26.11.2024 (aggiornamento)

Elezioni: risultati ufficiali del primo turno delle presidenziali in Romania, presentati dall'Ufficio Elettorale Centrale/ UE: sessione plenaria dell'Eurocamera a Strasburgo, domani voto finale sulla componenza della nuova Commissione Europea/ Moldova: presidente Maia Sandu, giustizia, economia e sicurezza, priorità per i prossimi anni

26.11.2024, 19:23

Elezioni – L’Ufficio Elettorale Centrale ha presentato oggi i risultati definitivi del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Secondo i dati, il candidato indipendente Călin Georgescu si è piazzato al primo posto nelle preferenze dell’elettorato, con il 22,94% dei voti. Al secondo posto si trova la leader dell’Unione Salvate Romania, Elena Lasconi, con il 19,18%, mentre al terzo posto il presidente del Partito Socialdemocratico, il primo ministro Marcel Ciolacu, con il 19,15%. Seguono il presidente dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni, George Simion, con il 13,86% dei voti, il candidato del Partito Nazionale Liberale, Nicolae Ciucă – 8,79% e l’ex vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, candidato come indipendente, preferito dal 6,32% degli elettori. Gli altri candidati hanno ottenuto valori inferiori al 5%. Dopo l’esito delle elezioni, il primo ministro Marcel Ciolacu ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente dei socialdemocratici (al governo). Anche la direzione dei liberali,  l’altro partito della coalizione di governo, si è dimessa, a partire dal suo leader, Nicolae Ciucă.

MAE – La Romania è fermamente impegnata nel sostenere i valori democratici dei diritti umani, compresa l’uguaglianza di genere, la lotta all’antisemitismo, alla xenofobia e ad ogni forma di discriminazione. Lo riferisce in un comunicato il Ministero degli Affari Esteri. “L’insieme delle iniziative di politica estera della Romania è inseparabile dall’appartenenza della Romania allo spazio delle libertà e dei diritti garantiti dallo status di Paese membro dell’Unione Europea e alleato NATO”, sottolinea il MAE, in una precisazione riguardante “le preoccupazioni esterne” comparse dopo il primo turno delle elezioni presidenziali. Il Ministero degli Affari Esteri rileva che,  a “35 anni dal ritorno della Romania nella famiglia delle democrazie occidentali, grazie al coraggio di coloro che hanno sacrificato la loro vita nella Rivoluzione Romena, questi valori sono quelli che garantiscono la pace, la sicurezza e la prosperità di tutti i cittadini romeni, ovunque si trovino”. In questo contesto, il Consiglio Nazionale dell’Audiovisivo ha sollecitato alla Commissione Europea di aprire un’inchiesta ufficiale nei confronti della piattaforma TikTok. Il CNA ha preso come punto di riferimento il rapporto di Expert Forum, il quale ha stabilito che le preferenze elettorali per il candidato Călin Georgescu sono aumentate dal 2 al 22% sulla base di una campagna condotta sulla rete cinese. Anche il gruppo RENEW del Parlamento Europeo ha sollecitato alla rete sociale di fornire spiegazioni in merito al rispetto della legislazione sui servizi digitali. Un anno fa, la Commissione Europea ha sollecitato al suo personale di rimuovere TikTok dalle proprie attrezzature di lavoro.

UE – A Strasburgo, gli eurodeputati hanno riaffermato oggi il loro fermo sostegno all’Ucraina, condannando la cooperazione tra Russia e Corea del Nord e rivolgendo all’Unione Europea l’appello di rafforzare il sostegno fornito alle forze di Kiev. Una dichiarazione recentemente rilasciata dai leader dell’Eurocamera invita i paesi comunitari a “intensificare il sostegno all’Ucraina in tutti i modi, anche politicamente, finanziariamente, militarmente, nonchè attraverso aiuti umanitari”. Ribadito inoltre che il Parlamento Europeo “sta accanto e sostiene l’Ucraina in tutti i modi possibili, fino alla sua vittoria”. Sempre oggi, il bilancio dell’Unione Europea per il prossimo anno è stato aumentato a quasi 200 miliardi di euro, a seguito dei negoziati tra il Parlamento Europeo e il Consiglio. La bozza di bilancio è stata discussa dall’Eurocamera e sarà votata domani, quando è previsto anche il voto finale per la nuova Commissione Europea.

Medici – La Romania ha bisogno di medici di famiglia. Quasi il 20% di coloro che operano in questo settore di attività a livello nazionale sono ultra 70enni, mentre il deficit sale a 1.130 medici, di cui oltre 900 nelle zone rurali. Gli specialisti presenti al dibattito organizzato dall’organizzazione “Salvate i bambini” richiamano l’attenzione sul fatto che nei prossimi anni aumenterà il numero di pazienti che dovranno recarsi in ospedale per farsi visitare da un medico. In Romania più di 300 località non hanno un medico di famiglia. D’altra parte, il numero di abitanti con necessità assistenziale da parte dei medici di famiglia è più alto del 50% nelle zone rurali rispetto a quelle urbane, mentre oltre il 25% dei romeni non sono coperti da un’assicurazione sanitaria sociale.

Festa Nazionale – Circa 2.500 militari e specialisti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Interni, del Servizio di Intelligence, del Servizio Speciale di Telecomunicazioni, dell’Amministrazione Nazionale dei Penitenziari e dell’Autorità Doganale romena, con circa 190 mezzi tecnici e 45 aerei, parteciperanno alla Parata che verrà organizzata il 1 dicembre a Bucarest, in occasione della Festa Nazionale della Romania. Insieme ai militari romeni sfileranno anche circa 240 soldati stranieri, come parte di distaccamenti provenienti da Albania, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Polonia, Portogallo, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Spagna, Stati Uniti, Turchia, nonchè dai paesi alleati che contribuiscono alle strutture della NATO sul territorio della Romania.

Moldova – Giustizia, economia e sicurezza sono le principali priorità per la Repubblica di Moldova nei prossimi anni. Così la presidente del Paese confinante, Maia Sandu, al Forum sull’integrazione europea organizzato a Chișinău, sottolineando che l’adesione all’UE è l’unica possibilità per salvare la democrazia, per ottenere sviluppo in pace e stabilità. Nonostante la propaganda anti-UE e i tentativi del Cremlino di metterci fuori strada, i cittadini moldavi hanno dimostrato che i valori europei sono anche i loro valori, ha sottolineato la Sandu, ricordando il referendum che ha cambiato la Costituzione ed ha inserito  il percorso europeo come obiettivo strategico del Paese. La Repubblia di Moldova ha presentato ufficialmente la domanda di adesione all’UE a marzo 2022, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Nel mese di giugno dello stesso anno, il Consiglio Europeo le ha concesso lo status di paese candidato all’adesione.