27.11.2014
Bucarest — La direzione del Partito Socialdemocratico (al governo) ha deciso stasera di convocare il Consiglio Nazionale e il Congresso nella primavera del 2015. Dopo il risultato ottenuto alle presidenziali dello scorso mese in cui il leader del Partito Socialdemocratico, Victor Ponta, ha perso a favore del liberale Klaus Iohannis, la direzione ritiene che il partito socialdemocratico debba continuare ad assumersi il governo ed elaborare un nuovo progetto politico per il Paese, in vista delle politiche del 2016. La direzione del partito ha votato anche a favore dell’esclusione dal partito di tre membri molto noti: Mircea Geoana, Marian Vanghelie e Dan Sova, accusati di aver trasgredito il principio dell’unità del partito.
România Internațional, 27.11.2014, 16:28
Bucarest — La direzione del Partito Socialdemocratico (al governo) ha deciso stasera di convocare il Consiglio Nazionale e il Congresso nella primavera del 2015. Dopo il risultato ottenuto alle presidenziali dello scorso mese in cui il leader del Partito Socialdemocratico, Victor Ponta, ha perso a favore del liberale Klaus Iohannis, la direzione ritiene che il partito socialdemocratico debba continuare ad assumersi il governo ed elaborare un nuovo progetto politico per il Paese, in vista delle politiche del 2016. La direzione del partito ha votato anche a favore dell’esclusione dal partito di tre membri molto noti: Mircea Geoana, Marian Vanghelie e Dan Sova, accusati di aver trasgredito il principio dell’unità del partito.
Bucarest — L’Unione Democratica Magiari di Romania uscirà dal governo, secondo la decisione adottata oggi a Cluj-Napoca dal Consiglio Permanente. L’Unione detiene nel governo Ponta due posti di ministro. Una decisione finale sarà presa dal Consiglio dei Rappresentanti dell’Unione Democratica Magiari di Romania, convocato per il 13 dicembre. Il presidente dell’Unione, Hunor Kelemen, ha precisato che la decisione riflette il fatto che, nel secondo turno delle presidenziali, l’80% dei magiari hanno votato a favore del vincitore, il liberale Klaus Iohannis — all’opposizione.
Bucarest — Il Governo romeno intende aumentare lo stipendio minimo, dal 1 gennaio 2015, di 75 lei (17 euro), fino a 975 lei (220 euro). Secondo un progetto del Ministero del Lavoro, una seconda crescita, di fino a 1050 lei (237 euro) dovrebbe avere luogo sei mesi dopo, e nel 2016 lo stipendio minimo ammonterebbe a 1200 lei (271 euro). Le autorità stimano che la misura avrà effetti positivi sulla dinamica economica, stimolando l’occupazione e diminuendo il lavoro in nero. In Romania, quasi un milione e mezzo dei lavoratori ricevono lo stipendio minimo, di cui un terzo sono pubblici dipendenti.
Bucarest — Il prezzo del gas naturale in Romania non cambierà dal 1 gennaio. Lo ha reso noto di recente il ministro con delega all’energia, Răzvan Nicolescu. Il Governo romeno ha ottenuto di recente l’accordo scritto della Commissione Europea affinché la conclusione del processo di liberalizzazione dei prezzi del gas utilizzato per il riscaldamento dalla popolazione sia realizzata entro il 2021, e non entro il 2018, come previsto negli attuali accordi. Il ministro Răzvan Nicolescu ha inoltre precisato che attualmente il mercato del gas è liberalizzato al 50%.
Bucarest — Analizzato, oggi, a Sighetu Marmaţiei, nel nord della Romania, il progetto comune romeno-ucraino di lotta all’inquinamento nel bacino del Tibisco. Esponenti dei due Paesi analizzeranno i primi sei mesi del programma che viene sviluppato per un periodo di tre anni sotto il coordinamento della NATO e in cui la Romania è membro e l’Ucraina è stato partner. L’obiettivo generale consiste nella creazione di un sistema congiunto di monitoraggio, previsione, scambio di informazioni e coordinamento delle azioni per prevenire l’inquinamento nei fiumi transfrontalieri di Romania ed Ucraina. Il sistema verrà implementato nel bacino superiore del Tibisco ed offre una migliore comprensione della dinamica dei fiume, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, per un management performante delle risorse d’acqua nei due Paesi.
Chişinău — I giudici della Corte d’Appello di Chişinău hanno deciso oggi che il partito “Patria” sia escluso dalla corsa elettorale, dopo la segnalazione dell’Ispettorato Generale di Polizia di Chişinău, stando al quale il partito avrebbe utilizzato nella sua campagna elettorale, risorse finanziarie dall’estero trasgredendo la legge. I leader del partito hanno smentito le accuse, definendole una messinscena. Gli ultimi sondaggi demoscopici attribuivano al partito “Patria” l’8,7% degli intenti di voto alle politiche di domenica. La posta in gioco dello scrutinio è la continuazione dell’iter europeo dell’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona. Prima delle elezioni, i partiti proeuropei sono quotati con circa il 39% delle opzioni di voto e i comunisti col 19,6 %.
Copenaghen — La squadra campione della Romania al calcio, Steaua Bucarest, incontra oggi in trasferta la campione della Danimarca, Aalborg BK, nel gruppo J di Europa League. Nella partita di andata, Steaua ha sconfitto Aalborg, per 6-0. Con sette punti, Steaua si piazza al secondo posto nel gruppo dopo l’ucraina Dinamo Kiev. Una vittoria nella partita di stasera garantirebbe alla squadra campione della Romania la qualificazione nella primavera europea. Anche la vicecampione della Romania, Astra di Giurgiu (sud), incontra oggi in casa nell’Europa League la croata Dinamo Zagabria, ma non ha più alcuna chance di qualificarsi.
(traduzione di Gabriela Petre)