28.05.2019
PSD – La direzione del Partito Socialdemocratico, il principale partito della coalizione al governo in Romania, si è riunita oggi in sedute successive per analizzare il risultato ottenuto alle elezioni europee e decidere la strategia in seguito alla condanna a carcere con esecuzione dellex presidente del partito e della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea. La premier Viorica Dăncilă, presidente esecutivo del PSD, ha assunto, ieri, la direzione del partito. La Dăncilă ha annunciato che, all’inizio della prossima settimana, effettuerà una visita a Bruxelles, per incontri con più leader europei, tra cui anche il primo vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans. La premier ha precisato inoltre che avrà colloqui telefonici con i suoi colleghi del Portogallo e Spagna, per riprendere i rapporti con i socialisti europei. Sempre oggi, la direzione della Camera dei Deputati ha deciso che lattuale vicepresidente, la socialdemocratica Carmen Mihălcescu, assuma la direzione interinale della Camera.
Proteste — A Bucarest, il Difensore Civico ha reagito, oggi, in seguito al modo in cui si è svolto il processo di voto domenica, in occasione delle elezioni europee all’estero. Il Difensore Civico ha precisato che, nel caso in cui saranno costatate carenze legislative o casi gravi di trasgressione della legge, stenderà un rapporto speciale che ulteriormente verrà presentato al Parlamento, al Governo e al presidente della Romania, in cui proporrà misure concrete per garantire il diritto di voto a tutti i cittadini romeni residenti all’estero. Decine di persone hanno protestato, ieri sera, davanti alla sede del Ministero degli Esteri di Bucarest, chiedendo le dimissioni del capo della diplomazia, Teodor Melescanu, per la cattiva organizzazione all’estero degli scrutini di domenica. Migliaia di romeni non sono riusciti ad esercitare il loro diritto costituzionale di votare alle europee e al referendum sulla giustizia a causa delle code interminabili formate davanti ai seggi elettorali.
Elezioni – Il voto di domenica degli elettori romeni manda nel Parlamento Europeo rappresentanti di sei formazioni politiche – lo confermano i dati resi pubblici oggi dallUfficio Elettorale Centrale dopo il conteggio della maggior parte dei voti. Il PNL, la principale forza dellopposizione di destra, ha ottenuto il maggior numero di voti – il 26,71%, seguito dal PSD, il principale partito della coalizione al governo in Romania, con il 22,85% e dallAlleanza 2020 USR-PLUS con il 21,49%. Saranno rappresentati nel legislativo comunitario anche PRO Romania – 6,74%, lUDMR – 5,77% e PMP – 5,74%. Sotto la soglia elettorale del 5% si sono piazzati gli altri sette partiti che hanno partecipato alle elezioni europee, compresa lALDE, partner nellalleanza governativa. L’affluenza alle urne per le europee ha registrato un valore record, del 49%. In concomitanza con le europee, i romeni sono stati chiamati a votare anche al referendum sulla giustizia convocato dal presidente Klaus Iohannis. Più dell80% di chi ha espresso la propria opzione alla consultazione popolare ha scelto “Sì”. La presenza al referendum a livello nazionale è stata di oltre il 41%, superando la soglia del 30% necessaria per la sua validazione.
FMI – Una delegazione del Fondo Monetario Internazionale, presieduta dal capo della missione del FMI per la Romania, Jaewoo Lee, si troverà a Bucarest nel periodo 27 maggio-7 giugno, per effettuare la valutazione annua delleconomia romena, conosciuta anche come la Consultazione sullArticolo IV. Lequipe discuterà con le autorità romene degli sviluppi e delle politiche economiche. Sono previsti incontri con i rappresentanti del Ministero delle Finanze, della Banca Centrale della Romania e di altre agenzie governative, ma anche con rappresentanti dellambiente privato e delle organizzazioni non-governative. Attualmente, la Romania non ha un accordo di finanziamento con il FMI in corso, però listituzione finanziaria valuta ogni anno gli sviluppi registrati dalleconomia romena. Le consultazioni rappresentano un esercizio di vigilanza obbligatorio per tutti gli stati membri.
Migranti – Le autorità romene hanno scoperto al valico di confine Nădlac (ovest, al confine con lUngheria), durante il controllo di un pulmino che stava per lasciare il Paese, 14 migranti iracheni nascosti in scatole di cartone. I migranti – 6 uomini, 4 donne e 4 minorenni avevano lintenzione di arrivare in Germania ma non erano muniti dei documenti necessari per entrare nello spazio Schengen. Durante lo svolgimento dellinchiesta, il pulmino è stato sequestrato, lautista è indagato per traffico di migranti, mentre i cittadini stranieri per tentativo di passaggio illegale della frontiera.
România Internațional, 28.05.2019, 16:50