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26.10.2024

Gas: Romania, il più grande produttore nell'UE / Riconoscimento: la scrittrice romena Ana Blandiana insignita del „Premio Principessa delle Asturie delle Lettere 2024” / Ora solare: lancette spostate indietro di un'ora anche in Romania

26.10.2024
26.10.2024

, 26.10.2024, 17:11

Gas – La Romania è diventata il più grande produttore di gas dell’Unione Europea, con una produzione di 2,3 miliardi di metri cubi di gas nel secondo trimestre. Lo ha reso noto il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja. Secondo lui, la Romania ha “detronizzato” i Paesi Bassi, che hanno registrato una produzione di 2,2 miliardi di metri cubi, e rispetto all’anno scorso la produzione romena di gas è aumentata dell’1%. Il ministro dell’Energia ha sottolineato che, nello stesso periodo, i romeni hanno beneficiato del quarto prezzo del gas più economico, secondo i dati Eurostat. Egli ha precisato che, a partire dal 2027, attraverso lo sfruttamento dei giacimenti di gas nelle acque profonde del Mar Nero, la Romania raddoppierà effettivamente la sua produzione. “Avremo un prezzo del gas ancora migliore, attireremo ancora più investimenti nell’economia e aiuteremo l’intera regione a ridurre la sua dipendenza dal gas russo”, ha sottolineato il ministro dell’Energia.

Schengen – Il ministro degli Interni romeno, Cătălin Predoiu, ha discusso con il suo omologo francese, Bruno Retailleau, dell’ultimazione del dossier Schengen, nonché di questioni di attualità nell’agenda europea e bilaterale, come la lotta all’immigrazione clandestina e la lotta al narcotraffico. Secondo il comunicato stampa del ministero di Bucarest, l’incontro fa parte di una serie di discussioni svolte con gli omologhi degli stati UE con cui la Romania ha partenariati strategici o rapporti di cooperazione privilegiata, con lo scopo di far conoscere i risultati delle misure adottate dal dicastero in termini di gestione della migrazione e di sicurezza delle frontiere, nel contesto dei passi per l’adesione della Romania allo spazio Schengen anche con le frontiere terrestri. Cătălin Predoiu ha sottolineato le misure adottate sia a livello nazionale, sia quelle concordate con i paesi confinanti con la Romania e con gli stati membri dell’Unione Europea, che hanno avuto l’effetto di ridurre quasi a zero la pressione migratoria alle frontiere della Romania. Anche la collaborazione con le agenzie europee ha avuto un ruolo importante nell’ottenere questi risultati significativi. La Romania vuole completare il dossier entro la fine dell’anno in corso e conta sul sostegno di tutti gli alleati per raggiungere questo importante obiettivo nazionale. Il ministro francese ha riconosciuto gli importanti risultati ottenuti dalla Romania e ha ribadito l’appoggio della Francia affinché sia raggiunto questo obiettivo il più presto possibile.

Medio Oriente – Oggi l’Unione Europea ha lanciato un appello a tutte le parti affinché mostrino la massima moderazione per evitare un’escalation incontrollabile in Medio Oriente, dopo gli attacchi israeliani in Iran, riferisce l’AFP. Il pericoloso ciclo di attacchi e rappresaglie rischia di provocare una nuova espansione del conflitto regionale, ha ammonito in un comunicato l’UE. Gli stati del Golfo hanno condannato i recenti attacchi israeliani contro bersagli militari in Iran, lanciando un monito contro qualsiasi escalation del conflitto nella regione. Washington ha chiesto all’Iran di non reagire agli attacchi. Se Teheran scegliesse di rispondere nuovamente, saremo preparati e ci saranno delle conseguenze, si legge in un comunicato stampa dell’Amministrazione americana. Israele ha annunciato che le sue operazioni in Iran sono terminate. Ci sono state tre ondate di attacchi, che hanno preso di mira bersagli militari, in particolare il sistema di difesa e la produzione di armamenti. L’Iran sostiene che l’attacco è stato contrastato e ha causato danni limitati. La comunità internazionale aveva anticipato questa operazione, considerata una risposta all’attacco missilistico lanciato dall’Iran contro Israele il 1° ottobre.

Premio ad Ana Blandiana – La scrittrice romena Ana Blandiana ha ricevuto il „Premio Principessa delle Asturie delle Lettere 2024”, in una cerimonia presieduta dalla Famiglia Reale di Spagna al Teatro Campoamor di Oviedo. Insieme a Sua Maestà Re Filippo di Spagna e Sua Altezza Reale Leonor, Principessa delle Asturie, alla cerimonia hanno partecipato le Loro Altezze Reali Dona Sofia, la Regina Letizia e l’Infanta Sofia, ha riferito oggi l’Istituto di Cultura Romeno. La giuria ha assegnato il premio alla scrittrice Ana Blandiana, la prima romena a ottenere questo riconoscimento, ritenendo che il suo lavoro, che parla di sconfitta e speranza, riflette una profonda conoscenza dello spirito romeno in un periodo storico di oppressione. “Il Premio Principessa delle Asturie che ho ricevuto rappresenta per me, al di là della gioia e dell’onore che mi è stato dato, una straordinaria conferma del modo in cui i miei libri sono stati accolti in Spagna e il risultato delle innumerevoli cronache che sono state scritte, più che in altri paesi, perché in Spagna la poesia è al centro dell’attenzione più che in altri paesi”, ha dichiarato la scrittrice. Ana Blandiana, dottoressa Honoris Causa dell’Università di Salamanca, vanta 11 libri tradotti in spagnolo. È autrice di oltre 30 volumi, tradotti in 25 lingue, e ha vinto numerosi premi internazionali.

Ora solare – In Romania domani sarà il giorno più lungo dell’anno, dopo il passaggio all’ora solare, in seguito al quale le lancette dell’orologio verranno spostate indietro di un’ora e le 4:00 diventeranno le 3:00. Il cambio dell’ora si basa sull’idea del risparmio energetico, tramite l’allineamento delle ore di attività a quelle di luce naturale. Da una consultazione pubblica, condotta alcuni anni fa dalla Commissione Europea, è emerso che la maggioranza dei cittadini si è dichiarata contraria al cambio dell’ora. In Germania, un’associazione di insegnanti ha dimostrato che il cambio dell’orario ha un impatto negativo sul corpo e provoca stress, soprattutto nelle famiglie con bambini in età scolare. L’Esecutivo comunitario ha tentato di eliminare questa misura, ma ha rinunciato dopo che gli stati europei non si sono messi d’accordo su quale ora debba essere mantenuta. Tuttavia, diversi stati hanno abolito il cambio dell’ora. Uno di questi è la Groenlandia, che l’anno scorso non è passata all’ora solare. Il Messico ha optato per tale misura nel 2022, mentre la Turchia vi ha rinunciato nel 2016. Inoltre, l’Ucraina ha deciso che dal 2025 non passerà più all’ora legale, giustificando questa scelta con motivi sanitari.

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