27.06.2019
UE – In visita di lavoro a Bruxelles, la premier romena, Viorica Dancila, ha incontrato, oggi, il commissario europeo alla politica di vicinato e allallargamento, Johannes Hahn. I due hanno affrontato temi in attualità dellagenda europea, al termine del Semestre romeno di presidenza del Consiglio UE. Si tratta della politica di estensione, prioritaria per la dimensione estera dellagenda della Presidenza romena del Consiglio dellUE, nonche dellevoluzione degli interessi dalla prospettiva della politica di vicinato dellUnione. Salutati, in questa occasione, gli sforzi della Romania di incentivare i progressi in questo fascicolo durante il suo mandato al timone dellUnione, nonchè i risultati ottenuti.
România Internațional, 27.06.2019, 18:09
UE – In visita di lavoro a Bruxelles, la premier romena, Viorica Dancila, ha incontrato, oggi, il commissario europeo alla politica di vicinato e allallargamento, Johannes Hahn. I due hanno affrontato temi in attualità dellagenda europea, al termine del Semestre romeno di presidenza del Consiglio UE. Si tratta della politica di estensione, prioritaria per la dimensione estera dellagenda della Presidenza romena del Consiglio dellUE, nonche dellevoluzione degli interessi dalla prospettiva della politica di vicinato dellUnione. Salutati, in questa occasione, gli sforzi della Romania di incentivare i progressi in questo fascicolo durante il suo mandato al timone dellUnione, nonchè i risultati ottenuti.
Difesa – Il ministro della Difesa romeno, Gabriel Les, ha sostenuto, oggi, a Bruxelles, alla Riunione dei suoi omologhi dagli stati NATO, la necessita di rafforzamento della posizione alleata sul Mar Nero. Daltra parte, Les ha sottolineato che gli investimenti a livello nazionale e i progetti di collaborazione tra gli alleati devono “costituire uno spazio importante di collaborazione tra lUE e la NATO”. A margine della riunione, Gabriel Les ha incontrato il ministro della Difesa francese, Florence Parly, e il suo omologo georgiano, Levamn Izoria. Durante lincontro con il collega francese, sono stati affrontati temi legati alla cooperazione bilaterale, con accento su un dialogo strategico romeno-francese costante, e alla continuazione dello sviluppo della cooperazione operativa a livello terrestre, aereo e marittimo. I colloqui con lomologo georgiano hanno affrontato la dinamica della situazione di sicurezza al Mar Nero e il contributo dei due Paesi alla sicurezza internazionale.
Referendum – Validato dalla Corte Costituzionale della Romania lesito del referendum nazionale sulla giustizia, del 26 maggio scorso. Il 12 giugno, e stato deciso il rinvio dei dibattiti, dopo che alla Corte era stata inoltrata una contestazione che sollecitava linvalidazione del risultato della consultazione popolare. La presenza al referendum dello scorso mese ha superato il 41%, percentuale di molto superiore al 30% necessario per la sua validazione. Daltra parte, 6,5 degli oltre 7 milioni di romeni partecipanti al referendum hanno risposto “SI” alle due domande riguardanti, in essenza, il contrasto della corruzione e lindipendenza della giustizia.
Legislazione Elettorale — A Bucarest, la Commissione speciale congiunta della Camera dei Deputati e del Senato per l’elaborazione, la modifica e il completamento delle proposte legislative in materia elettorale ha deciso di aumentare a tre giorni il periodo di voto per i romeni all’estero, rispettivamente venerdi’, sabato e domenica. I parlamentari della commissione hanno deciso che le persone che si trovano già in fila potranno votare anche dopo le 21.00, ora di chiusura delle urne. La decisione viene presa dopo che, alle europee dello scorso 26 maggio, i romeni della diaspora sono stati costretti a file interminabili davanti ai seggi elettorali. Molti di loro non sono riusciti ad esprimere il proprio voto. Le modifiche adottate dalla commissione di codice elettorale dovranno ottenere anche il via libera della plenaria.
Romania-USA — La vicepremier ad interim per l’applicazione dei partenariati strategici e ministra della Giustizia nel Governo di Bucarest, Ana Birchall, ha ricevuto, oggi, una delegazione del Consiglio d’affari romeno-americano (AMRO). Durante l’incontro, la vicepremier ha ribadito l’impegno del Governo a consolidare il partenariato Strategico con gli USA, con accento sullo sviluppo della componente economica, ed ha rilevato, in questo senso, le misure adottate dall’Esecutivo romeno per la creazione di un ambiente d’affari attraente per gli investimenti stranieri. “Ci proponiamo di offrire tutte le condizioni e di incoraggiare le aziende statunitensi ad aumentare la loro presenza in Romania, tenendo conto anche dell’interesse del nostro Paese per lo sviluppo di settori strategici come l’energia e l’infrastruttura”, ha dichiarato l’esponente romeno durante le discussioni. Secondo le statistiche americane rilevano l’interscambio annuo tra i due Paesi è aumentato nel 2018 di oltre il 17% rispetto all’anno precedente.
Disoccupazione — Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, in Romania, il tasso di disoccupazione nel primo trimestre dell’anno è stato di solo il 4,1%, uguale a quello del precedente trimestre. Nel primo trimestre dell’anno, la popolazione attiva della Romania era di 8,8 milioni di persone, di cui 8,4 milioni avevano un posto di lavoro. D’altra parte, i dati presentati oggi dall’EUROSTAT rilevano che circa uno su sei giovani nell’UE non aveva, l’anno scorso, un posto di lavoro e non seguiva un programma educativo o di formazione. Le più percentuali più alte si sono registrate in Italia (29%), Grecia (27%), Bulgaria (21%) e Romania (oltre il 20%).
Moldova — Dimmissioni in blocco, oggi, dei giudici della Corte Costituzionale della Moldova (stato confinante con la Romania, ex sovietico, a maggioranza romenofona). Vicini al Partito Democratico, guidato dal controverso imprenditore Vlad Plahotniuc, i giudici costituzionali sono stati al centro delle dispute sulla nomina del Governo guidato da Maia Sandu e sul rifiuto dei democratici di rinunciare al potere. L’8 giugno, la Corte aveva deciso che la nuova coalizione maggioritaria, formata di pro-europei e socialisti filorussi, è stata creata con l’inosservanza delle procedure e ha annunciato lo scioglimento del Parlamento. Una settimana dopo, dopo che il PD aveva rinunciato al governo, la Corte ha rivisto le sue decisioni, contestate anche dalla Commissione di Venezia. Il presidente Igor Dodon e la premier Maia Sandu hanno salutato le dimissioni dei giudici, dei quali hanno affermato di aver leso l’immagine dell’istituzione. D’altra parte, stando ai leader del PD le dimmissioni sono state provocate dalle pressioni del nuovo governo.