26.05.2014
Bucarest — L’alleanza Partito Socialdemocratico-Unione Nazionale per il Progresso della Romania-Partito Conservatore (al governo in Romania) si è aggiudicato il 37,60% dei voti alle europee di ieri, stando ai risultati parziali annunciati, oggi, dall’Ufficio Elettorale Centrale. Seguono due partiti di centro-destra, il Partito Nazional-liberale, con il 15% e il Partito Democratico-liberale, con il 12,23%. Nel Parlamento europeo entrano anche l’indipendente Mircea Diaconu, con il 6,81%, che ha superato l’Unione Democratica Magiari di Romania (con il 6,30%) e il Partito il Movimento Popolare (filopresidenziale, con il 6,21%. Il leader del Partito Nazional-liberale, Crin Antonescu, si è dimesso dall’incarico, dopo che il partito ha ottenuto alle europee una percentuale inferiore al 20% prefisso. D’altra parte, l’Ufficio Permanente Nazionale del Partito Nazional-liberale ha deciso l’affiliazione al Partito Popolare Europeo.
România Internațional, 26.05.2014, 16:29
Bucarest — L’alleanza Partito Socialdemocratico-Unione Nazionale per il Progresso della Romania-Partito Conservatore (al governo in Romania) si è aggiudicato il 37,60% dei voti alle europee di ieri, stando ai risultati parziali annunciati, oggi, dall’Ufficio Elettorale Centrale. Seguono due partiti di centro-destra, il Partito Nazional-liberale, con il 15% e il Partito Democratico-liberale, con il 12,23%. Nel Parlamento europeo entrano anche l’indipendente Mircea Diaconu, con il 6,81%, che ha superato l’Unione Democratica Magiari di Romania (con il 6,30%) e il Partito il Movimento Popolare (filopresidenziale, con il 6,21%. Il leader del Partito Nazional-liberale, Crin Antonescu, si è dimesso dall’incarico, dopo che il partito ha ottenuto alle europee una percentuale inferiore al 20% prefisso. D’altra parte, l’Ufficio Permanente Nazionale del Partito Nazional-liberale ha deciso l’affiliazione al Partito Popolare Europeo.
Bruxelles — Europa in stato di shock dopo il sisma politico provocato dal trionfo del Fronte Nazionale, di estrema destra, in Francia, e del partito antieuropeo UKIP in Gran Bretagna, alle europee di ieri, il che dimostra uno scetticismo nei confronti dell’Ue cosi’ com’è organizzata adesso e delle elite nazionali al governo, scrive l’agenzia stampa FP. Stando ai risultati parziali, diffusi dal Parlamento europeo, dei 751 seggi, 212 spetteranno ai popolari europei, 187 ai socialisti, 72 ai liberali e 55 ai verdi. La Sinistra unita otterrà 43, i conservatori 45 e l’Europa della Libertà e della Democrazia — 35. Ci saranno anche 39 eurodeputati non affiliati e 63 neoeletti, che non fanno parte di nessun gruppo politico. La maggior parte rappresentano partiti di estrema destra oppure euroscettici. Il tasso di partecipazione alle elezioni è stato del 43,1% nell’intera Ue.
Bucarest — Bocciata dal Parlamento di Bucarest, con 176 sì e 19 no, la mozione di sfiducia inoltrata dal Partito Nazional-liberale (all’opposizione) contro il Governo presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. Affinchè la mozione passasse occorrevano almeno 286 voti favorevoli del totale di 571. I promotori accusano il Governo di non aver mantenuto la promessa di eliminare l’imposta sugli utili reinvestiti e ridurre i contributi previdenziali. Dal canto suo, il ministro con delega al Bilancio, Liviu Voinea, ha dato assicurazioni che dal 1 luglio la riduzione dei contributi previdenzali del 5% diventerà una certezza.
Sofia — Le Forze Aeree Romene partecipano fino al 4 giugno all’esercitazione multinazionale THRACIAN STAR 2014, nella confinante Bulgaria. All’esercitazione, volta a migliorare il livello di preparazione attraverso l’addestramento in un ambiente multinazionale, allo sviluppo della cooperazione e al miglioramento dell’interoperatività tra gli eserciti dei Paesi Nato, partecipano Romania, Bulgaria, Grecia e gli Usa. Stando al Ministero della Difesa di Bucarest, l’esercitazione è stata pianificata un anno prima, essendo inclusa nel Piano delle principali attività dello Stato Maggiore delle Forze Aeree.
Bucarest — L’onda di piena sul tratto romeno del Danubio si propaga verso il Mar Nero, mentre all’ingresso nel Paese la portata del fiume è iniziata a calare. Gli specialisti affermano che il pericolo di inondazioni sul Danubio resta fino alla fine del mese. Una grande parte delle province rivierasche restano sotto allerta codice arancione per alluvioni. In alcune zone, il Danubio ha allagato campi coltivati, pascoli e foreste, senza però danneggiare gravemente le abitazioni. La situazione è attentamente monitorata dalle autorità che sono pronte a intervenire. In Romania, il tempo sarà più caldo del solito in questo periodo dell’anno, ma instabile. Nella maggior parte del territorio, si registreranno piogge su aree relativamente estese. Isolatamente, le quantità di acqua supereranno 25 l/metro quadro e sono attese anche grandinate.