28.02.2018
Bucarest – Il primo vicepresidente della Commisssione Europea, Frans Timmermans, Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la Carta dei diritti fondamentali, effettua da giovedì una visita ufficiale a Bucarest. Secondo la Rappresentanza della Commissione Europea in Romania, Timmermans incontrerà il capo dello stato, Klaus Iohannis, il premier Viorica Dancila, il presidente del Senato, Calin Popescu-Tariceanu, e il presidente della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea. Lesponente europea avrà incontri anche con i rappresentanti del sistema giudiziario e con i membri della commissione parlamentare che si occupa della modifica delle leggi sulla giustizia. Sempre domani si recherà in visita a Bucarest anche il comissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides, il quale incontrerà il ministro dell’Interno romeno, Carmen Dan.
România Internațional, 28.02.2018, 16:45
Bucarest – Il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione di Bucarest, Laura Codruta Kovesi, ha presentato oggi il rapporto di attività per il 2017 dell’istituzione che guida dal 2013. La Kovesi ha dichiarato che l’anno scorso è stato uno difficile per la lotta contro la corruzione, fortemente contestata e spesso messa in dubbio. Eppure, la Kovesi ha annunciato che i procuratori anticorruzione hanno risolto oltre 3.800 fascicoli, un record dalla creazione dell’istituzione, e che sono stati messi sotto sequestro beni per un valore di oltre 200 milioni di euro. La presentazione del rappporto si verifica nel contesto in cui il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, ha avviato, la scorsa settimana, la procedura di revoca dalla carica del capo della DNA. Toader ha precisato che la sua decisione è stata presa a causa di atti e fatti intollerabili in uno stato di diritto: inosservanza delle attribuzioni, pressioni contro il Governo e contro il buon funzionamento delle istituzioni o mancate verifiche nel caso di alcuni procuratori sospetti di abusi. Ieri, il Consigio Superiore della Magistratura ha dato un giudizio negativo alla richiesta di revoca dalla carica di Laura Codruta Kovesi. L’ultima parola spetta al presidente Klaus Iohannis, il quale ha dichiarato che la DNA e la sua direzione fanno un ottimo lavoro. Il capo dello stato ha precisato oggi che aspetta una serie di documenti per prendere una decisione nel caso del procuratore capo della DNA, sottolineando che siamo sempre più lontani dalla revoca.
Bucarest – La prerogativa del presidente della Romania, Klaus Iohannis, di nominare giudici nelle cariche di presidente e vicepresidente dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia non rispetta la competenza costituzionale del Consiglio Superiore della Magistratura. E’ quanto si legge nella motivazione della decisione della Corte Costituzionale di Romania sulle modifiche recate alla legge sullo statuto dei giudici e dei procuratori. Il 30 gennaio, la CC constatava che la legge è complessivamente costituzionale rispetto alle critiche formulate dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia e dal Partito Nazionale Liberale. Le modifiche prevedono, tra l’altro, che il presidente e i vicepresidenti dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia sono nominati dal presidente della Romania, su richiesta della sezione giudici del CSM e che il capo dello stato non può rifiutare la nomine. D’altra parte, i presidenti delle sezioni sono nominati dalla sezione giudici del CSM, su proposta del presidente dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia. La CC constata che le attribuzioni del capo dello stato non avrebbero contenuto nel caso in cui non potrebbe rifiutare motivatamente la nomina di un magistrato, mentre l’eliminazione di questo diritto non solleverebbe problemi di costituzionalità, perchè permette il consolidamento del ruolo del Consiglio Superiore della Magistratura di garante dell’indipendenza della Giustizia.
Bucarest – La mozione semplice sull’Istruzione, inoltrata dai deputati del PNL (all’opposizione) andrà lunedì prossimo al dibattito della Camera dei Deputati, mentre il voto è previsto per il 7 marzo. Lo ha annunciato il segretario della Camera, Georgian Pop. I firmatari della mozione chiedono le dimissioni del ministro dell’Istruzione, Valentin Popa, motivando che il bilancio del governo PSD-ALDE nel settore Istruzione si traduce in scuole chiuse, ispettori scolatici dimessi via fax perchè non rispondono agli ordini di partito, esami che non rispettano la legge oppure abbandono scolastico in aumento. Il PNL tira un segnale d’allarme nei confronti di un ministro che dovrebbe essere dimesso d’urgenza finchè non è troppo tardi, ha dichiarato il capogruppo liberale alla Camera, Raluca Turcan.
Bucarest – In Romania, 68 persone sono decedute in questa stagione a causa dellinfluenza, stando al più recente bilancio del Centro Nazionale di Monitoraggio e Controllo delle Malattie Infettive. Il numero dei contagi supera 800, di cui la maggior parte nella capitale Bucarest, nelle province di Costanza (sud-est), Olt (sud), Braşov (centro) e Iaşi (nord-est). Le autorità raccomandano la vaccinazione, mentre il Ministero della Salute ha annunciato che sono ancora disponibili circa 80.000 dosi. Finora, 920.000 persone sono state vaccinate. Il ministro della Salute, Sorina Pintea, ha affermato che, in questo momento, non si può parlare di unepidemia di influenza in Romania.
Bucarest – I magistrati del Tribunale di Bucarest hanno deciso la liberazione condizionale dell’ex europarlamentare Adrian Severin, il quale ha scontato un anno e tre mesi della condanna di quattro anni di reclusione per tangenti e traffico d’influenza. Severin è stato accusato che, tra dicembre 2010 e marzo 2011, aveva accettato la promessa di due giornalisti sotto copertura del Sunday Times di essere pagato con 100.000 euro all’anno per inoltrare emendamenti nelle commissioni del Parlamento Europeo. Altri due europarlamentari, uno sloveno e uno austriaco che avrebbero accettato di vendere i loro servizi ai giornalisti del Sunday Times, si sono dimessi, mentre Adrian Severin si era rifiutato.
XXX – L’Europa continua a restare nella morsa di gelo e maltempo. In alcuni Paesi confinanti o vicini alla Romania restano in vigore le allerte in grado di determinare la chiusura di strade e autostrade. Fino a giovedì, in Bulgaria resta in vigore un’allerta rossa di bufere. Il Ministero degli Esteri romeno ha trasmesso allerte di viaggio anche per Ungheria, Ucraina, Polonia, Francia, Svezia e Irlanda. Nell’Europa Centrale si registrano temperature estremamente basse per questo periodo. Dal Mar Baltico fino al Mediterraneo, l’ondata di freddo chiamata dalla stampa britannica anche la Bestia dell’Est ha fatto finora 46 vittime. In Romania, fino a venerdì sera, due terzi del territorio saranno sotto allerta arancione di temperature basse, e 13 province sotto allerta gialla. Le minime oscilleranno tra i -22 e i -12 gradi, mentre le temperature massime andranno dai -14 ai 2 gradi. Il maltempo ha provocato disagi nel traffico stradale, ferroviario e aereo. A Bucarest e in altre province del sud-est del paese le scuole resteranno chiuse per tutta la settimana.