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26.02.2023

Transnistria
– La diplomazia romena condanna il comunicato del Ministero degli Esteri russo riguardante la regione secessionista filo-russa della Transnistria, nell’est della Repubblica di Moldova (paese a maggioranza romenofona), nonché l’uso di una retorica minacciosa e provocatoria. Mosca parla della Transnistria come parte della Russia e minaccia di reagire nel caso in cui l’Ucraina invia le sue truppe in questa regione. Secondo il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, la propagazione intenzionale di informazioni senza corrispondenza nella realtà rappresenta un approccio estremamente pericoloso, nell’attuale contesto di sicurezza, in cui la Federazione Russa sta intensificando la guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il tentativo di creare in modo artificiale tensioni e destabilizzazione nella regione e sopratutto in Moldova è uno inaccettabile. Il Ministero romeno chiede responsabilità, l’abbandono della retorica aggressiva e provocatoria, nonché l’astensione da qualsiasi dichiarazione o azione in grado di pregiudicare la stabilità della Repubblica di Moldova. La Transnistria è uscita de facto dal controllo delle autorità centrali dopo un conflitto armato che ha provocato centinaia di vittime, concluso con l’intervento delle truppe di Mosca a favore dei ribelli secessionisti nel 1992, a quasi un anno dopo che Chișinău aveva proclamato la sua indipendenza. Nella regione ci sarebbero ancora circa 1.500 soldati e importanti arsenali russi.

26.02.2023
26.02.2023

, 26.02.2023, 16:41

Transnistria
– La diplomazia romena condanna il comunicato del Ministero degli Esteri russo riguardante la regione secessionista filo-russa della Transnistria, nell’est della Repubblica di Moldova (paese a maggioranza romenofona), nonché l’uso di una retorica minacciosa e provocatoria. Mosca parla della Transnistria come parte della Russia e minaccia di reagire nel caso in cui l’Ucraina invia le sue truppe in questa regione. Secondo il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, la propagazione intenzionale di informazioni senza corrispondenza nella realtà rappresenta un approccio estremamente pericoloso, nell’attuale contesto di sicurezza, in cui la Federazione Russa sta intensificando la guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il tentativo di creare in modo artificiale tensioni e destabilizzazione nella regione e sopratutto in Moldova è uno inaccettabile. Il Ministero romeno chiede responsabilità, l’abbandono della retorica aggressiva e provocatoria, nonché l’astensione da qualsiasi dichiarazione o azione in grado di pregiudicare la stabilità della Repubblica di Moldova. La Transnistria è uscita de facto dal controllo delle autorità centrali dopo un conflitto armato che ha provocato centinaia di vittime, concluso con l’intervento delle truppe di Mosca a favore dei ribelli secessionisti nel 1992, a quasi un anno dopo che Chișinău aveva proclamato la sua indipendenza. Nella regione ci sarebbero ancora circa 1.500 soldati e importanti arsenali russi.




Ucraina – A un anno dall’inizio dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, il Parlamento di Bucarest organizza domani una seduta congiunta della Camera dei Deputati e del Senato. Sarà osservato un momento di raccoglimento alla memoria delle vittime ed è atteso un discorso dell’ambasciatore ucraino in Romania,Ihor Prokopciuk. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha ribadito il sostegno multidimensionale della Romania nei confronti di Kiev. Dal canto loro, i leader della NATO e dell’UE affermano che continueranno a sostenere l’Ucraina dal punto di vista politico, economico e militare, per riconquistare la sua integrità territoriale, in conformità con i principi del diritto internazionale, condannando la Russia non solo per il suo attacco contro l’Ucraina, ma anche per le minacce nucleari irresponsabili e per l’uso dei viveri e dell’energia come armi della guerra ibrida. Gli esponenti della NATO chiedono alla Russia l’immediata cessazione della guerra e il ritiro dai territori occupati. D’altra parte, il presidente russo ha accusato la NATO di partecipare al conflitto in Ucraina fornendo armi alle forze di Kiev. La Reuters nota che, al momento, la guerra in Ucraina è diventata una di logoramento e che entrambe le parti stanno subendo importanti perdite. La Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino.





Romania-Lussemburgo – Romania-Lussemburgo – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, incontra domani, a Lussemburgo, il primo ministro Xavier Bettel e partecipa, in qualità di relatore principale, all’edizione inaugurale del Forum del Gruppo della Banca Europea per gli Investimenti. Secondo l’Amministrazione Presidenziale di Bucarest, l’incontro tra il capo dello stato romeno e il primo ministro lussemburghese sarà dedicato ad alcuni temi di attualità dell’agenda bilaterale, europea e internazionale. Alla luce delle minacce alla sicurezza europea, causate dall’aggressione russa in Ucraina, saranno esaminati gli ultimi sviluppi, le misure a favore dell’Ucraina, il sostegno alla Moldova, nonché lo sviluppo della cooperazione militare romeno-lussemburghese all’interno della NATO, precisa la fonte. A margine della partecipazione all’evento organizzato dalla Banca Europea per gli Investimenti, Iohannis avrà incontri con il presidente della Banca, Werner Hoyer, e con il presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Odile Renaud-Basso.




Romania-Azerbaigian
– Il presidente della Camera dei Deputati di Bucarest, Marcel Ciolacu (PSD), inizia domani una visita ufficiale in Azerbaigian, su invito del presidente dell’Assemblea Nazionale di questo Paese, Sahiba Gafarova. Domani, a a Baku, Ciolacu incontra il presidente azero, Ilham Aliyev, dopo di che parteciperà alla cerimonia di deposizione di una corona di fiori al Monumento alla Fiamma Eterna. Sempre domani, il presidente della Camera dei Deputati ha previsti incontri con Sahiba Gafarova e con esponenti della compagnia statale Socar. Marcel Ciolacu sarà accompagnato dal vicepremier Kelemen Hunor (UDMR) e dal segretario generale del Governo, Marian Neacșu, dal capogruppo socialdemocratico alla Camera, Alfred Simonis, nonché da una delegazione di membri delle società nazionali romene Transelectrica e Transgaz.


Finanze – Secondo i dati pubblicati della Banca Centrale, il tasso dei crediti non performing in Romania ha raggiunto alla fine dello scorso anno il 2,65%, in calo rispetto a dicembre 2021, quando la percentuale era del 3,35%. A dicembre, in Romania operavano 32 istituzioni di credito, otto delle quali filiali di banche estere. Il patrimonio delle istituzioni a capitale privato rappresentava quasi l’88% del totale, mentre quello delle istituzioni a capitale estero poco più del 68%.






Proteste – In Romania, i sindacati dell’istruzione minacciano con nuove proteste il mese prossimo, che potrebbero culminare con uno sciopero generale a maggio, qualora il governo continuasse a ignorare i problemi nel sistema. La Federazione dei sindacati liberi dell’istruzione e la Federazione dei sindacati dell’istruzione Spiru Haret hanno espresso il malcontento per la rimozione dal ddl sull’istruzione dell’articolo relativo all’aggiornamento degli stipendi nel settore in base allo stipendio lordo medio dell’anno precedente. Eliminando questo articolo, un insegnante principiante otterrà un reddito netto di circa 3.900 lei (circa 795 euro), inferiore a quello di molti dipendenti con un’istruzione inferiore, rilevano i sindacalisti.




Classix
Festival – E’ iniziata, in contemporanea a Iași e Chișinău, capitale della Repubblica di Moldova, la quarta edizione del Classix Festival. Per sette giorni, saranno organizzati concerti di musica classica, mostre, proiezioni di film, dibattiti e altri eventi. Secondo gli organizzatori, più di 90 artisti arriveranno a Iași da Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Danimarca o Norvegia. Il programma di quest’anno è concepito attorno al tema della metamorfosi. Classix Festival porta al pubblico opere di grandi compositori come Vivaldi, Beethoven, ma anche lavori di artisti contemporanei. Classix ridefinisce l’esperienza del concerto, adeguandola al pubblico contemporaneo, incoraggia il dialogo e riposiziona la musica classica dal mondo delle élite a quello dei curiosi, degli appassionati e degli esploratori. Lo scopo del festival è di stimolare la nuova generazione ad ampliare i propri interessi intellettuali, nonché di rivitalizzare la vita culturale della città.

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