27.07.2020 (aggiornamento)
COVID-19 — Le autorità romene hanno annunciato oggi che non si impone la misura della quarantena zonale in nessuna delle 12 località della provincia di Argeş (sud), dove si è segnalato ultimamente un aumento significativo del numero di contagi dal nuovo coronavirus. Per il quinto giorno consecutivo, il numero dei nuovi casi di COVID-19 accertati in questa provincia ha superato 100. Ieri sera, nella città di Făget in provincia di Timiș (ovest) e in tre villaggi adiacenti è stata istituita la quarantena per 14 giorni. La settimana scorsa, le autorità avevano disposto l’istituzione della quarantena anche in due località del sud del Paese. In Romania, oggi è il sesto giorno consecutivo con oltre 1.000 nuovi contagi da Covid-19. Il numero totale delle persone contagiate si avvicina a 46 mila, di cui quasi 25.800 sono guarite e sono state dimesse. Quasi 6.900 malati sono ricoverati al momento in ospedale, di cui 353 in terapia intensiva. Altre 19 persone hanno perso la vita e il numero totale dei decessi è salito a 2.206. All’estero, 5.329 connazionali sono stati rilevati positivi al nuovo coronavirus, la maggior parte in Germania e Italia, mentre il numero dei decessi è rimasto di 123. Sempre più Paesi impongono restrizioni ai cittadini romeni oppure condizioni in più per entrare sul loro territorio. Il Cipro, la Finlandia e la Lituania hanno chiuso i confini per i turisti romeni a causa dell’aumento del numero di casi di coronavirus nel nostro Paese. Da domani, anche i romeni che arrivano in Grecia in aereo devono presentare l’esito negativo di un test effettuato 72 ore prima dell’arrivo in questo Paese. La misura è valida fino al 4 agosto. Altri stati, tra cui Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Estonia e Lettonia, mettono in quarantena per 14 giorni i turisti che arrivano sul loro territorio, mentre l’Olanda raccomanda l’autoisolamento e l’Ungheria, il Belgio e la Francia raccomandano i tamponi. A cominciare da oggi, anche l’Austria ha cambiato le regole per i cittadini romeni. Il test per il nuovo coronavirus deve essere effettuato al massimo 72 ore prima dell’arrivo e il periodo di isolamento diminuisce da 14 a 10 giorni. Le misure resteranno in vigore almeno fino al 30 settembre.
România Internațional, 27.07.2020, 20:05
COVID-19 — Le autorità romene hanno annunciato oggi che non si impone la misura della quarantena zonale in nessuna delle 12 località della provincia di Argeş (sud), dove si è segnalato ultimamente un aumento significativo del numero di contagi dal nuovo coronavirus. Per il quinto giorno consecutivo, il numero dei nuovi casi di COVID-19 accertati in questa provincia ha superato 100. Ieri sera, nella città di Făget in provincia di Timiș (ovest) e in tre villaggi adiacenti è stata istituita la quarantena per 14 giorni. La settimana scorsa, le autorità avevano disposto l’istituzione della quarantena anche in due località del sud del Paese. In Romania, oggi è il sesto giorno consecutivo con oltre 1.000 nuovi contagi da Covid-19. Il numero totale delle persone contagiate si avvicina a 46 mila, di cui quasi 25.800 sono guarite e sono state dimesse. Quasi 6.900 malati sono ricoverati al momento in ospedale, di cui 353 in terapia intensiva. Altre 19 persone hanno perso la vita e il numero totale dei decessi è salito a 2.206. All’estero, 5.329 connazionali sono stati rilevati positivi al nuovo coronavirus, la maggior parte in Germania e Italia, mentre il numero dei decessi è rimasto di 123. Sempre più Paesi impongono restrizioni ai cittadini romeni oppure condizioni in più per entrare sul loro territorio. Il Cipro, la Finlandia e la Lituania hanno chiuso i confini per i turisti romeni a causa dell’aumento del numero di casi di coronavirus nel nostro Paese. Da domani, anche i romeni che arrivano in Grecia in aereo devono presentare l’esito negativo di un test effettuato 72 ore prima dell’arrivo in questo Paese. La misura è valida fino al 4 agosto. Altri stati, tra cui Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Estonia e Lettonia, mettono in quarantena per 14 giorni i turisti che arrivano sul loro territorio, mentre l’Olanda raccomanda l’autoisolamento e l’Ungheria, il Belgio e la Francia raccomandano i tamponi. A cominciare da oggi, anche l’Austria ha cambiato le regole per i cittadini romeni. Il test per il nuovo coronavirus deve essere effettuato al massimo 72 ore prima dell’arrivo e il periodo di isolamento diminuisce da 14 a 10 giorni. Le misure resteranno in vigore almeno fino al 30 settembre.
Paesi a rischio epidemiologico — In Romania, è entrata oggi in vigore la lista aggiornata dei Paesi/zone a rischio epidemiologico elevato, per cui le persone in arrivo da questi stati dovranno stare in quarantena per 14 giorni. Sulla lista, che può essere consultata sul sito dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica, si ritrovano anche 44 Paesi della cosidetta zona gialla. La quarantena può essere istituita a casa della persona interessata, in una location dichiarata dalla stessa, oppure in uno spazio designato appositamente dalle autorità. L’ultimo aggiornamento della lista era del 7 luglio.
Parlamento — Questa settimana, continua la sessione straordinaria nel Parlamento di Bucarest. Nelle commissioni specializzate del Senato si riprendono i dibattiti sull’iniziativa cittadina “Senza corrotti nelle cariche pubbliche”, rinviati due volte la settimana scorsa, per mancanza di quorum. Il documento è stato già adottato dalla Camera dei Deputati. Nella Camera Bassa è prevista oggi una seduta plenaria. Ci sarà attività anche nella Commissione comune di indagine sullo spostamento dei lavoratori romeni in Germania per la raccolta di asparagi, durante lo stato di emergenza, in vigore in Romania dalla metà di marzo. Saranno esaminate le circostanze in cui un numero elevato di persone è arrivato sull’Aeroporto Internazionale di Cluj (nord-ovest), sebbene fosse in vigore un’ordinanza militare e fossero organizzati controlli da parte della polizia. Alla seduta sono invitati anche i ministri dell’Interno e degli Esteri, del Lavoro, dei Trasporti, ma anche lavoratori stagionali.
Elezioni — La plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato, oggi, il disegno di legge secondo cui la data delle elezioni politiche, organizzate in seguito alla scadenza dell’attuale mandato del Parlamento, si stabilisce per legge organica, almeno 60 giorni prima. In precedenza, il Governo stabiliva la data alla quale venivano organizzate le politiche. Il ddl è stato adottato, sempre oggi, dal Senato e la Camera ha poteri decisionali in questo caso.
Procuratori — Il Consiglio dell’UE ha nominato, oggi, i procuratori della Procura Europea (EPPO) che sarà presieduta dalla romena Laura Codruţa Kovesi e in cui la Romania sarà rappresentata anche da Cătălin-Laurenţiu Borcoman. 14 procuratori europei, tra cui anche quello romeno, sono stati nominati per un mandato di sei anni, che può essere prorogato al massimo di tre anni. Altri otto sono stati nominati per tre anni, perché le norme transitorie applicabili al primo mandato dalla creazione della Procura Europea prevedono che i procuratori di un terzo degli stati membri, selezionati a sorteggio, avranno un mandato di questa durata che non potrà essere rinnovato. La Procura Europea sarà un’istituzione indipendente dell’UE, incaricata a indagare e rinviare a giudizio gli autori di reati contro gli interessi finanziari dell’Unione, tra cui corruzione e frode transfrontaliera sull’IVA di oltre 10 milioni di euro. Nel 2019, Laura Codruţa Kovesi, ex capo della DNA in Romania, è stata nominata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo primo capo-procuratore europeo per un mandato di sette anni che non può essere prorogato. Al momento, 22 stati partecipano all’EPPO, che inizierà l’attività alla fine del 2020.
Lavoratori — Il MAE di Bucarest ha annunciato oggi che 150 romeni che lavorano in una fattoria della regione Dingolfing-Landau, nel sud-est della Germania, sono stati rilevati positivi al COVID-19. Nella fattoria, messa in quarantena dalle autorità locali, lavorano circa 480 persoane, nella maggior parte cittadini romeni. Alle persone in quarantena sono stati messi a disposizione alimenti e beni di prima necessità. Il MAE precisa inoltre che, finora, non sono state ricevute richieste di assistenza consolare in merito a questa situazione. Il Consolato Generale di Romania a Monaco di Baviera continua il dialogo con le autorità tedesche e con i rappresentanti della fattoria ed è pronto a concedere assistenza consolare, in conformità con le competenze legali e nella piena osservanza delle misure adottate dalle autorità locali nel contesto della pandemia di COVID-19.
Esercitazione — Due navi militari romene hanno partecipato, per una settimana, all’esercitazione multinazionale “Sea Breeze 20”, svolta nelle acque territoriali dell’Ucraina, nelle acque internazionali del Mar Nero e nel porto di Odessa. All’esercitazione — che fa parte del piano di misure volte a garantire la sicurezza degli Alleati sul fianco est della NATO — hanno partecipato oltre 20 navi militari, 19 aerei e ufficiali dello stato maggiore di Bulgaria, Georgia, Norvegia, Romania, Spagna, USA, Turchia e Ucraina, in tutto circa 2.000 militari. Secondo le Forze Navali Romene, l’esercitazione ha incluso scenari di lotta antisommergibile, ricerca, riapprovvigionamento e rimorchiaggio di una nave in difficoltà.