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27.04.2023

Media – La situazione della stampa in
Romania non è tra le milgiori e c’è ancora margine di miglioramento. Il Paese
dovrebbe ottenere progressi da questo punto di vista nella Relazione per il
2023 sullo stato di diritto. Lo ha affermato la vicepresidente della Commissione Europea per Valori e
Trasparenza, Vera Jourova. Secondo la Relazione della Commissione Europea sullo stato di diritto per il 2022, in Romania, i media stanno affrontando problemi
come l’incompleta trasparenza dell’azionariato, ma anche il
peggioramento della situazione legata a minacce, casi di molestia o violenza
contro i giornalisti. Alla domanda se i nuovi strumenti legislativi proposti
dalla Commissione Europea lo scorso anno, in via di adozione, saranno sufficienti
per affrontare questi problemi, la Jourova ha risposto in modo affermativo, precisando,
d’altra parte, di aspettare di più dallo Stato romeno. La Romania ha
ancora tempo per fare qualcosa senza essere spinta dalle spalle dalla legge
dell’UE. Sono stata in Romania e voglio tornare a causa dei temi giudiziari e,
ovviamente, sta nell’interesse della Romania di confermare progressi nella Relazione
sullo stato di diritto di quest’anno, ha sottolineato la Jourova.

27.04.2023
27.04.2023

, 27.04.2023, 17:06

Media – La situazione della stampa in
Romania non è tra le milgiori e c’è ancora margine di miglioramento. Il Paese
dovrebbe ottenere progressi da questo punto di vista nella Relazione per il
2023 sullo stato di diritto. Lo ha affermato la vicepresidente della Commissione Europea per Valori e
Trasparenza, Vera Jourova. Secondo la Relazione della Commissione Europea sullo stato di diritto per il 2022, in Romania, i media stanno affrontando problemi
come l’incompleta trasparenza dell’azionariato, ma anche il
peggioramento della situazione legata a minacce, casi di molestia o violenza
contro i giornalisti. Alla domanda se i nuovi strumenti legislativi proposti
dalla Commissione Europea lo scorso anno, in via di adozione, saranno sufficienti
per affrontare questi problemi, la Jourova ha risposto in modo affermativo, precisando,
d’altra parte, di aspettare di più dallo Stato romeno. La Romania ha
ancora tempo per fare qualcosa senza essere spinta dalle spalle dalla legge
dell’UE. Sono stata in Romania e voglio tornare a causa dei temi giudiziari e,
ovviamente, sta nell’interesse della Romania di confermare progressi nella Relazione
sullo stato di diritto di quest’anno, ha sottolineato la Jourova.




Istruzione
– La Commissione Istruzione della Camera
dei Deputati di Bucarest ha ripreso i dibattiti sugli emendamenti proposti alla
Legge sull’Istruzione Universitaria, dopo quelli relativi alla Legge sull’Istruzione
Preuniversitaria svoltisi ieri. Sul tavolo articoli e emendamenti che riguardano il campo
della ricerca e l’attività degli studenti in generale. La Commissione ha
mantenuto le proposte del Ministero dell’Istruzione sul programma di formazione
psicopedagogica universitaria. La ministra Ligia Deca ha
sottolineato che il disegno di legge prevede misure volte ad elevare il livello di preparazione e a sostenere economicamente i laureati che
scelgono la carriera dell’insegnamento.




Profughi – Dal 1 maggio, lo Stato romeno cambia la
modalità tramite cui concede sostegno finanziario ai rifugiati ucraini. I soldi
saranno stanziati direttamente ai profughi e non alle famiglie ospitanti, come
accadeva finora. L’aiuto
sarà offerto incondizionatamente per un solo mese. Nei successivi tre mesi, i
rifugiati ucraini dovranno trovare un posto di lavoro e iscrivere i propri
figli a scuola o all’asilo
d’infanzia. Dal quinto mese, lo Stato romeno rimborserà
solo l’alloggio per le persone che hanno un posto di lavoro.




Schengen – La Romania ha compiuto progressi notevoli
nella lotta all’immigrazione clandestina, ma c’è ancora tanta strada da percorrere fino
ad una protezione efficiente delle frontiere esterne dell’Unione Europea. Lo ha dichiarato a Bucarest il ministro dell’Interno austriaco, Gerhard Karner, incontrando il suo omologo romeno, Lucian
Bode. Dal canto suo, Bode ha sottolineato che non è normale che la Romania si
assuma solo degli obblighi, senza beneficiare dei diritti che le spettano. In
occasione della visita del ministro austriaco, sono stati firmati una serie
di accordi che riguardano la lotta contro le guide e l’abuso di asilo, nonché
un piano d’azione per contrastare la migrazione illegale.




Deficit – L’USR, formazione politica all’ opposizione,
sostiene che la riduzione generale della tassazione sul lavoro sia la soluzione
migliore allo squilibrio del bilancio, al posto della tassazione aggiuntiva dei
dipendenti pubblici che guadagnano più
del presidente, misura presa in
considerazione dalla coalizione di governo per ridurre le spese dal bilancio. Il
primo ministro liberale Nicolae Ciucă e il presidente socialdemocratico della
Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, affermano che non è stato discusso né il
ritorno all’imposta progressiva, né la riduzione generale degli stipendi nel
sistema pubblico. I due hanno sottolineato che qualsiasi misura dovrà
rispettare gli elementi di costituzionalità, come il diritto al lavoro o il
diritto alla pensione.




CEDU
– Sebastian Rădulețu è il nuovo giudice romeno presso la Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo. L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha eletto Rădulețu
per un mandato di 9 anni, che inizierà non più tardi di tre mesi dalla sua
elezione. Il giudice romeno ha ottenuto 84 dei 165 voti validi espressi al
secondo turno. I giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sono scelti
da una lista di tre candidati nominati da ogni Paese che ha ratificato la
Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Attualmente, il giudice romeno
presso la CEDU è Iulia Motoc, che dal prossimo anno lavorerà alla Corte Penale
Internazionale.




Cronaca
– Una bambina di 5 anni di una famiglia di romeni è stata uccisa in Francia. Principale
sospetto, un adolescente di 15 anni. Il delitto è avvenuto a Rambervilliers,
nell’est della Francia, un comune di quasi 5000 abitanti. La corrispondente di Radio
Romania, Daniela Coman, riferisce che i genitori della piccola Roza-Izabela hanno
annunciato la scomparsa della bambina
martedì pomeriggio. I gendarmi hanno identificato un adolescente, che ha
parlato in modo incoerente e che ha detto di aver visto prima un bambino.
Un’ora dopo, sempre lui ha chiamato la polizia annunciando di aver trovato il
corpo della bambina in un sacco davanti a casa sua. Il giovane, subito
arrestato e accusato, era già stato condannato nel 2022 per sequestro di
persona, stupro e violenza sessuale contro un minorenne. L’indagine dell’anno
scorso ha rivelato che soffre di ritardo mentale e gli sono state raccomandate
cure mediche di specialità. I membri della sua famiglia hanno affermato di
essere a conoscenza dei suoi problemi mentali, ma non pensavano che fosse in
grado di commettere un crimine.









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