27.06.2015
Bruxelles – La Romania ha compiuto dei passi importanti in certi settori e ha una situazione macroeconomica solida, però non ha implementato abbastanza le politiche concordate con l’esecutivo europeo, soprattutto nel campo fiscale. Lo afferma in un comunicato la Commissione Europea, al termine della missione di 10 giorni a Bucarest. Nel comunicato si legge ancora che Bucarest deve mantenere i successi raggiunti nell’attuale programma con Bruxelles, in quanto formano la base per continuare una crescita economica solida ed equilibrata. I rappresentanti della Commissione non hanno raggiunto un accordo con le autorità di Bucarest. Il punto centrale dei colloqui è stato il nuovo Codice fiscale, la cui principale misura prevede la riduzione dell’IVA dal 24 al 19%. Il ministro delle Finanze romeno, Eugen Teodorovici, ha ammesso che il rilassamento fiscale previsto dal nuovo codice determinerà, come temono i creditori internazionali, una crescita temporanea del deficit di bilancio, ma sostiene che sarà mantenuto sotto il 3% del PIL.
România Internațional, 27.06.2015, 14:45
Bruxelles – La Romania ha compiuto dei passi importanti in certi settori e ha una situazione macroeconomica solida, però non ha implementato abbastanza le politiche concordate con l’esecutivo europeo, soprattutto nel campo fiscale. Lo afferma in un comunicato la Commissione Europea, al termine della missione di 10 giorni a Bucarest. Nel comunicato si legge ancora che Bucarest deve mantenere i successi raggiunti nell’attuale programma con Bruxelles, in quanto formano la base per continuare una crescita economica solida ed equilibrata. I rappresentanti della Commissione non hanno raggiunto un accordo con le autorità di Bucarest. Il punto centrale dei colloqui è stato il nuovo Codice fiscale, la cui principale misura prevede la riduzione dell’IVA dal 24 al 19%. Il ministro delle Finanze romeno, Eugen Teodorovici, ha ammesso che il rilassamento fiscale previsto dal nuovo codice determinerà, come temono i creditori internazionali, una crescita temporanea del deficit di bilancio, ma sostiene che sarà mantenuto sotto il 3% del PIL.
Bucarest – La Romania appoggia la piena implementazione degli Accordi di associazione all’UE con la Moldova, Georgia e Ucraina, e la continuazione attiva dei processi di riforma, affinchè possano raggiungere l’obiettivo di associazione politica e integrazione economica, con impatto essenziale nella democratizzazione e la modernizzazione della società in questi stati, afferma il Ministero degli Affari Esteri. Il MAE di Bucarest ha salutato sabato la ricorrenza di un anno dalla firma da parte dei tre stati degli Accordi di associazione e libero scambio con l’Unione Europea. Questi accordi rappresentano l’espressione dell’impegno continuo dell’UE verso il suo vicinato orientale e sono volti a portare modernizzazione, stabilità, consolidamento dello stato di diritto e crescita economica, considera il Ministero degli Esteri romeno. La Romania è stata il primo paese europeo ad aver ratificato gli Accordi di associazione con i tre stati partner, il 3 luglio del 2014.
XXX – I tour operator britannici hanno evacuato sabato migliaia di turisti dalla Tunisia, un giorno dopo che un uomo armato ha ucciso 39 persone sulla spiaggia davanti a due resort. L’attacco è stato rivendicato dallo Stato islamico, e la maggioranza delle vittime sono cittadini britannici. Tra le vittime anche turisti del Belgio e della Germania. Oltre 60 persone hanno perso la vita nell’ondata di attacchi terroristici commessi venerdì in Francia, Tunisia e Kuweit. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha espresso il profondo rimpianto per le vittime degli attentati e ha dichiarato che la Romania è solidale con gli stati del mondo contro il terrorismo. Questi attentati ci indicano che il terrorismo rappresenta una minaccia reale, davanti alla quale dobbiamo restare fermi e uniti, ha detto il capo dello stato, assicurando che la Romania continuerà ad impegnarsi nel contrasto a questo fenomeno. Anche il ministro degli Esteri di Bucarest, Bogdan Aurescu, ha condannato fermamente gli attentati, affermando che essi indicano tragicamente la necessità di aumentare gli sforzi globali di agire contro il terrore.
Bucarest – Il romeno Catalin Lozici ha vinto la gara per il logo della nuova sede dell’Alleanza Nord-Atlantica. Il suo progetto è stato selezionato insieme a quello di un grafico dei Paesi Bassi, secondo quanto informa una news tv romena. Ad altri due romeni sono state conferite menzioni: ad Adinel Chirita per la popolarità e a Sebastian Popa per il concetto. Quasi due mesi fa, la NATO ha lanciato su Facebook la gara per un nuovo logo. I lavori alla nuova sede dell’Alleanza sono stati avviati nel 2010, e i costi del progetto ammontano a 750 milioni di euro.
Chisinau – In Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona), domani si svolge il ballottaggio delle amministrative in 459 località. La gara più seguita è quella per la poltrona di sindaco della capitale Chisinau, contesa tra il sindaco filo-occidentale in carica, il liberale Dorin Chirtoaca, e l’ex premier comunista filorusso Zinaida Greceanii. Il 14 giugno, in 439 delle città e località della Moldova i sindaci sono stati eletti già dal primo turno. I risultati indicano generalmente il mantenimento nei consensi dei partiti della coalizione governativa minoritaria, i liberal-democratici e i democratici, dichiaratamente filo-occidentali, che si sono aggiudicati circa due terzi delle amministrazioni locali, nonchè un regresso dell’opposizione filorussa – populista, comunista e socialista.
Baku – La Romania è salita al 16esimo posto nel medagliere dei Giochi Europei di Baku (Azerbaigian), dopo 15 giorni di gare. I romeni hanno vinto tre medaglie d’oro, cinque d’argento e quattro di bronzo. Venerdì, la Romania ha conquistato due medaglie – oro con la squadra femminile di spada, formata di Ana-Maria Branza, Simona Gherman, Simona Pop e Amalia Tataran, e argento con la sciabola maschile. A Baku, hanno vinto l’oro Ana-Maria Branza nella spada individuale e Andreea Chitu nel judo (categoria 52 chili). Nel medagliere complessivo, al primo posto si piazza la Russia, seguita dall’Azerbaigian e dalla Gran Bretagna.