26.01.2022
Covid – Sono oltre 34 mila i contagi da SARS-CoV-2 e 94 i decessi segnalati in Romania nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il Gruppo di Comunicazione Strategica. Si tratta di un record assoluto dei contagi in Romania dallinizio della pandemia. Rispetto a ieri, oggi il numero di contagi da COVID-19 è quasi raddoppiato nel nostro Paese. Nelle terapie intensive sono attualmente ricoverati circa 700 pazienti Covid. Oggi è partita anche in Romania la vaccinazione contro il Covid-19 dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, ma linteresse è abbastanza scarso, come anche tra il resto della popolazione ammissibile. Le prime consegne di Molnupiravir — farmaco antivirale per i pazienti Covid ad alto rischio” — potrebbero giungere in Romania alla fine di questa settimana. Lo ha annunciato il ministro romeno della Salute, Alexandru Rafila. Il ministro ha stimato che l’utilizzo di questo farmaco avrà un impatto positivo per quanto riguarda la riduzione della pressione sui reparti di terapia intensiva e del numero di decessi.
România Internațional, 26.01.2022, 17:04
Covid – Sono oltre 34 mila i contagi da SARS-CoV-2 e 94 i decessi segnalati in Romania nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il Gruppo di Comunicazione Strategica. Si tratta di un record assoluto dei contagi in Romania dallinizio della pandemia. Rispetto a ieri, oggi il numero di contagi da COVID-19 è quasi raddoppiato nel nostro Paese. Nelle terapie intensive sono attualmente ricoverati circa 700 pazienti Covid. Oggi è partita anche in Romania la vaccinazione contro il Covid-19 dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, ma linteresse è abbastanza scarso, come anche tra il resto della popolazione ammissibile. Le prime consegne di Molnupiravir — farmaco antivirale per i pazienti Covid ad alto rischio” — potrebbero giungere in Romania alla fine di questa settimana. Lo ha annunciato il ministro romeno della Salute, Alexandru Rafila. Il ministro ha stimato che l’utilizzo di questo farmaco avrà un impatto positivo per quanto riguarda la riduzione della pressione sui reparti di terapia intensiva e del numero di decessi.
Ucraina – La Romania ha oltre 600 km di confine comune con lUcraina e dobbiamo assicurarci che siamo pronti per qualsiasi scenario possibile. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente romeno, Klaus Iohannis, dopo la seduta del Consiglio Supremo di Difesa convocata nel contesto della situazione di sicurezza tesa nella regione. Iohannis ha sottolineato che lattuale crisi creata dalla Russia non riguarda solo lUcraina, bensi la sicurezza dellintero spazio euro-atlantico. Perciò, ha aggiunto il capo dello stato romeno, in questi momenti è importante che a livello della Nato e dellUe diamo prova di unità e solidarietà. È stata fatta unanalisi completa della situazione di sicurezza nella zona, inclusivamente dal punto di vista delle implicazioni militari, economiche ed energetiche, ma anche dalla prospettiva della migrazione incontrollata. “Le recenti azioni della parte russa, tramite le proposte avanzate lo scorso dicembre, cercano di modificare in modo innaccettabile i parametri dellarchitettura europea di sicurezza”, ha sottolineato il presidente romeno. Iohannis ha pure mostrato che il dialogo diplomatico deve avere un ruolo primordiale nella distensione dellattuale situazione e che è importante che esso continui.
OCSE – La decisione del Consiglio dellOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico di avvio dei negoziati di adesione con la Romania rappresenta la chance per una nuova tappa di riforme a favore del cittadino e lallineamento della società romena al modello delle democrazie consolidate. Lo ha dichiarato il premier romeno, Nicolae Ciucă, oggi, alla seduta del Comitato Interministeriale dellOrganizzazione. Il suo ruolo è di coordinamento dei negoziati per ladesione della Romania allOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. La riunione odierna è il segnale che diamo sulla serietà con cui trattiamo la preparazione delladesione allOCSE, per essere accanto agli stati sviluppati, che detengono oltre il 70% della produzione e del commercio globali e il 90% degli investimenti stranieri diretti a livello mondiale, ha sottolineato Ciuca. LOCDE ha deciso di avviare i negoziati di adesione con sei stati candidati, tra cui Romania. Nel comunicato del Consiglio dellOCSE sono menzionati i progressi che Romania, assieme ad Argentina, Brasile, Bulgaria, Croazia e Perù, hanno fatto dal lancio delle domande di adesione. LOCSE preparerà road maps individuali per tutti questi Paesi, a patto che loro confermino la propria adesione ai valori, alla visione e alle priorità dellorganizzazione.
Energia, misure — Via libera dal Governo romeno alle nuove misure volte a fissare un tetto ai prezzi dell’energia elettrica e dei gas naturali e a compensare il costo delle bollette. Per i consumatori domestici, il tetto sarà, dal prossimo 1 febbraio, di 0,80 bani/kWh per l’energia elettrica e di 0,31 bani/kWh per il gas. Il ministro dell’Energia romeno, Virgil Popescu, ha spiegato che ci sarà una vasta platea” di consumatori non domestici per cui il prezzo sarà fissato a 1 leu/ kWh per l’energia elettrica e a 0,37 bani/kW per il gas. Il ministro ha aggiunto che, in questo modo, la platea è stata allargata dalle istituzioni di insegnamento o dalle Ong a quasi tutti i consumatori non domestici. Inoltre, l’Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori potrà infliggere multe più alte ai fornitori di energia che non applicano i tetti e le compensazioni previste per legge.
Corruzione – Romania resta tra i 3 più corrotti Paesi Ue, accanto a Ungheria e Bulgaria. Lo rilevano i dati della Transparency International. L’indice di percezione della corruzione riflette il modo in cui esperti indipendenti e del mondo d’affari percepiscono la corruzione nel settore pubblico in 180 stati e territori. Transparency International precisa che, in Romania, uno dei settori più vulnerabili è stato quello degli acquisti pubblici con effetti implicitamente sulla trasparenza delle spese pubbliche durante la pandemia. Nonostante gli impegni presi a livello ufficiale, 131 stati analizzati non hanno fatto progressi significativi nella lotta alla corruzione negli ultimi 10 anni.