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27.08.2015

Chisinau — In questi tempi difficili, sentiamo il sostegno della Romania, e attualmente ci sono ottime condizioni per uno stretto avvicinamento tra i governi e la popolazione di entrambe le rive del Prut. Lo ha dichiarato il presidente Nicolae Timofti, durante un incontro con il premier romeno Victor Ponta, presente oggi a Chişinău, alla celebrazione della Giornata dell’Indipendenza della Moldova. I due hanno parlato dell’iter europeo dell’ex repubblica sovietica, della situazione regionale e delle evoluzioni in Transnistria. Il premier Ponta si è incontrato anche con il nuovo collega di Chisinau, il pro-occidentale, Valeriu Streleţ, che ha evocato il partenariato strategico tra i due stati per l’integrazione europea ed ha ringraziato la Romania per il sostegno concesso alla Moldova. I due hanno firmato un protocollo tramite cui la Romania e la Moldova hanno prorogato fino al 2020 l’implementazione dell’accordo di assistenza finanziaria per un valore di 100 milioni di euro, soldi messi a disposizione da Bucarest.

27.08.2015
27.08.2015

, 27.08.2015, 18:51

Chisinau — In questi tempi difficili, sentiamo il sostegno della Romania, e attualmente ci sono ottime condizioni per uno stretto avvicinamento tra i governi e la popolazione di entrambe le rive del Prut. Lo ha dichiarato il presidente Nicolae Timofti, durante un incontro con il premier romeno Victor Ponta, presente oggi a Chişinău, alla celebrazione della Giornata dell’Indipendenza della Moldova. I due hanno parlato dell’iter europeo dell’ex repubblica sovietica, della situazione regionale e delle evoluzioni in Transnistria. Il premier Ponta si è incontrato anche con il nuovo collega di Chisinau, il pro-occidentale, Valeriu Streleţ, che ha evocato il partenariato strategico tra i due stati per l’integrazione europea ed ha ringraziato la Romania per il sostegno concesso alla Moldova. I due hanno firmato un protocollo tramite cui la Romania e la Moldova hanno prorogato fino al 2020 l’implementazione dell’accordo di assistenza finanziaria per un valore di 100 milioni di euro, soldi messi a disposizione da Bucarest.



Bucarest — In seguito ai colloqui di oggi, i leader dei partiti parlamentari di Bucarest hanno raggiunto un accordo per quanto riguarda il Codice fiscale, inviato dal presidente Klaus Iohannis al Parlamento per essere riesaminato. Loro hanno concordato che il codice sia adottato nella forma iniziale eccezion fatta per la data alla quale entreranno in vigore certi provvedimenti. Lunedì, sia la coalizione governativa PSD-UNPR-ALDE, sia il Partito Nazionale Liberale e l’Unione Democratica Magiari di Romania, all’opposizione, hanno convenuto che l’atto normativo non debba essere adottato in fretta ed hanno rinunciato alla sessione parlamentare straordinaria, programmata appunto per il dibattito e il voto del Codice. La domanda di riesame sarà sottoposta al voto nella sessione ordinaria che inizia la prossima settimana. In precedenza sostenuto dal Governo e votato all’unanimità dai senatori e dai deputati, il Codice è stato inviato di nuovo al Parlamento perché, stando al presidente, la sua applicazione non è sostenibile.



Bucarest — La Romania non avverte una maggiore pressione immigrazionista, dopo l’aumento dei flussi migratori sulla rotta dei Balcani Occidentali. Lo ha dichiarato oggi a Bucarest, il vice-primo-ministro per la sicurezza nazionale e ministro dell’interno, Gabriel Oprea, dopo la riunione del Comitato Nazionale per le Situazioni Speciali di Emergenza. Oprea ha affermato che le autorità romene hanno deciso di rafforzare le misure di sicurezza al confine con la Serbia. Nell’ambito della riunione, cui hanno partecipato i rappresentanti di oltre 20 istituzioni, si è deciso che le istituzioni competenti dello stato monitorino qualsiasi modifica della situazione nella regione, di modo che si possano adattare le misure a livello della sicurezza nazionale in modo graduale anche in rapporto della dinamica della situazione operativa. Le autorità romene hanno precisato che in tutto il Paese ci sono al momento sei centri regionali di alloggio per i richiedenti d’asilo, con una capienza di circa 1.500 posti, il tasso di occupazione essendo al momento di circa il 20%.



Viena — La Serbia e la Macedonia hanno esortato l’UE ad agire per la soluzione della crisi degli immigrati. Al vertice di Vienna, cui hanno partecipato leader dei Balcani Occidentali e la cancelliera tedesca Angela Merkel, è stato sottolineato che i due Paesi sono tra i più importanti punti di passaggio per le decine di migliaia di immigrati. La Serbia ha annunciato che non chiuderà mai i suoi confini per i rifugiati, anche se l’Ungheria rafforza la sorveglianza al confine e costruisce il controverso muro di protezione. A Budapest, la preoccupazione delle autorità è sempre maggiore, dopo che ieri si è registrato un record di arrivi di oltre 3.400. Berlino stima di dover ricevere quest’anno circa 800.000 richiedenti di asilo, quattro volte di più rispetto all’anno scorso e chiede ai suoi partner una suddivisione equa dei rifugiati nello spazio europeo. Nelle isole greche continuano ad arrivare ogni giorno ondate di rifugiati. Solo oggi un traghetto Greco ha preso 2.500 immigrati dall’isola di Kos. Molti di loro tentano di raggiungere l’ovest dell’Europa, soprattutto la Germania, attraversando Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria ed Austria.



Berlino — La crescita dell’interoperabilità degli eserciti degli stati membri NATO e il rafforzamento della capacità di difesa del fianco est dell’Alleanza sono stati alcuni argomenti sull’agenda dei colloqui che il capo dello Stato Maggiore Generale dell’Esercito Romeno, il tenente generale Nicolae Ciucă, ha svolto a Berlino con il suo omologo tedesco, il generale Volker Wieker. Ciucă ha precisato, per Radio Romania, che gli addestramenti congiunti dei militari dei due Paesi continueranno sia a livello di comando-controllo, sia tramite l’addestramento in comune delle forze aeree, terrestri e marittime.



Bucarest – Mohammad Munaf, condannato in via definitiva nel 2008, a 10 anni di carcere per atti terroristici contro alcuni cittadini romeni, è attualmente in custodia presso la Polizia Romena. Lo ha reso noto oggi il presidente Klaus Iohannis, aggiungendo che tale fatto è stato possible in seguito alla cooperazione di tutte le istituzioni dello stato romeno, coordinate dal Consiglio Supremo di Difesa. Nel 2008, la Corte d’Appello di Bucarest aveva condannato Mohammad Munaf a 10 anni di carcere per aver partecipato al rapimento dei trei giornalisti romeni in Iraq. Munaf era inoltre obbligato a pagare danni di due milioni di euro a ciascuno dei tre giornalisti. Mohammad Munaf, un irakeno stabilito in Romania, con doppia cittadinanza — irakena e americana — aveva fatto da guida ai tre giornalisti romeni rapiti in Iraq alla fine del marzo 2005, essendo tenuto in ostaggio, assieme a loro, per 55 giorni. Al momento della loro liberazione, dato che si era presunto che fosse stato complice al rapimento, Munaf è stato messo in carcere dalle forze americane in Iraq. A ottobre 2006, Munaf è stato condannato a morte dal Tribunale Penale Centrale di Bagdad ma la Corte irakena di Cassazione ha annullato la sentenza.



XXX — La squadra campione della Romania al calcio, Steaua Bucarest, incontra oggi in trasferta la norvegese Rosenborg Trondheim, nella prima tappa del play-off di Europa League. Una settimana fa’, a Bucarest, nella prima partita, i norvegesi si sono imposti con il punteggio di 3-0. La sconfitta è giunta dopo che Steaua era stata eliminata nel terzo turno preliminare della Champions League dalla squadra Partizan Belgrado. Sempre oggi, l’altra rappresentante della Romania nell’Europa League, Astra Giurgiu (sud), giocherà in trasferta, contro la olandese AZ Alkmaar, che ha sconfitto nella prima partita per 3-2. (traduzione di Gabriela Petre)


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