26.06.2014
Bruxelles — Riunione dei capi di stato e di governo dei Paesi Ue a Bruxelles per decidere la strategia Ue per i prossimi anni e commemorare i 100 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. La Romania vi è rappresentata dal capo dello stato Traian Basescu. Il Consiglio Europeo si svolge un giorno prima della firma degli accordi di associazione e libero scambio approfondito con l’Ue da parte di Moldova e Georgia e della parte economica dell’accordo da parte dell’ Ucraina, che ha già firmato i capitoli politici ad aprile. Sempre domani, il Consiglio Europeo potrebbe prendere una decisione sul candidato alla presidenza della Commissione Europea, che sarà votato dall’Europarlamento il prossimo mese.
România Internațional, 26.06.2014, 17:23
Vienna — Il ministro romeno degli Esteri, Titus Corlatean, partecipa, a Vienna, accanto al collega austriaco Sebastian Kurz, all’apertura della terza edizione del Forum Annuo della Strategia Ue per la Regione del Danubio. Vi sono presenti, accanto ai rappresentanti delle istituzioni europee, delle autorità centrali, regionali e locali dai 14 stati partecipanti alla Strategia per la Regione del Danubio, membri della comunità accademica e di ricerca, del mondo d’affari e delle strutture associazionistiche. Stando ad un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest, il forum ha come tematica generale la revisione del sistema di governance della Strategia per il Danubio e l’aumento della competitività nella regione, l’inclusione sociale essendo guardata come prerequisito per l’assicurazione della prosperità.
Bucarest — Il Governo romeno ha adottato, oggi, un’ordinanza d’urgenza sul dimezzamento della rata bancaria per due anni per le persone che hanno difficoltà nel rimborsare i crediti. Il premier Victor Ponta ha dichiarato che questo progetto fa parte di un set di misure economiche e sociali che l’Esecutivo ha in vista, tra cui anche l’esenzione dall’imposta per le imprese che scelgono di reinvestire il profitto, l’aumento, dal 1 luglio, del salario minimo a 900 lei (pari a 205 euro) e il taglio dei contributi previdenziali, dal 1 ottobre. Allo stesso tempo, il Governo ha deciso anche la data delle presidenziali. I dur turni si terranno il 2 e il 16 novembre.
Bucarest — L’attuale premier romeno, Victor Ponta, candidato dell’alleanza Partito Socialdemocratico – Unione per il Progresso della Romania – Partito Conservatore potrebbe ottenere il 46% dei voti, al primo turno, se la prossima domenica si tenessero presidenziali in Romania. Lo rileva un sondaggio dell’Agenzia di Rating Politico. Al secondo posto Klaus Iohannis, da parte del Partito Nazional-liberale e del Partito Democratico-liberale (di centro-destra), con il 32% dei suffragi, seguito sa Cristian Diaconescu, del Partito Movimento Popolare (filopresidenzial), con il 6,2%. Se Klaus Iohannis andasse nel secondo turno, otterebbe il 45% de voti, mentre Victor Ponta il 55%. D’altra parte, stando al sondaggio, la fiducia dei romeni nel governatore della Banca Centrale romena, Mugur Isarescu, è calata del 4%, al 58%, rispetto al 2013. Isarescu si colloca ancora al primo posto nella top della fiducia, seguito dal sindaco di Bucarest, Sorin Oprescu, con il 46% dei voti, e da Victor Ponta, con il 44%.
Bruxelles — Gli Stati membri Ue e candidati sentono una stanchezza per il ritmo lento del processo di allargamento ed è stata, soprattutto, l’adesione della Romania e della Bulgaria a mettere in dubbio la credibilità di questo processo. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Allargamento, Stefan Fule. Il commissario ha precisato che la maggiore sfida è stata la riconquista della credibilità persa del processo di estensione. “Ciò ci determina ad estendere ed inasprire gli standard. Gli stati candidati devono dimostrare che la legislazione adottata funziona”, ha precisato Fule.
Bucarest — I sindacalisti del settore sanitario romeno hanno organizzato nuovi presidi, oggi, presso la sede del Ministero della Salute, chiedendo principalmente, un aumento salariale del 10%, ma anche lo sblocco dei posti di lavoro nel settore sanitario pubblico. Il calendario delle proteste è stato deciso lo scorso 13 giugno, dal Consiglio Nazionale della Federazione Sanitas. Dopo i negoziati di oggi al Ministero del Lavoro, i sindacalisti hanno dichiarato che sono stati fatti progressi per quanto riguarda le rivendicazioni trasmesse ripetutamente al Governo romeno. I sindacalisti della Federazione Sanitas hanno deciso di sospendere l’azione di protesta programmata per domani mattina davanti al Ministero delle Finanze. Sempre domani, si terranno negoziati con i rappresentanti del ministero, in seguito ai quali si deciderà la continuazione o meno delle proteste.