28.06.2023
UE – Il
presidente romeno, Klaus Iohannis partecipa, a Bruxelles, alla riunione estiva
del Consiglio Europeo. Secondo l’AmministrazionePresidenziale, l’incontro
inizia con un pranzo di lavoro, organizzato assieme al Segretario Generale
della Nato, Jens Stoltenberg, occasione per esaminare le sfide e gli approcci delle
due organizzazioni nel contesto dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Ulteriormente, durante le sessioni di lavoro, i leader europei affronteranno,
tra l’altro, la situazione in Ucraina, la necessità di continuare a fornire un
forte sostegno a questo stato, nonché l’attuazione delle sanzioni imposte nei confronti
di Mosca. In precedenza, il presidente Klaus Iohannis ha partecipato all’Aia, a
una riunione dedicata alla preparazione del Vertice della NATO di Vilnius, che
si terrà il prossimo mese.
România Internațional, 28.06.2023, 16:45
UE – Il
presidente romeno, Klaus Iohannis partecipa, a Bruxelles, alla riunione estiva
del Consiglio Europeo. Secondo l’AmministrazionePresidenziale, l’incontro
inizia con un pranzo di lavoro, organizzato assieme al Segretario Generale
della Nato, Jens Stoltenberg, occasione per esaminare le sfide e gli approcci delle
due organizzazioni nel contesto dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Ulteriormente, durante le sessioni di lavoro, i leader europei affronteranno,
tra l’altro, la situazione in Ucraina, la necessità di continuare a fornire un
forte sostegno a questo stato, nonché l’attuazione delle sanzioni imposte nei confronti
di Mosca. In precedenza, il presidente Klaus Iohannis ha partecipato all’Aia, a
una riunione dedicata alla preparazione del Vertice della NATO di Vilnius, che
si terrà il prossimo mese.
Pensioni Speciali – Via
libera dal Senato di Bucarest al ddl sulla
riforma del sistema pensionistico speciale, nella forma approvata dalla Camera
dei Deputati. Il documento fa riferimento alle pensioni di magistrati,
militari, diplomatici, parlamentari, dipendenti della Corte dei Conti o
personale aeronautico. La normativa prevede, tra l’altro, l’innalzamento a
tappe dell’età pensionabile da 60 a 65
anni, un minimo di 25 anni di anzianità nel campo della magistratura per
beneficiare della pensione di servizio, nonchè la tassazione con il 15% delle
somme che superano il livello dello stipendio medio. La riforma delle pensioni
speciali non è solo un obbligo assunto dalla Romania attraverso il PNRR, ma
anche un debito residuo nei confronti dei cittadini – hanno affermato i
rappresentanti della coalizione governativa (PSD-PNL), precisando che gli
squilibri esistenti a livello della società devono essere eliminati. Dall’opposizione,
l’USR ha criticato la normativa, per la mancanza di una vera riforma, mentre
secondo l’UDMR, anche se i parlamentari non hanno avuto il coraggio di eliminare
le pensioni speciali, la legge adottata rappresenta un passo importante verso
la creazione di un sistema giusto ed equo. Lunedi, anche il Parlamento ha
adottato un disegno di legge per l’eliminazione delle pensioni speciali per senatori
e deputati. La riforma del sistema pensionistico speciale è uno degli obiettivi
assunti dalla Romania nel PNRR.
Deficit – Secondo
i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze, nei primi cinque mesi dell’anno,
il deficit di bilancio della Romania è salito fino al 2,32% del PIL, dall’1,72%
rilevato alla fine di aprile. Sono state ottenute entrate totali per un valore
di oltre 197 miliardi di lei, un aumento pari al 10,4%, e spese per oltre 234
miliardi di lei, in aumento del 17,3%. Il bilancio per quest’anno è costruito
su un deficit del 4,4% del PIL.
Prezzi – Il ministero romeno dell’Agricoltura mette in trasparenza decisionale un atto normativo con il quale il governo vuole abbassare il prezzo degli alimenti di base limitando il ricarico commerciale. La bozza di ordinanza d’urgenza prevede un tetto del 20% di ricarico per un numero di 14 prodotti di base, tra cui pane, latte, yogurt, burro, olio, uova, carne e verdure. Il regime dei prezzi deve essere applicato per un periodo di tre mesi e attuato anche nel caso dei prodotti importati. La bozza di ordinanza dovrebbe arrivare sul tavolo dell’Esecutivo domani. Il governo stima che i primi effetti delle misure saranno risentiti dalla popolazione a partire dal 1° agosto.
Bucarest – Il
76,2% degli alunni romeni laureati dell’VIII classe di ginnasio ha ottenuto
voti positivi negli esami della Valutazione Nazionale, presa in considerazione
per l’ammissione nelle scuole superiori. I risultati definitivi, dopo la
soluzione dei ricorsi, saranno pubblicati il 4 luglio. Nel frattempo, gli alunni della dodicesima classe
liceale hanno sostenuto oggi, nell’ambito della Maturità, la prova a scelta del profilo e della
specializzazione. Lunedì si è svolto l’esame di lingua e
letteratura romena mentre ieri il test obbligatorio del profilo. Domani i
laureati appartenenti alle minoranze nazionali sosterranno il test di madrelingua. I i
risultati definitivi saranno pubblicati il 7 luglio.
Corruzione -
In Romania, nei mesi di aprile e maggio, nei fascicoli di corruzione gestiti
dalla Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA), sono stati condannati 57
imputati, attraverso 39 sentenze definitive, per reati di accettazione e
concessione di tangenti, traffico d’influenza, abuso d’ufficio o frode con
fondi europei. Secondo la DNA, le
condanne vanno dai 4 mesi fino 7 anni di
reclusione. Tra i condannati figurano: un ministro, un segretario di stato, un procuratore,
un notaio, un ufficiale di polizia, tre sindaci, un dirigente dell’Autorità
Nazionale per la Cittadinanza, un direttore di ospedale di Bucarest e altri
nove dipendenti pubblici.
Moldova – La
presidente filo-occidentale Maia Sandu resta la figura politica più popolare
nella Repubblica di Moldova (paese a maggioranza roenofona), mentre il suo
partito, Azione e Solidarietà (PAS), otterrebbe il maggior numero di voti in
caso di elezioni parlamentari anticipate. Lo rilevano i dati di uno studio
citato da Radio Chisinau.Nel caso in cui, domenica prossima si svolgessero
elezioni presidenziali, quasi il % degli intervistati voterebbe per Maia Sandu.
L’ex capo dello stato, il filorusso socialista Igor Dodon, sarebbe votato solo
dal 14,2% dell’elettorato, mentre l’attuale sindaco della capitale, Chisinau,
l’ex socialista Ion Ceban otterrebbe il 6,2% dei voti. Circa il 43,5% degli
intervistati ha dichiarato di non fidarsi di alcun personaggio politico. Nel
caso di elezioni parlamentari, il PAS otterrebbe il 44,3% dei voti, il Blocco
dei Socialisti e Comunisti pro-Mosca il 21,5, mentre il partito populista Şor,
recentemente sciolto, il 13,6. Quasi il 60% degli intervistati è favorevole
all’adesione all’Unione Europea, mentre il 37% voterebbe per l’adesione
all’Unione Eurasiatica controllata dalla Russia. L’adesione alla NATO è
sostenuta dal 33,4% dei partecipanti al sondaggio.