ammesso la contestazione di una coppia romeno-americana sull’articolo del Codice civile che non riconosce i matrimoni tra le persone dello stesso sesso. La CCR precisa che le persone dello stesso sesso che formano una coppia stabile hanno il diritto di esprimere la propria personalità all’interno del rapporto e beneficiare, anche secondo la legge, del riconoscimento legale e giudiziario dei diritti e degli obblighi. La Romania non riconosce i rapporti di coppia tra le persone dello stesso sesso, situazione in cui si trovano solo altri cinque Paesi dell’UE – Bulgaria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia – constata la CCR. Le precisazioni arrivano in piena campagna elettorale per il referendum del 6 e 7 ottobrte, al quale i romeni dovranno esprimersi sulla ridefinizione della famiglia nella Costituzione come basata sul matrimonio tra un uomo e una donna e non tra i coniugi, come previsto adesso dalla legge fondamentale. La bozza di revisione, che si basa su un’iniziativa civile, è stata denunciata come discriminatoria dalle associazioni che militano per la tutela dei diritti umani e delle minoranze sessuali.
România Internațional, 28.09.2018, 16:34
Bucarest – La Direzione Investigativa dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT) ha chiuso il fascicolo in cui il leader liberale Ludovic Orban (all’opposizione) aveva denunciato la premier socialdemocratica Viorica Dancila, con l’accusa di alto tradimento. Secondo la DIICOT, il fascicolo che interessava l’ok del governo romeno al memorandum sul trasferimento dell’Ambasciata di Romania in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, è stato chiuso in quanto i fatti non esistono. La denuncia sporta a maggio da Orban presso la Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia è stata successivamente trasferita alla DIICOT. La denuncia riguardava anche il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, per divulgazione di segreti di stato.
Bucarest – Due nuovi focolai di peste suina africana sono stati accertati in provincia di Costanza (sud-est). I dati dell’Autorità Nazionale Sanitaria Veteriaria indicano, finora, 952 focolai, di cui 15 in allevamenti commerciali. Centinaia di maiali sono stati abbattuti. Il Governo sta preparando un decreto che prevede compensi finanziari per i dipendenti che hanno perso il posto di lavoro in seguito alla chiusura degli allevamenti colpiti dal virus. Il primo focolaio di peste suina africana è apparso a luglio 2017, nel nord-ovest della Romania.
Bucarest – Il governo della Romania deve restare unito, in vista del semestre di Presidenza del Consiglio UE, però le controversie politiche interne rappresentano un ostacolo. Lo ha dichiarato l’ambasciatore tedesco a Bucarest, Cord Meier-Klodt, intervenendo a Cluj-Napoca alla conferenza La Romania alla Presidenza del Consiglio UE – opportunità e sfide. Il diplomatico ha aggiunto che, con la presidenza di turno del Consiglio UE, nel primo semestre del 2019, la Romania godrà di una serie di opportunità che non deve perdere. Alla conferenza svoltasi a Cluj era presente anche l’ambasciatore di Romania in Germania, Emil Hurezeanu.
New York – Incontri bilaterali del presidente Klaus Iohannis, a margine del vertice dell’ONU a New York. Nei colloqui con il premier della Moldova, Pavel Filip, il capo dello stato ha ribadito l’impegno della Romania per l’opzione europea di modernizzazione e trasformazione democratica dell’ex stato sovietico. Dal canto suo, Filip ha ringraziato per il sostegno di Bucarest, assicurando che le autorità di Chisinau sono decise a continuare l’avvicinamento all’UE. Iohannis si è intrattenuto anche con il premier della Georgia Mamuka Bakhtadze, sul consoldiamento e la diversificazione dell’interscambio commerciale. In riferimento alla cooperazione tra la Georgia e la NATO, il capo dello stato romeno ha salutato i progressi raggiunti come stato partner aspirante, considerando la Georgia un Paese contributore alla sicurezza euroatlantica. Dalla tribuna dell’ONU, Klaus Iohannis ha sostenuto l’elezione della Romania come membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza nel mandato 2020-2021. La Romania sarà un partner responsabile nella promozione dell’agenda comune dell’ONU, ha detto Inoltre Iohannis, sottolineando che, durante il semestre di presidenza del Consiglio UE, il Paese consoliderà il partenariato tra l’Unione e l’ONU.
Washington – In visita ufficiale ufficale negli USA, la vicepremier romena Ana Birchall ha incontrato Wess Mitchell, assistente per gli Affari europei ed eurasiatici del segretario di stato americano, e Wilbur Ross, segretario al Commercio. Nell’incontro con Mitchell, sono stati affrontati temi riguardanti l’approfondimento del rapporto Romania-USA, un maggiore coinvolgimento economico degli USA nell’Europa centro-orientale e nella regione estesa del Mar Nero, nel contesto del recente summit dell’Iniziativa dei Tre Mari svoltosi a Bucarest, nonchè la promozione della candidatura della Romania all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Nei colloqui con Wilbur Ross, sono state esaminate anche le prospettive del consolidamento dei rapporti economici con gli USA. La vicepremier ha ribadito l’impegno del Governo di Bucarest per la promozione di un ambiente favorevole allo sviluppo degli affari e al coinvolgimento di investitori americani in settori come energia, IT, sicurezza cibernetica, ricerca e innovazione.
Washington – A New York, a margine dei dibattiti della 73esima sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU, il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, ha organizzato assieme ai colleghi degli stati francofoni africani la riunione Cambiamenti climatici e la sicurezza. Affrontati aspetti legati all’influenza dei cambiamenti climatici sulle condizioni di vita della popolazione sahariana e subsahariana, creando rischi per la sicurezza interna e regionale. Ribaditi, tra l’altro, gli ottimi rapporti tra la Romania e i Paesi africani francofoni invitati.
Bucarest – Una stima preliminare dell’Eurostat indica che, a settembre, il tasso annuo dell’inflazione nell’eurozona è salito fino al 2,1%. I maggiori rincari dei prezzi si sono registrati nel settore energetico (9,5%), seguito da generi alimentari, alcool e sigarette, ( 2,7%) e dai servizi (1,3%). Ad agosto, l’Eurostat informava che la Romania ha registrato, per il settimo mese di seguito, la più alta inflazione annua tra gli stati membri dell’UE, con un aumento dei prezzi di consumo pari al 4,7%. D’altra parte, la Banca Centrale di Romania ha rivisto al ribasso dal 3,6 al 3,5% le previsioni sull’inflazione per la fine del corrente anno.