26.03.2020
Emergenza coronavirus – Il ministro della Salute romeno, Victor Costache, si è dimesso oggi dall’incarico. Lo ha annunciato il premier Ludovic Orban, precisando che l’interim è stato assunto dal segretario di stato Nelu Tătaru. Intanto, la Romania ha confermato 17 decessi per coronavirus. Stando al Gruppo di Comunicazione Strategica, sono accertati 1029 contagi, di cui oltre 100 operatori sanitari. 94 persone sono già guerite e dimesse. All’estero, sono nove i romeni morti per coronavirus – sette in Italia e due in Francia.
România Internațional, 26.03.2020, 13:59
Emergenza coronavirus – Il ministro della Salute romeno, Victor Costache, si è dimesso oggi dall’incarico. Lo ha annunciato il premier Ludovic Orban, precisando che l’interim è stato assunto dal segretario di stato Nelu Tătaru. Intanto, la Romania ha confermato 17 decessi per coronavirus. Stando al Gruppo di Comunicazione Strategica, sono accertati 1029 contagi, di cui oltre 100 operatori sanitari. 94 persone sono già guerite e dimesse. All’estero, sono nove i romeni morti per coronavirus – sette in Italia e due in Francia.
Governo – Nuove misure a sostegno della popolazione attese oggi dal Governo di Bucarest. Si tratta innanzitutto dell’ordinanza d’urgenza relativa alla proroga delle rate dei mutui per un periodo di nove mesi al massimo sia per le persone che per le compagnie. Lo ha annunciato ieri il presidente Klaus Iohannis, esprimendo la convinzione che nel giro dei rispettivi mesi, l’economia e la gente si riprenderanno e la normalità verrà rispristinata molto più facilmente. Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha spiegato che non sarà necessario un certificato di emergenza per ottenere una simile agevolazione, bensì una semplice sollecitazione rivolta alla banca. Il ministro ha precisato che la proposta è stata discussa anche con la Banca Centrale e con gli esponenti del sistema bancario. Il Governo romeno potrebbe decidere anche la concessione di un bonus per le condizioni di lavoro particolarmente pericolose al personale delle istituzioni e strutture che gestiscono la prevenzione, il contenimento e la cura del COVID-19. Verranno prese ulteriori misure di protezione sociale e verrà modificato il regime dello stato d’assedio e di emergenza.
Sondaggio – Sei romeni su dieci impiegati in questo momento, ritengono che la situazione globale generata dalla pandemia di coronavirus potrebbe intaccare il loro lavoro. Lo rileva uno studio condotto dall’Istituto Romeno per Valutazione e Strategia IRES. Oltre tre quarti degli intervistati affermano di rispettare integralmente le indicazioni del Governo e del Comitato nazionale per le situazioni di emergenza. La raccomandazione di restare a casa in questi giorni è stata rispettata da quasi sei persone su dieci. I romeni sono usciti soprattutto per fare la spesa. Inoltre, la metà degli intervistati ritiene che gli altri non rispettano le indicazioni. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio afferma di informarsi sulla pandemia dalle reti televisive e oltre la metà avverte paura nell’apprendere le notizie legate all’argomento. Almeno sette romeni su dieci si dichiarano contenti dell’attività delle autorità locali, ritenendo che anche le azioni delle autorità centrali incutono fiducia che la pandemia sarà superata. Invece, un terzo è del parere che le autorità stanno piuttosto nascondendo le informazioni. Lo studio è stato condotto nel periodo 21 – 24 marzo, con un margine di errore massimo del +/- 2,5%.
Voli sospesi – La compagnia di bandiera TAROM sospende da oggi i voli da e verso Francia e Germania, per almeno un paio di settimane. Ieri, la compagnia aveva sospeso anche i voli interni, in seguito alle restrizioni relative al contenimento del Covid-19. La misura non è applicabile ai voli di Stato e di trasporto merci, agli aerei postali, ai voli umanitari e di emergenza sanitaria, nonchè alle autorizzazioni tecniche non commerciali. I passeggeri potranno riprogrammare i voli senza penalità o sollecitare il rimborso integrale dei costi. A febbraio, la Commissione Europea dava il via libera ad un prestito di 176 milioni di lei (circa 36,5 milioni di euro) alla compagnia TAROM, confrontata con un deficit di liquidità in seguito alla crescita dei costi provocata dall’invecchiamento della sua flotta. In assenza di sostegno, la TAROM non potrà attenersi al pagamento degli oneri e mantenere l’attività, ha indicato la Commissione Europea.