27.01.2017
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha convocato una seduta del Consiglio Supremo di Difesa per martedì, 31 gennaio, per chiedere il via libera al progetto di bilancio per le istituzioni nel campo della sicurezza nazionale, inviato dal Governo. Inizialmente, l’Esecutivo aveva annunciato di adottare, sin da oggi, la bozza della Finanziaria 2017 e di inviarla all’esame del Parlamento. Il capo dell’Esecutivo ha dato assicurazioni che sono state prese in calcolo tutte le misure incluse nel programma di governo della maggioranza di sinistra PSD-ALDE. Le maggiori somme andranno ai Ministeri dei Trasporti, dell’Agricoltura, della Sanità e alle Piccole e Medie Imprese. Riceveranno meno soldi rispetto al 2016 i Ministeri dell’Istruzione, dell’Energia, dello Sviluppo regionale, dell’Interno, degli Esteri, l’Amministrazione Presidenziale, le due camere del Parlamento e il Servizio Informazioni Estere. La bozza della Finanziaria punta su una crescita economica del 5,2%, e il deficit di bilancio è stimato al 2,96% del Pil.
România Internațional, 27.01.2017, 17:14
Bucarest — La Direzione Nazionale Anticorruzione informa che 91 incolpati sono stati condannati in via definitiva a dicembre 2016, nei dossier analizzati da questa istituzione. Secondo un comunicato reso pubblico oggi, tra i condannati — un deputato, due presidenti di consiglio provinciale, un manager di ospedale e un capo di polizia municipale. La DNA precisa che le pene decise dai giudici nei confronti dei 91 incolpati spaziano fra 14 anni e un anno con sospensione.
Bucarest – Il Ministero romeno degli Esteri reca un omaggio alla memoria delle vittime dellOlocausto nellintero mondo ed esprime la sua solidarietà con i superstiti dei tragici eventi durante la Seconda Guerra Mondiale. In un comunicato inviato alla stampa oggi, quando viene celebrata la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dellOlocausto, la diplomazia romena precisa di “sostenere pienamente gli sforzi di educazione della giovane generazione nello spirito del rispetto dei diritti e delle libertà umane fondamentali, cosicchè i giovani capiscano le conseguenze delle azioni discriminatorie, antisemitiche e razziali”. Il dicastero mostra inoltre che questa linea di azione è pienamente concorde con il mandato di presidente dellAlleanza Internazionale per la Memoria dellOlocausto, ricoperto dalla Romania tra marzo 2016 – marzo 2017. La commemorazione ricorda della liberazione dei superstiti dei lager nazisti di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, dallesercito sovietico, il 27 gennaio del 1945.
Bucarest – Il Ministero della Giustizia romeno organizzerà, lunedì, un dibattito pubblico sui progetti di ordinanza durgenza sulla concessione della grazia e la modifica dei Codici Penale e di Procedura Penale. I partiti allopposizione, la società civile e le organizzazioni dei magistrati ritengono che le modifiche siano intese per risparmiare la pena a personaggi influenti della classe politica o dellamministrazione. Il presidente del Senato, Călin Popescu Tăriceanu, afferma che ladozione delle ordinanze non intaccherà la continuazione della lotta alla corruzione. Le discussioni si sono svolte nel contesto in cui la Romania si annovera tra i primi tre Paesi dEuropa con il maggior numero di condanne alla Corte Europea dei Diritti Umani. La maggioranza delle condanne pronunciate dalla Corte contro la Romania riguardano le condizioni nei penitenziari.
Chisinau – Il presidente prorusso della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania), il socialista Igor Dodon, ha affermato che non collaborerà con il Governo presieduto da Pavel Filip e con la maggioranza proeuropea nel Parlamento e che si avvarrà di qualsiasi occasione per indire elezioni politiche anticipate, nel caso di un eventuale crollo del Governo. Se sarà bloccato dalla maggioranza parlamentare, Igor Dodon afferma che prepara lorganizzazione di un referendum sulla revisione della Costituzione, per aumentare le proprie prerogative, al fine di sciogliere il Parlamento. Allo stesso tempo, egli si è prefisso di revocare Eduard Harunjen dallincarico di procuratore generale. La stampa e gli esperti di diritto costituzionale affermano che Dodon, eletto lo scorso novembre, cercherebbe di istituire un regime dittatoriale e che avrebbe iniziato la battaglia per ottenere il potere totale. Stando alla Costituzione moldava, il presidente non ha il diritto di indire un referendum per la revisione della Costituzione. Questo può essere proposto solo dai cittadini, dal Governo o da un terzo dei deputati. (traduzione di Adina Vasile)