27.09.2018
Bucarest – Il ministro dell’Istruzione, Valentin Popa, ha annunciato oggi le dimissioni, che fanno seguito ad un incontro con il leader socialdemocratico Liviu Dragnea e alle discussioni su un possibile rimpasto del gabinetto PSD-ALDE. Valentin Popa ha dichiarato che la lingua romena e la Romania non sono negoziabili e che tutti i bambini del Paese devono conoscere la lingua. Nei giorni scorsi, l’Unione Democratica Magiari di Romania ha annunciato di sospendere la collaborazione parlamentare con l’alleanza PSD-ALDE, finchè non verrà risolta la questione dell’insegnamento del romeno nelle scuole in gli alunni studiano in lingua materna. Sono le seconde dimissioni dal governo presieduto da Viorica Dancila, dopo quelle del ministro della Ricerca, Nicolae Burnete, a fine agosto.
România Internațional, 27.09.2018, 16:15
Bucarest – Il Governo di Bucarest ha adottato con la procedura d’urgenza un decreto che modifica la legislazione che regola la procedura dell’insolvenza. I nuovi provvedimenti sono volti a fermare certe pratiche abusive e assicurare pari opportunità a tutte le imprese. Attualmente, oltre 6.000 aziende, con quasi 65.000 dipendenti, si trovano in stato di insolvenza, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici. Sempre oggi, il governo ha adottato una serie di misure a favore delle categorie esposte al rischio povertà ed esclusione sociale e ha deciso che, nelle classi in cui gli allievi studiano in lingua materna, i corsi di lingua romena siano impartiti dagli insegnanti delle rispettive classi.
Bucarest – Il Consiglio Superiore della Magistratura ha rimandato all’8 ottobre il colloquio con il procuratore Adina Florea, la proposta del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, per la carica di capo della DNA. Il parere del CSM è consultivo e sarà inviato al ministro della Giustizia. Nel suo dossier di candidatura, Adina Florea considera che, oltre agli aspetti positivi, nell’attività dei procuratori anticorruzione ci sono state anche trasgressioni alle regole dello stato di diritto. La carica di procuratore capo della DNA è vacante da luglio, quando il presidente Klaus Iohannis ha revocato Laura Codruta Kovesi, per applicare una decisione della Corte Costituzionale.
Bruxelles – Il ministro dell’Agricoltura, Petre Daea, si trova a Bruxelles, per discutere delle somme compesative che la Romania deve ricevere dalla Commissione Europea per la peste suina africana. Secondo i dati ufficiali, lo Stato romeno ha pagato finora risarcimenti per un valore di 71 milioni di lei (circa 15 milioni di euro) in oltre 4.000 sui 6.000 fascicoli autorizzati. D’altra parte, la mozione semplice inoltrata dall’opposizione liberale contro Petre Daea è stata bocciata ieri dalla Camera dei Deputati. I liberali hanno criticato il modo in cui è stata gestita questa crisi. Da parte sua, il ministro ha sostenuto che le autorità romene hanno adottato le misure convenute a livello europeo per casi del genere.
XXX – Il Parlamento Europeo ha rinviato a novembre il voto sulla risoluzione riguardante il rispetto dello stato di diritto in Romania. La votazione era prevista per la seconda sessione plenaria del mese prossimo, quando il presidente della Romania, Klaus Iohannis, è invitato a sostenere un discorso sul futuro dell’Europa. La prossima settimana, nella plenaria di Strasburgo, si terrà solo un dibattito legato alla situazione in Romania, al quale è stata invitata anche la premier Viorica Dancila, la quale, nei giorni scorsi, ha svolto colloqui sull’argomento a Bruxelles con i leader dei principali gruppi del Parlamento Europeo.
New York – La delegazione romena guidata dal presidente Klaus Iohannis continua la partecipazione alla 73esima Riunione dell’Assemblea Generale dell’ONU. La Romania promuoverà un approccio aperto in materia di migrazione, attraverso l’identificazione di soluzioni consensuali tra i Paesi membri dell’UE, durante il suo semestre di presidenza del Consiglio UE. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis incontrando a New York l’Alto Commissario dell’ONU per i Rifugiati, Filippo Grandi. Nel discorso all’Assemblea Generale, Iohannis ha sostenuto l’elezione della Romania come membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza nel mandato 2020-2021. La Romania sarà un partner responsabile nella promozione dell’agenda comune dell’ONU, ha detto Inoltre Iohannis, sottolineando che, durante il semestre di presidenza del Consiglio UE, il Paese consoliderà il partenariato tra l’Unione e l’ONU.
New York – In visita ufficiale negli USA, la vicepremier romena Ana Birchall ha discusso a New York con il ministro degli Esteri giapponese, Taro Kono, temi riguardanti l’approfondimento dei rapporti politico-diplomatici tra i due Paesi e l’estensione della cooperazione economica. Affrontati anche temi di rilievo per le prospettive del rapporto strategico tra i due Paesi, come la continuazione del dialogo su temi di sicurezza. La Birchall ha sottolineato che, nel contesto della Brexit, possono essere valorizzate delle opportunità economiche in grado di aumentare gli investimenti giapponesi in Romania.
Washington – Il ministro della Difesa, Mihai Fifor, si è intrattenuto ieri al Pentagono con il segretario americano alla Difesa, James Mattis, su temi prioritari come a cooperazione bilaterale nel settore, con particolare riguardo agli sviluppi della sicurezza nella Regione del Mar Nero e nei Balcani Occidentali e alla partecipazione alla lotta al terrorismo. Altri argomenti affrontati hanno interessato la presenza delle forze americane sul territorio della Romania e la cooperazione nel campo dell’industria della difesa e dei programmi di dotazione in corso con i partner statunitensi. Il ministro romeno ha ribadito che la Romania è un alleato stabile e affidabile, che si attiene agli impegni e alle responsabilità di un membro NATO. Dal canto suo, Mattis ha sottolineato l’importanza della Romania nella regione del Mar Nero.
Bucarest – Il colonnello Ionut Catalin Sindile, capo ad interim della Gendarmeria Romena, si è presentato oggi alla Procura Generale, nel fascicolo legato all’intervento delle forze dell’ordine alla protesta antigovernativa svoltasi il 10 agosto a Bucarest. Assieme ad altri responsabili della Gendarmeria, Sindile è indagato per reati di complicità in abuso d’ufficio e atteggiamento abusivo. I procuratori militari hanno aperto un procedimento penale sull’intervento brutale dei gendarmi durante le proteste. La procura generale ha annunciato 700 querele inoltrate dalla persone lese in seguito alla reazione delle forze dell’ordine, che hanno lanciato gas lacrimogeni e cannoni ad aqua per disperdere la folla. Di recente, la ministra Carmen Dan ha dichiarato che la protesta è stata considerata come una manifestazione rischiosa per l’ordine pubblico, per cui si è trattato di un intervento legale.