26.05.2020
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito 18.429 contagi dal COVID-19 in Romania e 1.216 decessi, dopo tre mesi dal primo caso accertato nel nostro Paese. Allo stesso tempo, 11.874 persone sono guarite e dimesse. Secondo un rapporto dell’Istituto Nazionale di Sanità, il 90,7% delle persone decedute per COVID-19 erano affette da almeno una malattia associata. La scorsa settimana, la maggior parte dei contagi si sono verificati a Bucarest, nelle province di Suceava, Neamt, Botosani (nord-est) e Arad (ovest). Allo stesso tempo, una su sei positività è stata rilevata tra il personale sanitario. Per quanto riguarda l’età delle persone che hanno perso la vita, quasi il 77% aveva più di 60 anni, e oltre la metà erano uomini. All’estero, 3.067 romeni sono stati rilevati positivi al virus SARS CoV-2, soprattutto in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Francia. 106 connazionali all’estero hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia, di cui 31 in Italia.
România Internațional, 26.05.2020, 20:06
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito 18.429 contagi dal COVID-19 in Romania e 1.216 decessi, dopo tre mesi dal primo caso accertato nel nostro Paese. Allo stesso tempo, 11.874 persone sono guarite e dimesse. Secondo un rapporto dell’Istituto Nazionale di Sanità, il 90,7% delle persone decedute per COVID-19 erano affette da almeno una malattia associata. La scorsa settimana, la maggior parte dei contagi si sono verificati a Bucarest, nelle province di Suceava, Neamt, Botosani (nord-est) e Arad (ovest). Allo stesso tempo, una su sei positività è stata rilevata tra il personale sanitario. Per quanto riguarda l’età delle persone che hanno perso la vita, quasi il 77% aveva più di 60 anni, e oltre la metà erano uomini. All’estero, 3.067 romeni sono stati rilevati positivi al virus SARS CoV-2, soprattutto in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Francia. 106 connazionali all’estero hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia, di cui 31 in Italia.
Mozione – Con 65 voti favorevoli, 25 contrari e 5 astensioni, il Senato di Bucarest ha adottato oggi la mozione semplice inoltrata dall’opposizione socialdemocratica contro il Ministro dell’Interno liberale, Marcel Vela. Il PSD ha criticato le decisioni stabilite nelle ordinanze militari emesse durante lo stato di emergenza, sostenendo che sono state imposte una serie di restrizioni, ulteriormente annullate, e che ogni articolo abrogato rappresenta il riconoscimento ufficiale di incompetenza e incoerenza nella gestione delle crisi causata dalla pandemia di coronavirus. Da parte sua, il ministro dell’Interno ha ritenuto la mozione un’opportunità di presentare l’attività dei sei mesi di mandato, nel corso dei quali ha attuato quello che i suoi predecessori non erano riusciti a fare. Le decisioni andavano prese in frazioni di secondo, dal momento che la salute dei romeni dipendeva da esse, ha detto Vela. L’adozione di una mozione semplice non comporta la revoca del ministro.
Voli – La compagnia di bandiera romena TAROM ha ripreso da oggi i collegamenti con Roma e Milano, andata e ritorno. I voli si svolgono in condizioni speciali, in conformità con le regole imposte dallo stato di allerta. La TAROM ha annunciato che potranno partire dalla Romania i cittadini italiani, i lavoratori stagionali in possesso di contratti di lavoro e i dipendenti nel settore dei trasporti. Per i voli diretti dall’Italia verso la Romania, saranno accettati solo cittadini romeni che sollecitano il rimpatrio.
Romania – Ungheria – La Romania auspica un approccio positivo nella relazione di buon vicinato con l’Ungheria e il ritorno ad un vero partenariato strategico con questo Paese. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, dopo aver incontrato a Bucarest l’omologo ungherese Peter Szijjarto. Aurescu ha sottolineato la necessità di ripristinare un clima di fiducia e rispetto reciproco nelle relazioni romeno-ungheresi, chiedendo al contempo moderazione e discernimento nell’attuale contesto segnato dagli effetti negativi della crisi del coronavirus. Ultimamente, i rapporti tra i due Paesi hanno visto momenti di tensione. Bogdan Aurescu ha precisato che gli obiettivi della Romania sono volti a rafforzare le relazioni bilaterali, identificare progetti reciprocamente vantaggiosi, approfondire la cooperazione in settori quali l’infrastrutture e l’energia, nonchè proseguire il dialogo sulla tutela dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali nei due Paesi. Dal canto suo, Szijjarto ha invitato l’omologo romeno a fare una visita ufficiale a Budapest, per continuare il dialogo costruttivo avviato a Bucarest. Il ministro ungherese ha sottolineato che il suo Paese è interessato al rafforzamento delle relazioni bilaterali, ma anche dell’area dell’Europa centrale. In riferimento alle relazioni economiche, Szijjarto ha spiegato che la Romania è il nono partner commerciale dell’Ungheria, con un interscambio che supera i 9 miliardi di euro. Il capo della diplomazia ungherese ha ricordato che, nel corso dei colloqui con il collega romeno, sono stati discussi anche certi riferimenti storici, che, però, non devono influenzare le relazioni bilaterali, valuta Peter Szijjarto.
Difesa – Il Consiglio Supremo di Difesa, diretto dal presidente Klaus Iohannis, si riunirà domani in videoconferenza. I temi in agenda riguardano la Strategia Nazionale di Difesa per il periodo 2020-2024, la presenza dei militari romeni in missioni all’estero nel 2021 e il programma di trasformazione, sviluppo e di dotazione dell’esercito romeno fino al 2026 e nel futuro. Nel corso della riunione, saranno analizzati anche temi attuali di sicurezza nazionale, precisa la Presidenza romena in un comunicato.