27.03.2021
Covid-19 — Domani entrano in vigore le nuove restrizioni annunciate in Romania sullo sfondo della salita dei contagi dal nuovo coronavirus. Un decreto governativo in tal senso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ieri sera. Ciascuna località del Paese stabilirà il tasso d’incidenza a seconda della quale saranno applicate le misure decise. A un’incidenza di 4 casi di Covid-19 per ogni mille abitanti, venerdì, sabato e domenica i negozi e i prestatori di servizi dovranno chiudere l’attività alle ore 18:00, mentre dalle 20:00 sono vietati gli spostamenti fuori casa della popolazione, con alcune eccezioni ben giustificate. A 7,5 casi per ogni mille abitanti, i divieti saranno validi per tutti i giorni della settimana. D’altra parte, sale a quasi 5.900 il numero dei nuovi contagi da Covid-19 a fronte di oltre 37.000 tamponi processati. Finora sul territorio della Romania sono stati accertati oltre 930 mila contagi, di cui oltre 830 persone sono guarite e circa 23 mila hanno perso la vita. Intanto, il numero delle persone inoculate con almeno una dose del vaccino anti-Covid in Romania è arrivato a quasi 1.900.000, di cui circa la metà ha fatto anche la seconda dose.
România Internațional, 27.03.2021, 16:49
Protesta metropolitana — I treni della metropolitana di Bucarest circolano di nuovo, dopo la sospensione delle proteste dei sindacati di ieri. Stando alle autorità, le proteste sarebbero state illegali e avrebbero avuto all’origine una vecchia disputa sugli spazi commerciali nel sotterraneo, in cui sarebbe coinvolto uno dei leader sindacali. Ai manifestanti è stato inoltre rimproverato che la loro azione non ha rispettato le norme in vigore, mettendo in pericolo la salute dei passeggeri, costretti in piena pandemia a utilizzare altri mezzi di trasporto pubblico che sono diventati strapieni. D’altra parte, lamentando l’assenza di dialogo sociale, i rappresentanti del sindacato hanno sostenuto che è stata una protesta spontanea determinata dall’intento della direzione di diminuire gli stipendi dei dipendenti.
Ora della Terra — L’Amministrazione Presidenziale di Bucarest ha deciso di affiancarsi all’evento “L’Ora della Terra” e spegnere stasera, per un’ora, l’illuminazione interna ed esterna del Palazzo Cotroceni, sede della Presidenza. La Earth Hour è attualmente una delle maggiori iniziative mondiali per la tutela ambientale e vede coinvolti milioni di persone che per un ora spengono le luci dimostrando l’impegno per il Pianeta. L’evento è stato creato in Australia nel 2007 e da allora, oltre 190 stati e territori si sono affiancati all’iniziativa.
Moldova — Il Parlamento di Chisinau ha celebrato, con un seduta solenne, il 103/mo anniversario dell’unificazione della Bessarabia con la Romania. Tra gli ospiti si sono annoverati i presidenti delle Accademie di scienze di Romania e Moldova, personalità culturali e deputati. Il 27 marzo 1918, verso la fine della Prima Guerra Mondiale, sullo sfondo dello scioglimento dell’impero zarista, Il Consiglio del Paese, struttura legislativa della Bessarabia, ha votato per l’unione di questa provincia a maggioranza romena con il Regno di Romania. E’ stato il primo atto della creazione dello stato nazionale unitario romeno, processo che, alla fine dello stesso anno, si sarebbe concluso con il passaggio sotto l’autorità di Bucarest di Bucovina (nord-est), Transilvania (centro), Banato e Crişana (ovest), nonché del Maramureş (nord), che si erano trovati fino allora sotto dominio asburgico. Nell’estate del 1940, in seguito ad un ultimatum, l’URSS ha annesso la Bessarabia e il nord della Bucovina, territori che al momento appartengono alle ex repubbliche sovietiche Moldova e Ucraina.
Ora legale — La Romania passa stasera all’ora legale. Le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti, le ore 3:00 diventeranno le ore 4:00 e domani sarà il più corto giorno dell’anno. L’ora legale è stata introdotta in Romania nel 1932. Ma potrebbe essere l’ultima volta, perché nel 2019, il Parlamento Europeo ha votato a favore della proposta di soprimere il cambio d’ora nell’UE. Secondo la proposta, ciascuno stato membro deciderà, nel 2021, che ora scegliere, quella solare o quella legale. I Paesi che decidono di mantenere l’ora legale faranno l’ultimo passaggio stanotte. Invece quelli che preferiranno l’ora solare faranno il cambio nell’ultima domenica di ottobre.