28.01.2017
Bucarest — La bozza della finanziaria della Romania per il 2017 sarà analizzata martedì, 31 gennaio, dal Governo, dopo la seduta del Consiglio Supremo di Difesa. La seduta è stata convocata, venerdì, dal capo dello stato Klaus Iohannis per l’approvazione del bilancio delle istituzioni operanti nel campo della sicurezza nazionale, inoltrato dall’Esecutivo. Il premier Sorin Grindeanu ha spiegato che il desiderio dell’Esecutivo è stato di inserire nella finanziaria tutte le misure previste nel programma di governo, e che tutto ciò che è di meno nel budget di certe istituzioni non mette in pericolo il loro funzionamento. La bozza della finanziaria si basa su una crescita economica del 5,2%, mentre il deficit di bilancio è stimato al 2,96% del PIL.
România Internațional, 28.01.2017, 16:47
Bucarest — La bozza della finanziaria della Romania per il 2017 sarà analizzata martedì, 31 gennaio, dal Governo, dopo la seduta del Consiglio Supremo di Difesa. La seduta è stata convocata, venerdì, dal capo dello stato Klaus Iohannis per l’approvazione del bilancio delle istituzioni operanti nel campo della sicurezza nazionale, inoltrato dall’Esecutivo. Il premier Sorin Grindeanu ha spiegato che il desiderio dell’Esecutivo è stato di inserire nella finanziaria tutte le misure previste nel programma di governo, e che tutto ciò che è di meno nel budget di certe istituzioni non mette in pericolo il loro funzionamento. La bozza della finanziaria si basa su una crescita economica del 5,2%, mentre il deficit di bilancio è stimato al 2,96% del PIL.
Bucarest — La cancelliera tedesca Angela Merkel, ha chiamato venerdì il presidente romeno, Klaus Iohannis, per esprimere il suo sostegno alla continuazione della lotta alla corruzione in Romania e si è detta preoccupata dell’eventualità che certe azioni influiscano sul percorso sul quale Bucarest si è incamminata per lottare contro tale fenomeno. Il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso al partner tedesco un messaggio chiaro relativo al suo impegno nella continuazione della lotta alla corruzione in Romania, allo scopo di costruire una democrazia matura e solida. Il capo dello stato ha affermato che Bucarest resta, a livello regionale, un partner di fiducia, uno dei più importanti pilastri di stabilità. Egli ha aggiunto che, nel contesto della crisi complessa a livello internazionale, la cooperazione romeno-tedesca si è veramente dinamizzata, sia all’interno dell’UE, sia nell’ambito della NATO, e questa tendenza va continuata. Durante il colloquio telefonico, i due leader hanno evocato lo stato eccellente del rapporto speciale, strategico, fra i due Paesi, e hanno discusso del consolidamento e dell’approfondimento del dialogo politico bilaterale, e dell’intensificazione del coordinamento su temi europei.
Bucarest — In Romania, il presidente dell’Unione Democratica Magiari di Romania, Kelemen Hunor, ha dichiarato oggi che qualsiasi modifica dei Codici penale e di procedura penale deve essere fatta nel Parlamento, in accordo con le decisioni della Corte Costituzionale, e non tramite l’assunzione della responsabilità da parte del governo o tramite decreto governativo d’urgenza. Anche per quanto riguarda la concessione della grazia colletiva, il leader della principale organizzazione della comunità ungherese di Romania ha affermato che deve essere sempre il Legislativo a decidere quando va presa una misura del genere. Il ministero della Giustizia romeno organizzarà lunedì un dibattito pubblico in merito ai progetti di decreto governativo d’urgenza sulla concessione della grazia e la modifica dei Codici Penale e di Procedura Penale. L’opposizione di destra, la società civile, le principali istituzioni giudiziarie e le organizzazioni dei magistrati hanno definito i progetti inopportuni. Invece il ministro della giustizia è del parere che la grazia collettiva e certe modifiche della legislazione penale si impongono a causa del sovraffollamento dei penitenziari, segnalato alla Corte Europea dei Diritti Umani, e di alcune decisioni della Corte Costituzionale. L’Esecutivo è stato accusato di voler salvare in questo modo alcune persone influenti della classe politica o dell’amministrazione.
Bucarest — I datori di lavoro romeni possono assumere quest’anno, 5.500 cittadini stranieri ammessi di recente sul mercato del lavoro, secondo un decisione approvata, venerdì, dal governo di Bucarest. Si tratta di cittadini di altri stati rispetto a quelli membri dell’UE, dello Spazio Economico Europeo o della Svizzera, cittadini stranieri il cui libero accesso al mercato della manodopera è stabilito tramite accordi e trattati conclusi dalla Romania con altri stati. L’esecutivo ha stabilito anche il numero e il tipo di lavoratori ammessi: 3500 lavoratori permanenti, 200 tirocinanti, 200 lavoratori stagionali, 100 lavoratori transfrontalieri, 800 altamente qualificati e 700 distaccati. Il numero dei lavoratori stranieri neo ammessi sul mercato del lavoro romeno viene stabilito ogni anno, tramite una decisione del governo. Tramite questo atto normativo viene assicurato un controllo sul numero degli stranieri che entrano sul territorio della Romania e viene limitato il numero dei lavoratori stranieri distaccati per i quali si pagano contributi alla previdenza sociale nello stato di origine. Stando all’Esecutivo, il rilascio delle approvazioni di impiego/distaccamento per i lavoratori neo-ammessi sul mercato del lavoro romeno rappresenta un incasso al budget dello stato stimato a circa 1,1 milioni di euro. (tr. G.P.)