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28.06.2022

NATO – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, fino a giovedì, al vertice NATO di Madrid. La guerra in Ucraina e la crisi della sicurezza nella regione del Mar Nero sono i principali temi da affrontare.Secondo l’Amministrazione Presidenziale di Bucarest, durante l’incontro, il capo dello stato romeno saluterà la riflessione nel nuovo concetto strategico dellAlleanza, dellattuale situazione della sicurezza, partendo dal riconoscimento della Russia come principale minaccia per la NATO, e dalla conferma per la prima volta dellimportanza strategica della regione del Mar Nero per la sicurezza euro-atlantica. Iohannis sottolineerà il contributo significativo della Romania al sostegno dellUcraina a livello umanitario, nonché dei partner più vulnerabili, soprattutto di quelli del Vicinato Orientale, in particolare la Repubblica di Moldova e la Georgia. Iohannis ribadirà anche il fermo sostegno della Romania alla politica della “porte aperte” della NATO, sostenendo ladesione di Finlandia e Svezia allAlleanza Nord Atlantica.



Romania-USA – Il parlamento bicamerale di Bucarest ha adottato oggi, in seduta congiunta, una Dichiarazione in occasione del 25° anniversario dellavvio del Partenariato Strategico tra la Romania e gli USA. I due Paesi, viene precisato nel documento, condividono valori e interessi comuni, un profondo impegno per la democrazia e una relazione strategica durevole. Salutiamo, innanzitutto, gli importanti progressi compiuti nella cooperazione tra i due Paesi nel campo della sicurezza, per il rafforzamento del Fianco Orientale della NATO, compresa la regione del Mar Nero – si afferma nel documento adottato a maggioranza di voti dai senatori e dai deputati romeni. Salutata, nel contesto anche lintensificazione del dialogo per ladempimento alle condizioni necessarie allinserimento della Romania nel programma Visa Waiver, che consentirebbe ai cittadini romeni di entrare negli Stati Uniti per turismo o per affari per un massimo di 90 giorni, senza la necessità del visto dingresso. Nei loro discorsi, i rappresentanti del governo e dellopposizione hanno sottolineato limportanza del Partenariato Strategico tra i due Paesi.



Energia – Il premier romeno, Nicolae Ciucă, ha dichiarato oggi che le riserve di gas a livello nazionale sono arrivate al momento al 41%, ma entro il 1° novembre, dovrebbe raggiungere l80%. “Esiste una decisione a livello dellUE e ogni Paese membro deve entrare nellinverno con l80% della capacità di stoccaggio”, ha spiegato il premier. La Romania può diventare indipendente dal punto di vista energetico e un fornitore di sicurezza energetica nella regione, nonché un corridoio di trasporto per il gas e per lenergia verde dal Mar Caspio – ha affermato, dal canto suo, il ministro dellEnergia, Virgil Popescu. I due hanno partecipato alla cerimonia organizzata a Vadu, in provincia di Costanza, in occasione dellavvio delle operazioni di sfruttamento del gas naturale dal Mar Nero, nellambito del progetto Midia, gestito dalla società Black Sea Oil & Gas. Per loccasione, Popescu ha espresso la speranza che linvestimento nel perimetro Neptun Deep di Romgaz e OMV Petrom sarà portato a compimento, il che porterà alla indipendenza energetica totale della Romania.



Moldova – La Repubblica di Moldova commemora oggi, 82 anni dalloccupazione della Bessarabia da parte dellUnione Sovietica, il 28 giugno 1940. Allepoca, in seguito a un ultimatum rivolto a Bucarest, le truppe sovietiche hanno annesso la Bessarabia, la Bucovina settentrionale e il Territorio di Herța, regioni con popolazione a maggioranza romena. Radio Chisinau ricorda che lannessione ha portato allinsediamento di un regime comunista totalitario, che ha significato la collettivizzazione forzata, la sostituzione dellalfabeto latino con quello cirillico e la russificazione, repressioni politiche e deportazioni. Decine di migliaia di persone furono deportate nel Kazakistan e in Siberia, molte perdendo la vita durante il viaggio o nei lager sovietici. Lo storico Ion Varta afferma che sotto il regime sovietico imposto con la forza sulla riva sinistra del Prut, “circa 400.000 persone furono vittime della carestia organizzata”, “626.000 persone furono costrette ai lavori forzati” mentre tra 120.000 e 130.000 persone furono deportate. “È stato un genocidio in tutti i sensi”, ha concluso lo storico. I territori annessi nel 1940 appartengono ora alle ex repubbliche sovietiche di Moldova e Ucraina, indipendenti da Mosca dall’agosto 1991, dopo il fallimento del golpe neo-bolscevico contro lultimo leader sovietico, il riformatore Mikhail Gorbaciov.



Rifugiati – Oltre 10.000 cittadini ucraini sono entrati in Romania nelle ultime 24 ore, un aumento del 3,6% rispetto allintervallo precedente. Dallinizio della guerra nel Paese confinante, il 24 febbraio scorso, sono entrati in Romania oltre 1,34 milioni di rifugiati. Secondo le autorità, il controllo di frontiera viene effettuato con efficienza, in conformità con i provvedimenti delle normative nazionali e comunitarie.



Aumento interessi – Lindice ROBOR a tre mesi, in base al quale in Romania viene calcolato il costo dei prestiti al consumo in valuta nazionale a tasso variabile, è aumentato dal 6,18% al 6,26% annuo, il doppio rispetto all inizio dellanno. Secondo la Banca Centrale della Romania, si tratta del livello più alto registrato negli ultimi quasi 10 anni. Anche il ROBOR semestrale, adoperato nel calcolo dei tassi di interesse sui mutui in lei a tasso variabile, è salito dal 6,33% al 6,39% all’anno.



Giustizia – Via libera, oggi, dalla Camera dei Deputati di Bucarest alla revoca dellimmunità parlamentare allex ministro dellAgricoltura socialdemocratico, Adrian Chesnoiu, accusato dai procuratori anticorruzione di abuso dufficio. Sono stati registrati 251 voti favorevoli, 25 contrari mentre 2 sono stati annullati. Lunedì, la Commissione Giuridica della Camera aveva espresso parere favorevole alla domanda inoltrata in tal senso dalla Direzione Nazionale Anticorruzione. Linterim al ministero dellAgricoltura è stato assunto dal ministro dei Trasporti, Sorin Grindeanu.



Tassa audiovisivo Francia – I dipendenti della radiotelevisione pubblica francese sono in sciopero, da oggi, per protestare contro labolizione della tassa sullaudiovisivo, la principale fonte di finanziamento e considerata garante della libertà di espressione nelle emittenti pubbliche. Il corrispondente di Radio Romania a Parigi rileva che i sindacati di Radio France e France Télévisions hanno chiamato in sciopero i loro membri dopo che il provvedimento di revoca della tassa sullaudiovisivo annunciato dal presidente Emmanuel Macron in campagna elettorale è stato introdotto nella bozza della manovra finanziaria che dovrebbe essere varata allinizio del prossimo mese. I francesi pagavano 138 euro allanno per finanziare i servizi radiotelevisivi pubblici, insieme all’imposta annua, però da quest’autunno la tassa sull’audiovisivo scomparirà. Limposta rappresentava per le due istituzioni tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro allanno. I sindacalisti chiedono assicurazioni dallEsecutivo che i mezzi di comunicazione pubblici non dovranno confrontarsi, in futuro, con il calo dei mezzi di finanziamento, che potrebbero generare tagli di personale o di programmi e, implicitamente, la diminuzione della qualità delle trasmissioni del servizio pubblico. In Romania, la tassa radiotelevisiva è stata abolita nel 2016, su iniziativa dellex leader socialdemocratico, Liviu Dragnea. Tre anni dopo, Dragnea è finito in prigione atti di corruzione.



Teatro – È in pieno svolgimento la 29/a edizione del Festival Internazionale del Teatro di Sibiu, e gli eventi in programma godono della partecipazione di un pubblico numeroso. Fino al 3 luglio, il Festival, il cui tema è “Bellezza”, riunisce produzioni di teatro, danza, circo, film, musica e opera. Sono organizzati spettacoli di teatro di strada, concerti, presentazioni di libri e mostre. Per dieci giorni, importanti artisti della scena mondiale offrono al pubblico la possibilità di godersi alcuni degli spettacoli più apprezzati nel mondo, riconosciuti a livello internazionale e insigniti di premi prestigiosi.



Peonia – Secondo uniniziativa che ha ottenuto oggi il sostegno del Senato, la peonia potrebbe diventare il fiore nazionale della Romania. La proposta prevede che gli enti locali organizzino periodicamente mostre e allestiscano spazi appositamente riservati a questo fiore in parchi e giardini pubblici. Allo stesso tempo, sarà organizzato un festival annuale della peonia. La peonia ha molteplici significati per il popolo romeno. Associata nella tradizione e cultura nazionale al potere dellamore, alla dedizione e al sacrificio, la peonia è stata scelta come simbolo del rispetto per i veterani di guerra. Indossandola sul bavero, i romeni mostravano gratitudine per le gesta dei militari romeni di tutti i tempi. La proposta passerà adesso alla Camera dei Deputati per il voto finale.

28.06.2022
28.06.2022

, 28.06.2022, 16:44

19.09.2024 (aggiornamento)
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