27.09.2015
Washington — La pace internazionale e la sicurezza, obiettivi significativi dell’ONU, non possono essere pienamente promossi senza prestare attenzione allo sviluppo. Lo ha dichiarato il presidente romeno, Klaus Iohannis, nella plenaria dell’Assemblea Generale dell’ONU. Iohannis ha partecipato al vertice delle Nazioni Unite al quale è stato adottato il documento programmatico “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Il capo dello stato romeno ha aggiunto che bisogna arrivare alle radici dei conflitti, che includono la povertà, la mancanza di speranza, la disperazione e l’esclusione sociale ed ha ricordato le centinaia di migliaia di persone scappate a causa della guerra alla ricerca di una vita migliore e che sono arrivate in Europa, utilizzando spesso mezzi rischiosi. Questo flusso sempre maggiore di migrati dal Medio Oriente e dall’Africa ha determinato i Paesi europei a fare ampi sforzi per far fronte ad un disastro umanitario, ha sottolineato il leader romeno. Secondo Iohannis, tale fenomeno ha generato una crisi complessa che include aspetti umanitari, di integrazione e finanziari e, se non saranno trovate le soluzioni adeguate a questi problemi, ciascun’ondata di migrazione supererà quella precedente. Il presidente Iohannis ha inoltre annunciato che la Romania rivedrà la Strategia nazionale di sviluppo durevole, che avrà alla base il sostegno all’inserimento dei disabili, dei giovani e delle donne nelle politiche di sviluppo. Il presidente romeno, la cui visita si conclude il 29 settembre, si incontrerà anche con il vicepresidente degli USA, Joe Biden, con il quale discuterà della crisi dei profughi affrontata dall’Europa e della lotta al terrorismo.
România Internațional, 27.09.2015, 16:14
Washington — La pace internazionale e la sicurezza, obiettivi significativi dell’ONU, non possono essere pienamente promossi senza prestare attenzione allo sviluppo. Lo ha dichiarato il presidente romeno, Klaus Iohannis, nella plenaria dell’Assemblea Generale dell’ONU. Iohannis ha partecipato al vertice delle Nazioni Unite al quale è stato adottato il documento programmatico “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Il capo dello stato romeno ha aggiunto che bisogna arrivare alle radici dei conflitti, che includono la povertà, la mancanza di speranza, la disperazione e l’esclusione sociale ed ha ricordato le centinaia di migliaia di persone scappate a causa della guerra alla ricerca di una vita migliore e che sono arrivate in Europa, utilizzando spesso mezzi rischiosi. Questo flusso sempre maggiore di migrati dal Medio Oriente e dall’Africa ha determinato i Paesi europei a fare ampi sforzi per far fronte ad un disastro umanitario, ha sottolineato il leader romeno. Secondo Iohannis, tale fenomeno ha generato una crisi complessa che include aspetti umanitari, di integrazione e finanziari e, se non saranno trovate le soluzioni adeguate a questi problemi, ciascun’ondata di migrazione supererà quella precedente. Il presidente Iohannis ha inoltre annunciato che la Romania rivedrà la Strategia nazionale di sviluppo durevole, che avrà alla base il sostegno all’inserimento dei disabili, dei giovani e delle donne nelle politiche di sviluppo. Il presidente romeno, la cui visita si conclude il 29 settembre, si incontrerà anche con il vicepresidente degli USA, Joe Biden, con il quale discuterà della crisi dei profughi affrontata dall’Europa e della lotta al terrorismo.
Bucarest — Il presidente interinale del Partito Socialdemocratico (il principale partito della coalizione al governo in Romania), Liviu Dragnea, ha annunciato oggi ufficialmente la sua candidatura alla carica di capo del partito, al congresso dell’11 ottobre. La carica di presidente del PSD è rimasta vacante dopo il ritiro del premier Victor Ponta a causa dei suoi problemi con la giustizia. Ponta è stato rinviato a giudizio per atti di corruzione che avrebbe commesso nel periodo in cui era avvocato. Lui si è rifiutato, però, di dimettersi anche dall’incarico di premier, e il suo governo si confronterà martedì con una mozione di sfiducia, inoltrata dall’opposizione liberale secondo la quale i problemi del primo ministro con la giustizia influiscono negativamente sulla credibilità del Paese. D’altra parte, domani, all’Alta Corte di Cassazione e Giustizia è previsto il primo termine del ricorso nel dossier Referendum”, in cui Liviu Dragnea era stato condannato a maggio ad un anno di carcere con sospensione. Dragnea è accusato di broglio al referendum organizzato nel 2012 per la destituzione del capo dello stato Traian Băsescu.
Bucarest — Il principe Radu farà lunedì e martedì una visita ufficiale in Moldova (repubbica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), e andrà anche nella città di Comrat, il centro amministrativo della Regione Autonoma Gagauzia. Questa è la prima visita di un membro della famiglia reale della Romania in Gagauzia. Il principe Radu si incontrerà con il presidente del Parlamento di Chisinau, Andrian Candu, e svolgerà colloqui anche con il sindaco della capitale Chisinau, Dorin Chirtoacă. Lui riceverà il titolo di Doctor Honoris Causa dellUniversità dell’Accademia di Scienze della Moldova e farà una donazione di libri all’Università.
Pechino — La tennista romena Monica Niculescu, n.49 mondiale, si è qualificata oggi nel secondo turno del torneo WTA di Wuhan (Cina), con un montepremi di oltre 2,2 milioni di dollari, dopo aver sconfitto la cinese Fangzhou Liu. Nella prossima tappa Niculescu incontrerà la spagnola Carla Suarez Navarro (n.10 WTA), qualificata direttamente nel secondo turno. Sul tabellone di Wuhan ci sono altre quattro romene, Simona Halep, la principale favorita, Irina Begu, Alexandra Dulgheru e Patricia Ţig, arrivata dalle qualificazioni. Irina Begu, che da lunedì si piazzerà al 26esimo posto WTA, il migliore nella sua carriera, viene in Cina dopo il titolo vinto a Seul, dove ha sconfitto la bielorussa Aleksandra Sasnovici. (traduzione di Gabriela Petre)