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27.05.2020

Difesa- Le politiche pubbliche nel campo della sicurezza nazionale saranno stabilite e attuate avendo il cittadino come beneficiario finale, perchè ogni romeno deve sentire di vivere in un ambiente sicuro e fidarsi che le istituzioni lo difendono e lo proteggono. Lo ha dichiarati il presidente Klaus Iohannis, che ha presieduto oggi la riunione del Consiglio Supremo di Difesa, che ha approvato la nuova strategia di difesa nazionale per il periodo 2020-2024. Una strategia elaborata nel contesto della pandemia che ha colpito tutti gli stati del mondo e che ha generato una profonda crisi economica, ha sottolineato il capo dello stato. Oltre alla difesa, la strategia punta l’attenzione anche verso altre dimensioni come la politica estera, l’ordine pubblico, l’istruzione, la salute, l’economia, l’ambiente, la sicurezza energetica o la sicurezza informatica. Il Partenariato Strategico con gli Stati Uniti, l’appartenenza alla NATO e all’Unione Europea sono riconfermati come pilastri della politica estera e di sicurezza del Paese. Inoltre, il Consiglio Supremo di Difesa ha deciso che l’esercito romeno potrà inviare 1.940 soldati e civili in missioni all’estero.



Coronavirus – Sono 18.594 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 165 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Sale a 12.162 il numero dei guariti e dimessi e a 1.223 quello dei decessi. Oltre il 90% delle persone decedute erano affette anche da almeno una patologia preesistente, indica un rapporto dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità. All’estero, sono oltre 3000 i connazionali rilevati positivi al nuovo coronavirus, per la maggior parte in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Francia, e oltre cento sono morti. Intanto, oltre 30 ospedali di Romania parteciperanno a uno studio sulla plasmaterapia.



Governo – Il Governo romeno ha adottato oggi un pacchetto di misure a sostegno delle imprese colpite dall’epidemia di COVID-19, tra cui anche soluzioni volte a semplificare l’ambizioso programma l’IMM Invest, che concede aiuto finanziario alle PMI. Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha dichiarato che l’effetto delle misure fiscali sul bilancio equivale, in soli due mesi e mezzo, a quasi l’1,5% del PIL, un enorme sforzo per sostenere l’ambiente economico in questo periodo. Sempre oggi il Governo ha approvato lo stanziamento di nuovi fondi per coprire i costi di quarantena e l’applicazione di misure nel campo sanitario.



Maxi piano UE – La Commissione Europea propone agli Stati membri un maxi piano di ripresa economica, presentato oggi all’Eurocamera dalla presidente Ursula von der Leyen. Una necessità urgente ed eccezionale per una crisi urgente ed eccezionale, ha detto la presidente della CE. Il pacchetto prevede tre grandi capitoli finanziari, sotto forma di prestiti, ma anche come aiuti non rimborsabili. Lo strumento Next Generation EU, per un valore di 750 miliardi di euro, sarà distribuito in diverse modalità agli stati membri più colpiti dalla pandemia. Alla Romania spettano 33 miliardi di euro. Tuttavia, il piano affronta la reticenza dei cosiddetti Stati frugali – Paesi Bassi, Danimarca, Austria e Svezia – che si pronunciano per un sostegno all’economia dell’UE solo attraverso prestiti e non tramite sovvenzioni. Il piano della Commissione Europea sarà discusso al prossimo Vertice europeo, in programma dal 18 al 19 giugno.



Mozione – Con 172 voti favorevoli, 90 contrari e 47 astensioni, la Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato oggi la mozione semplice inoltrata dalle opposizioni PSD e PRO Romania contro Ministra dell’Istruzione liberale, Monica Anisie. I firmatari sostengono che mai, nel sistema educativo romeno, si è verificato un simile caos generato da incompetenza e indifferenza, e hanno sollecitato le dimissioni della ministra, accusandola di mancata visione e strategia nella gestione del settore educativo. Dal canto suo, Monica Anisie ha affermato che la scuola romena è al di sotto del livello delle sfide affrontate dalle attuali generazioni di studenti, perchè è rimasta prigioniera di formule conservatrici e di un sistema che non punta sulle capacità dello studente. Monica Anisie ha accusato gli ex ministri socialdemocratici dell’Istruzione di non avere preparato l’insegnamento online. L’adozione di una mozione semplice non comporta la revoca del ministro.



UNICEF – La pandemia di COVID-19 ha reso più vulnerabili i bambini a rischio in Romania, dal momento che la riduzione dell’attività economica ha incrementato il numero di famiglie i cui redditi sono diminuiti. Lo rileva un rapporto elaborato da UNICEF Romania, indicando che i più vulnerabili sono i bambini che vivono in condizioni di povertà, sono a rischio di violenza, abuso o abbandono, appartengono all’etnia rom, vivono in abitazioni sovraffollate, nonchè quelli i cui genitori lavorano all’estero. Le principali difficoltà generate dalla pandemia di COVID-19 sono l’osservanza delle regole di isolamento, l’insicurezza del posto di lavoro dei genitori e la mancanza di materiali igienici e protettivi. In riferimento all’istruzione, l’UNICEF raccomanda lo sviluppo di programmi di formazione per genitori e insegnanti, per meglio gestire la tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni e le risorse online, nonchè corsi specializzati per bambini nel curriculum scolastico.



Eurostat – Nel 2019, circa 4,6 milioni di persone di età superiore ai 15 anni erano impiegate nel settore dei servizi di pubblica utilità nell’Unione Europea, pari al 2,3% del totale dei dipendenti. I dati dell’Eurostat indicano la Croazia (4,8%), la Bulgaria (3,8%) e la Romania (3,7%) con la quota più elevata. Al polo opposto si trovano i Paesi Bassi (1,4%), la Danimarca e l’Austria (entrambe indicate all’1,7%). Quasi tre quarti dei lavoratori in questo settore nel 2019 erano uomini. I servizi di pubblica utilità comprendono fornitura di elettricità, gas, vapore e aria condizionata, raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, telecomunicazioni, vendita al dettaglio di carburanti, raccolta, trattamento e fornitura di acqua, fognature ed altri.

27.05.2020
27.05.2020

, 27.05.2020, 18:59

Difesa- Le politiche pubbliche nel campo della sicurezza nazionale saranno stabilite e attuate avendo il cittadino come beneficiario finale, perchè ogni romeno deve sentire di vivere in un ambiente sicuro e fidarsi che le istituzioni lo difendono e lo proteggono. Lo ha dichiarati il presidente Klaus Iohannis, che ha presieduto oggi la riunione del Consiglio Supremo di Difesa, che ha approvato la nuova strategia di difesa nazionale per il periodo 2020-2024. Una strategia elaborata nel contesto della pandemia che ha colpito tutti gli stati del mondo e che ha generato una profonda crisi economica, ha sottolineato il capo dello stato. Oltre alla difesa, la strategia punta l’attenzione anche verso altre dimensioni come la politica estera, l’ordine pubblico, l’istruzione, la salute, l’economia, l’ambiente, la sicurezza energetica o la sicurezza informatica. Il Partenariato Strategico con gli Stati Uniti, l’appartenenza alla NATO e all’Unione Europea sono riconfermati come pilastri della politica estera e di sicurezza del Paese. Inoltre, il Consiglio Supremo di Difesa ha deciso che l’esercito romeno potrà inviare 1.940 soldati e civili in missioni all’estero.



Coronavirus – Sono 18.594 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 165 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Sale a 12.162 il numero dei guariti e dimessi e a 1.223 quello dei decessi. Oltre il 90% delle persone decedute erano affette anche da almeno una patologia preesistente, indica un rapporto dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità. All’estero, sono oltre 3000 i connazionali rilevati positivi al nuovo coronavirus, per la maggior parte in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Francia, e oltre cento sono morti. Intanto, oltre 30 ospedali di Romania parteciperanno a uno studio sulla plasmaterapia.



Governo – Il Governo romeno ha adottato oggi un pacchetto di misure a sostegno delle imprese colpite dall’epidemia di COVID-19, tra cui anche soluzioni volte a semplificare l’ambizioso programma l’IMM Invest, che concede aiuto finanziario alle PMI. Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha dichiarato che l’effetto delle misure fiscali sul bilancio equivale, in soli due mesi e mezzo, a quasi l’1,5% del PIL, un enorme sforzo per sostenere l’ambiente economico in questo periodo. Sempre oggi il Governo ha approvato lo stanziamento di nuovi fondi per coprire i costi di quarantena e l’applicazione di misure nel campo sanitario.



Maxi piano UE – La Commissione Europea propone agli Stati membri un maxi piano di ripresa economica, presentato oggi all’Eurocamera dalla presidente Ursula von der Leyen. Una necessità urgente ed eccezionale per una crisi urgente ed eccezionale, ha detto la presidente della CE. Il pacchetto prevede tre grandi capitoli finanziari, sotto forma di prestiti, ma anche come aiuti non rimborsabili. Lo strumento Next Generation EU, per un valore di 750 miliardi di euro, sarà distribuito in diverse modalità agli stati membri più colpiti dalla pandemia. Alla Romania spettano 33 miliardi di euro. Tuttavia, il piano affronta la reticenza dei cosiddetti Stati frugali – Paesi Bassi, Danimarca, Austria e Svezia – che si pronunciano per un sostegno all’economia dell’UE solo attraverso prestiti e non tramite sovvenzioni. Il piano della Commissione Europea sarà discusso al prossimo Vertice europeo, in programma dal 18 al 19 giugno.



Mozione – Con 172 voti favorevoli, 90 contrari e 47 astensioni, la Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato oggi la mozione semplice inoltrata dalle opposizioni PSD e PRO Romania contro Ministra dell’Istruzione liberale, Monica Anisie. I firmatari sostengono che mai, nel sistema educativo romeno, si è verificato un simile caos generato da incompetenza e indifferenza, e hanno sollecitato le dimissioni della ministra, accusandola di mancata visione e strategia nella gestione del settore educativo. Dal canto suo, Monica Anisie ha affermato che la scuola romena è al di sotto del livello delle sfide affrontate dalle attuali generazioni di studenti, perchè è rimasta prigioniera di formule conservatrici e di un sistema che non punta sulle capacità dello studente. Monica Anisie ha accusato gli ex ministri socialdemocratici dell’Istruzione di non avere preparato l’insegnamento online. L’adozione di una mozione semplice non comporta la revoca del ministro.



UNICEF – La pandemia di COVID-19 ha reso più vulnerabili i bambini a rischio in Romania, dal momento che la riduzione dell’attività economica ha incrementato il numero di famiglie i cui redditi sono diminuiti. Lo rileva un rapporto elaborato da UNICEF Romania, indicando che i più vulnerabili sono i bambini che vivono in condizioni di povertà, sono a rischio di violenza, abuso o abbandono, appartengono all’etnia rom, vivono in abitazioni sovraffollate, nonchè quelli i cui genitori lavorano all’estero. Le principali difficoltà generate dalla pandemia di COVID-19 sono l’osservanza delle regole di isolamento, l’insicurezza del posto di lavoro dei genitori e la mancanza di materiali igienici e protettivi. In riferimento all’istruzione, l’UNICEF raccomanda lo sviluppo di programmi di formazione per genitori e insegnanti, per meglio gestire la tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni e le risorse online, nonchè corsi specializzati per bambini nel curriculum scolastico.



Eurostat – Nel 2019, circa 4,6 milioni di persone di età superiore ai 15 anni erano impiegate nel settore dei servizi di pubblica utilità nell’Unione Europea, pari al 2,3% del totale dei dipendenti. I dati dell’Eurostat indicano la Croazia (4,8%), la Bulgaria (3,8%) e la Romania (3,7%) con la quota più elevata. Al polo opposto si trovano i Paesi Bassi (1,4%), la Danimarca e l’Austria (entrambe indicate all’1,7%). Quasi tre quarti dei lavoratori in questo settore nel 2019 erano uomini. I servizi di pubblica utilità comprendono fornitura di elettricità, gas, vapore e aria condizionata, raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, telecomunicazioni, vendita al dettaglio di carburanti, raccolta, trattamento e fornitura di acqua, fognature ed altri.

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