28.07.2014
Bucarest — Il vicepresidente della Commissione per le comunità di romeni all’estero presso la Camera dei Deputati di Bucarest, Bodgan Diaconu, afferma che la confinante Ucraina recluta etnici romeni delle regione Cernăuţi (nell’ovest) per inviarli in prima linea sul fronte al posto degli ucraini. Il deputato afferma che questa è la soluzione trovata dalle autorità di Kiev per cio che chiama “lo sterminio dei romeni” della regione. Le dichiarazioni sono state fatte dopo che centinaia di etnici romeni hanno ricevuto ordini di arruolamento, in base ai quali dovrebbero essere inviati a combattere contro i ribelli pro-russi nell’est dell’Ucraina. La comunità romena in Ucraina, pari a circa metà milione di persone, è concentrata nell’ovest del Paese, nei territori romeni annessi, nel 1940, dall’ex URSS, e spettati, nel 1991, all’Ucraina, come stato successore.
România Internațional, 28.07.2014, 16:31
Bucarest — L’atteggiamento espansionistico della Russia dev’essere un motivo di preoccupazione, in quanto c’è la possibilità di propagazione di certi fenomeni negativi sul territorio della Romania. Lo ha dichiarato il direttore dell’Intelligence romena, George Maior, per Adevarul LIVE. Maior ha pure affermato che la regione del Mar Nero, mare che bagna anche la Romania, diventerà, nel tempo, faglia geopolitica, all’incrocio di una serie di giocatori molto forti — Russia, Turchia e Ucraina. Le nuove tensioni internazionali non rientrano nei limiti della guerra classica, trattandosi piuttosto di un nuovo tipo di guerra, più complesso, con azioni tipo attacchi cibernetici, che colpirà la regione per un periodo più lungo, ha aggiunto il direttore dell’Intelligence romena.
Gaza — La tregua d’armi nella Striscia di Gaza, chiesta dall’Onu, è stata violata, oggi, ripetutamente. Lo ha riferito il corrispondente di Radio Romania nella regione. Più missili sono stati lanciati da Gaza su località del sud d’Israele. Dal canto suo, Israele afferma che è necessaria un’offensiva per fermare gli attacchi con missili di Hamas e per distruggere la sua rete di tunnel. Gli attacchi aerei, marittimi e terrestri israeliani, avviati 3 settimane fa, hanno ucciso almeno 1.030 palestinesti, in maggioranza civili, tra cui numerosi bimbi, stando alle autorità di Gaza. Israele afferma che ha perso 43 dei suoi soldati e che tre civili israeliani sono stati uccisi dai lanci di missili dalla Striscia di Gaza.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri di Bucarest ammonisce i cittadini romeni, in un comunicato stampa, di evitare i viaggi in Libia, nel contesto del deterioramento accentuato della situazione di sicurezza in questo Paese, e raccomanda a chi si trova nella zona di lasciare il territorio libico. In Libia sono in corso violenti scontri armati tra le milizie rivali, soprattutto nella zona di Tripoli e Benghazi, che si sono estesi anche in altre zone. Il Governo libico ha annunciato che circa 100 persone sono morte, a Tripoli, negli scontri scoppiati lo scorso 13 luglio tra le milizie rivali che cercano di prendere il controllo dell’aeroporto internazionale di Tripoli. Gli Usa e diversi Paesi occidentali hanno ritirato il personale diplomatico da questo Paese.
Mosca — Ispettori romeni e statunitensi partecipano, da oggi al 1 agosto, ad una missione in Russia e Bielorussia a bordo di un aereo romeno AN-30, nell’ambito delle attività previste dal Trattato Internazionale “Cielo aperto”. Lo ha reso noto l’agenzia stampa RIA Novosti. All’ispezione prendono parte anche ispettori russi, che monitoreranno il rispetto dei parametri di volo. Firmato nel 1991, a Helsinki, il Trattato “Cielo aperto” è applicato dal 2002. Il documento mira all’aumento della trasparenza e della fiducia tra gli stati firmatari nel campo delle attività militari e di controllo delle armi e stabilisce un regime di sorvolo libero dei territori degli stati firmatari. È stato firmato da 34 Paesi dell’Europa e Nord-America. La Russia vi ha aderito nel 2001.
Bucarest — Il premier romeno Victor Ponta ha rivolto, oggi, alla comunità musulmana in Romania un messaggio con i migliori auguri per il Bairam, festa successiva al digiuno di Ramadan. “Abbiamo una comunità musulmana alla cui ci lega la tradizione di una convivenza armoniosa, consolidata nel tempo attraverso solidarietà culturale e sociale, attraverso il rispetto reciproco e delle tradizioni e della fede”, afferma il premier romeno nel messaggio. In Romania, Paese a maggioranza ortodossa, vivono circa 70 mila musulmani, etnici tartari e turchi, la maggior parte in Dobrugia (nel sud-est), provincia che si è trovata per centinaia di anni sotto dominio ottomano.
Bucarest — Circa il 70% dei romeni credono che il Paese vada in una direzione sbagliata, mentre il 21% ritiene che la direzione sia buona. Lo rileva un sondaggio reso pubblico a Bucarest. D’altra parte, i romeni, tra le istituzioni pubbliche, concedono la maggiore fiducia ai comuni, tra le istituzioni esecutive, all’Esercito, tra le istituzioni sociali e private, alla Chiesa, e tra le istituzioni internazionali, alla NATO. Il sondaggio rileva, inoltre, che il 20% dei romeni ha fiducia nella Presidenza e il 16% nel Parlamento. Il sondaggio, commissionato dal quotidiano Adevarul, è stato realizzato dall’INSCOP, tra il 1-6 luglio.
(traduzione di Adina Vasile)