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27.01.2022 (aggiornamento)

Covid-19 — Il ministro della Salute romeno, Alexandru Rafila, prevede una crescita spettacolare del numero di casi di Covid-19 la settimana prossima, con oltre 40.000 contagi al giorno e, secondo lui, il trend discendente delle infezioni potrebbe iniziare solo intorno al 10 febbraio. Rafila ha inoltre affermato che in alcune province il sistema sanitario dà segni di blocco. Il maggiore tasso di occupazione dei letti negli ospedali destinati ai malati di Covid-19 si registra a Cluj (nord-ovest) — il 68%. Nel momento in cui questo tasso supererà il 75%, sarà presa la decisione di passare alla didattica online. 31.683 nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 sono stati riferiti oggi in Romania e 71 decessi. Per il secondo giorno di seguito, sono stati accertati oltre 30.000 contagi.

27.01.2022 (aggiornamento)
27.01.2022 (aggiornamento)

, 27.01.2022, 19:01



Governo — Il PNL, parte della coalizione governativa di Bucarest, proporrà Marcel Boloş per la carica di ministro della Ricerca, Innovazione e Digitalizzazione, designato, oggi, con un solo voto contro, nell’ambito dell’Ufficio Politico Nazionale del partito. Boloş è stato ministro dei fondi europei nel precedente governo liberale del 2019-2020, è economista e ha conseguito anche una laurea in teologia ortodossa. La carica era rimasta vacante in seguito alle dimissioni del liberale Florin Roman. In precedenza, la dimissione o rimozione dalla carica di Florin Roman da parte del premier Nicolae Ciucă era stata sollecitata sia dall’opposizione di centro-destra, USR, che da quella nazionalista, AUR, dopo le accuse di plagio nella tesi di master mosse nei suoi confronti. La dimissione di Roman è stata la prima dal nuovo governo di coalizione PSD-PNL-UDMR, insediato a novembre 2021. Questo mese, l’Università Nazionale di Difesa “Carlo I” di Bucarest ha annunciato che sono state avviate le procedure per la verifica dell’osservanza degli standard di qualità e di etica universitaria nella tesi di dottorato sostenuta dall’attuale premier, nel 2003. La verifica sarebbe stata sollecitata dal premier stesso, dopo che la giornalista Emilia Şercan lo ha accusato di plagio. Nota come una cacciatrice di plagiatori, che ha portato alla luce l’impostura accademica di diverse persone ai vertici delle politica e dell’amministrazione romena, la giornalista sostiene che almeno 42 pagine sulle 138 della tesi di dottorato di Ciucă siano plagiate e che la tesi nel suo insieme non sia un prodotto di ricerca scientifica.



Romania — Francia — La Romania ha un partenariato speciale con la Francia. Così il ministro della Difesa, Vasile Dîncu, al termine dell’incontro avuto oggi a Bucarest con la collega francese Florence Parly. Il ministro ha evidenziato che i romeni possono contare sul fermo sostegno della Francia, fatto confermato dalla recente dichiarazione del presidente Emmanuel Macron, il quale ha annunciato che il suo Paese è pronto a inviare delle truppe in Romania, nell’ambito delle missioni NATO. Bucarest è preoccupata delle recenti evoluzioni nella regione e auspica che il dialogo e l’intesa tra le parti avranno la prevalenza, ha detto ancora Vasile Dîncu. Da parte sua, il ministro Florence Parly considera che la Romania a buon diritto deve consolidare la propria sicurezza nel contesto delle tensioni in Ucraina. Florence Parly ha assicurato che la Francia è disponibile a continuare a contribuire alla sicurezza dei partner europei nell’ambito delle missioni NATO, soprattutto in Romania. L’ospite francese ha incontrato anche il premier Nicolae Ciucă ed è stata ricevuta dal presidente Klaus Iohannis.



Codice della strada — Il Governo di Bucarest ha modificato il Codice della strada, oggi, nella terza seduta di questa settimana, ed ha introdotto sanzioni più dure nei confronti dei conducenti aggressivi e di coloro che mettono in pericolo la sicurezza nel traffico. La patente sarà sospesa per 4 mesi a chi supera la velocità massima legale e saranno inflitte multe salatissime a chi è aggressivo nel traffico nei confronti di altri conducenti. Sempre oggi, l’Esecutivo ha dato il via libera al contratto di finanziamento firmato dalla Romania con la Banca Europea d’Investimenti, per un valore di 305 milioni di euro, destinati al finanziamento dell’Ospedale Regionale di Cluj (nord-ovest). Un altro atto normativo all’ordine del giorno istituisce un nuovo sussidio statale per la diminuzione dell’accisa sul gasolio utilizzato nell’agricoltura.



Ucraina — La Russia afferma che le proposte di trasparenza militare e controllo fornite dagli Stati Uniti e dalla NATO sono insufficienti per le sue preoccupazioni in materia di sicurezza. La prima reazione alla risposta alleata inviata ieri è arrivata dal ministro degli Esteri, Sergej Lavrov. Le risposte degli USA alle richieste di garanzie sulla sicurezza da parte di Mosca rendono possibile prevedere un dialogo serio, ma su questioni secondarie, e non contengono alcuna reazione positiva sulla questione principale, ha detto Lavrov. La posizione chiara della Russia è che l’ulteriore allargamento della NATO all’Est e il dispiegamento di armi da attacco che potrebbero minacciare il territorrio russo sono inammissibili, ha aggiunto Lavrov. Gli Stati Uniti e la NATO hanno fornito ieri risposte scritte separate alle richieste della Russia sul ritiro delle truppe NATO dalla Romania e dalla Bulgaria e sul “no” all’ingresso di Ucraina e Georgia nell’Alleanza. Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha sottolineato che la NATO non rinuncia alla politica delle porte aperte e ha proposto alla Russia la via diplomatica per evitare la guerra. Anche il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, ritiene ancora possibile una soluzione politica della crisi, se la Russia farà degli sforzi verso la de-escalation.



Giorno della Memoria — In occasione della Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto, il Ministero degli Esteri romeno ha reso il suo omaggio alle vittime di questo capitolo tragico della storia, esprimendo la solidarietà ai superstiti delle atrocità della seconda Guerra mondiale. Il MAE sottolinea che la Romania si annovera tra i Paesi che hanno assunto il proprio passato, impegnandosi a mantenere viva la memoria per le generazioni future, proteggere i superstiti rimasti in vita e combattere l’antisemitismo e qualsiasi manifestazione di intolleranza e discriminazione. Nel 2022, ricorrono 77 anni dalla liberazione del campo di concentramento e sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, dove hanno perso la vita oltre un milione di uomini, donne e bambini, di cui il 90% ebrei, provenienti per la maggior parte da Polonia e Ungheria. Complessivamente, dal 1941 al 1945, più di 6 milioni di ebrei sono stati sistematicamente uccisi in Europa dai nazisti e dai loro collaboratori. In occasione del Giorno della Memoria, i presidenti delle tre principali istituzioni dell’Unione Europea hanno richiamato l’attenzione sull’antisemitismo crescente e sulla moltiplicazione dei discorsi dell’odio negli ultini anni, rivolgendo appelli al loro contrasto. Attualmente, in Israele vivono circa 166.000 superstiti della Shoah, di cui circa il 60% donne, in età media di 85 ani. Circa 64% proviene dall’Europa, per la maggior parte dall’ex URSS, ma anche da Romania (12%), Polonia, Bulgaria, Ungheria e Germania.

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