26.12.2022 (aggiornamento)
România Internațional, 26.12.2022, 18:47
Natale – I
cristiani ortodossi, confessione maggioritaria in Romania, assieme ai fedeli
greco-cattolici festeggiano domani San Stefano, il primo martire cristiano.
Contemporaneo degli apostoli di Gesù Cristo è stato uno dei sette diaconi
scelti per servire nella prima comunità cristiana di Gerusalemme. Stefano è
stato accusato di blasfemia da religiosi ebrei ed è stato lapidato a morte. In
Romania, oltre 500.000 persone festeggeranno domani l’onomastico. Oggi invece, nel secondo giorno di Natale, i
cristiani ortodossi assieme ai greco-cattolici hanno celebrato, la Sinassi
della Madre di Dio. Secondo la tradizione teologica orientale, nel secondo
giorno delle grandi feste, vengono onorate le persone che hanno contribuito
all’evento in causa, la Vergine Maria
essendo colei che ha reso possibile la nascita di Cristo il Redentore dal punto
di vista umano. Nell’ambito della messa natalizia, il Patriarca della Chiesa
Ortodossa Romena, Daniele, ha parlato dell’importanza della fede, della
preghiera e della generosità. L’oro della fede e delle buone opere, l’incenso
della preghiera e la mirra della vita pura,
sono questi i doni che ogni cristiano, ricco o povero, può offrire a
Cristo – ha affermato il Patriarca.
Porto Costanza – Il porto romeno di Costanza, sul Mar
Nero, chiuderà il 2022 con un nuovo record storico in termini di traffico di
merci. Quest’anno Costanza ha consolidato la sua posizione di punto di
riferimento mitteleuropeo per il trasporto dei cereali, di cui una percentuale
importante, oltre il 20%, è stata raggiunta nel rapporto con la confinante
Ucraina, invasa dalle truppe russe. Dal punto di vista quantitativo, il
traffico di cereali nei primi 11 mesi è stato di 22,4 milioni di tonnellate. Le
principali destinazioni per i cereali sono state Egitto, Giordania, Filippine,
Arabia Saudita, Spagna, Turchia, Israele, Sudan e Tunisia. Eurostat rileva che
nel 2021 il porto di Costanza ha registrato la crescita più importante nella
classifica dei 20 principali porti europei, salendo dal 16° all’11° posto.
Profughi – Un terzo dei posti nei centri di accoglienza
dell’Ispettorato Generale per l’immigrazione è attualmente occupato. Lo informa
il ministero dell’Interno di Bucarest, secondo cui dall’inizio del conflitto
russo-ucraino, in Romania sono state registrate 4.397 domande di asilo. Inoltre,
dal 18 marzo, sono stati rilasciati più di 100.000 permessi di soggiorno.
D’altra parte, secondo l’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera, tra
il 24 e il 25 dicembre, oltre 18.000 cittadini ucraini hanno affettuato le
formalità di controllo per l’ingresso in Romania. A partire dal 10 febbraio,
due settimane prima dell’inizio dell’invasione dell’esercito russo, in Romania
sono entrati 3.162.216 cittadini ucraini, la maggior in viaggio verso Paesi
dell’Europa Occidentale.
Estradizione – Grecia,
Italia, Gran Bretagna o Repubblica di Moldova si annoverano tra i paesi che
ignorano le richieste di estradizione inoltrate dalla Romania nei confornti di
persone condannate per reati di corruzione. I giornalisti di Bucarest ricordano
alcuni dei nomi più noti di politici o impenditori che si nascondono all’estero
per non eseguire le condanne pronunciate dai tribunali romeni. Il dottore Sorin
Oprescu è rimasto in Grecia dopo che la Corte d’appello di Atene ha bocciato,
in estate, la richiesta di estradizione formulata dallo stato romeno nei
cofronti dell’ex Sindaco Generale della Capitale, condannato a 10 anni e 8 mesi
per corruzione. In Italia, l’ex procuratore capo Alina Bica è riuscita a
convincere i magistrati della Corte d’Appello di Bari che merita di scontare
sul posto la pena di 4 anni di reclusione per favoreggiamento di una persona
condannata. Sempre a Bari si è rifugiato anche l’ex ufficiale dell’Intelligence
Daniel Dragomir, condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione. La Moldova rinvia
ingiustificatamente la consegna dell’ex parlamentare Cristian Rizea,
condannato in via definitiva a 4 anni e 8 mesi di prigione per traffico
d’influenza. Puiu Popoviciu vive da anni in Gran Bretagna, dopo che i giudici
di Londra hanno considerato che nei confronti dell’imprenditore sarebbe stato
intentato un processo politico, in seguito al quale ha ricevuto una condanna di
7 anni di carcere per frode. Infine, Alexander Adamescu, figlio dell’ex magnate
Dan Adamescu, è riuscito a bloccare la sua estradizione dalla Gran Bretagna per
quasi 3 anni, anche se due tribunali del Regno Unito hanno approvato il suo
rinvio a giudizio in Romania, per atti di corruzione.
Pallamano -
Le squadre di pallamano maschile di Romania, Egitto, Algeria e Slovacchia
parteciperanno all’edizione di quest’anno del tradizionale Carpathian Trophy,
il 28 e 29 dicembre, a Oradea, informa il sito web della Federazione Romena di
Pallamano. Le squadre di Egitto e Algeria sono qualificate per il Campionato
del Mondo del prossimo gennaio. La nazionale della Romania si riunisce oggi,
l’allenatore spagnolo Xavi Pascual convocando 24 giocatori.