27.01.2018
Bucarest – La plenaria del Parlamento bicamerale di Bucarest si riunirà, lunedì pomeriggio, in sessione straordinaria, per l’investitura del nuovo Esecutivo PSD-ALDE e per votare il programma di governo aggiornato. Prima, i ministri proposti saranno ascoltati dai senatori e dai deputati nelle commissioni parlamentari di specialità. Il nuovo governo presieduto dall’eurodeputata socialdemocratica Viorica Dăncilă avrà 27 ministri e 4 vicepremier, uno in più rispetto al precedente governo del dimissionario Mihai Tudose. Continuano i loro mandati anche nel futuro governo i socialdemocratici Mihai Fifor — alla Difesa, Carmen Dan — al Ministero dell’Interno, Olguţa Vasilescu — al Ministero del Lavoro, Petre Daea — all’agricoltura. Nuovi ministri ci saranno alle Finanze, dove torna Eugen Teodorovici, alla Salute, dove è stata designata dr. Sorina Pintea, alla Cultura — l’attore George Ivascu, all’Istruzione — il professore Valentin Popa. Natalia Intotero sarà a capo del Ministero per i Romeni nel Mondo. L’indipendente sostenuto dall’ALDE Tudorel Toader resta ministro della Giustizia. I ministri liberal-democratici che continueranno l’attività anche nel futuro governo sono Graţiela Gavrilescu, vicepremier e ministro dell’Ambiente, Teodor Meleşcanu, ministro degli Esteri e Viorel Ilie, ministro per i rapporti col Parlamento. L’unico cambiamento è al ministero dell’Energia, dove il dimissionario Toma Petcu è stato sostituito dal deputato Anton Anton. Il PNL discute con gli altri partiti politici all’opposizione per bloccare l’investitura del nuovo governo PSD-ALDE, il terzo nell’ultimo anno.
România Internațional, 27.01.2018, 16:52
Bucarest — Il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso, oggi, un messaggio in occasione della Giornata Internazionale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto, in cui afferma che la Romania continua a combattere contro qualsiasi forma di antisemitismo, razzismo, xenofobia e discriminazione. Le nostre preghiere e i nostri pensieri più profondi vanno alle vittime dell’Olocausto” — aggiunge ancora il capo dello stato romeno. Anche il Ministero degli Esteri di Bucarest rende omaggio alla memoria delle vittime dell’Olocausto di tutto il mondo ed esprime la sua solidarietà con i superstiti dei tragici avvenimenti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui sono stati liberati i prigionieri del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, è la Giornata della Memoria, in cui sono commemorate, a livello internazionale, le vittime dell’Olocausto.
Chisinau — Il vicepremier del governo pro-occidentale di Chişinău, Iurie Leancă, ha annunciato che desidera discutere a Bucarest dell’inoltro della domanda di adesione della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) all’UE durante la presidenza di turno della confinante Romania, nel 2019. Stando alla corrispondente di Radio Romania a Chişinău, Leancă ha affermato che la Moldova deve rafforzare il suo dialogo con Bruxelles e continuare le riforme. In precedenza, egli è stato ministro degli Esteri e premier e il Governo da lui presieduto ha firmato, nel 2014, gli accordi di associazione e libero scambio con l’UE. Leancă è stato nominato di recente vicepremier per l’integrazione europea, carica inesistente prima.
Bucarest — La salma dello storico, diplomatico e filologo romeno Neagu Djuvara, il quale si è spento giovedì all’età di 101 anni, è stata deposta presso la Cattedrale greco-cattolica di Bucarest. Domani avrà luogo la messa funebre tenuta, come da richiesta del defunto, dal vescovo greco-cattolico. Su invito della famiglia, saranno presenti un rappresentante della Chiesa Ortodossa Romena e il parroco della comunità cattolica di lingua francese di Bucarest. Numerose personalità del mondo culturale, accademico e politico della Romania hanno deplorato la scomparsa di Neagu Djuvara. Il Ministero degli Esteri affermava, in un comunicato, che rimarrà un simbolo dell’élite romena e un modello per le generazioni future. Nel 2016, l’anno in cui ha compiuto 100 anni, Neagu Djuvara è stato insignito dell’Ordine Nazionale “Stella della Romania”, in grado di Cavaliere, la più alta onorificenza offerta dallo stato romeno. Laureato in storia a Sorbona nel 1937, con un dottoratto in legge (1940) e un dottorato di stato sotto la direzione del famoso filosofo francese Raymond Aron (1972) a Parigi, Neagu Djuvara è stato un testimone attivo in alcuni momenti di svolta nella storia della Romania e nella storia e diplomazia europea. E’ stato inviato corriere diplomatico a Stoccolma, dove è rimasto fino al 1947, come segretario di legazione. Dopo l’insediamento, da parte delle truppe sovietiche di occupazione, della dittatura comunista a Bucarest, Neagu Djuvara è diventato uno dei più attivi militanti dell’esilio anticomunista romeno. Nel 1961 è partito per l’Africa, dove ha lavorato per 23 anni come consigliere diplomatico e giuridico del ministero degli Esteri del Niger. Dopo la rivoluzione anticomunista del 1989, è tornato a Bucarest, dove ha insegnato all’Università ed ha pubblicato numerosi volumi di storia e memorialistica.
Canberra — La numero uno mondiale nel tennis femminile, la romena Simona Halep, ha perso, oggi, per 6-7, 6-3, 4-6, la finale dell’Australian Open, il primo torneo di Grande Slam dell’anno, contro la danese Caroline Wozniacki, n.2 mondiale nella classifica WTA. Per Halep, è stata la terza finale di Grande Slam della carriera, dopo le altre due perse a Roland Garros, nel 2014 e 2017. Dopo la vittoria a Melbourne, Wozniacki salirà, dalla prossima settimana, al primo posto nella classifica WTA.