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26.01.2019

Influenza – Il Ministero della Salute di Bucarest deciderà, la prossima settimana, se dichiarerà o meno lepidemia di influenza, dopo che il numero di contagi e decessi è cresciuto continuamente nelle ultime settimane. Le autorità hanno annunciato che 39 persone sono decedute a causa del virus di questa stagione. La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha chiesto allIstituto Nazionale di Salute Pubblica di rendere pubblica la situazione a livello nazionale e ha precisato che sarà dichiarata lepidemia se il rapporto confermerà la terza settimana consecutiva a carattere epidemico. I medici continuano a raccomandare la vaccinazione, ma anche la visita medica per qualsiasi sintomo simile a quelli dellinfluenza. Per quanto riguarda la sospensione delle lezioni nelle scuole in seguito allaumento del numero di contagi, la ministra della Salute ha precisato che ciascuna scuola può formulare una simile richista se il tasso di assenteismo supera il 20%.

26.01.2019
26.01.2019

, 26.01.2019, 17:11

Influenza – Il Ministero della Salute di Bucarest deciderà, la prossima settimana, se dichiarerà o meno lepidemia di influenza, dopo che il numero di contagi e decessi è cresciuto continuamente nelle ultime settimane. Le autorità hanno annunciato che 39 persone sono decedute a causa del virus di questa stagione. La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha chiesto allIstituto Nazionale di Salute Pubblica di rendere pubblica la situazione a livello nazionale e ha precisato che sarà dichiarata lepidemia se il rapporto confermerà la terza settimana consecutiva a carattere epidemico. I medici continuano a raccomandare la vaccinazione, ma anche la visita medica per qualsiasi sintomo simile a quelli dellinfluenza. Per quanto riguarda la sospensione delle lezioni nelle scuole in seguito allaumento del numero di contagi, la ministra della Salute ha precisato che ciascuna scuola può formulare una simile richista se il tasso di assenteismo supera il 20%.



Maltempo – Nuova allerta codice giallo in Romania per ghiaccio e brina in sei province del sud-est del Paese e la capitale Bucarest e per intensificazioni temporanee del vento e nevicate in montagna, valida fino a domani. 16 province e Bucarest sono alle prese con il maltempo. Nella capitale, centinaia di alberi sono crollati sotto il peso della brina e a causa del forte vento e decine di auto sono state danneggiate, secondo lIspettorato per Situazioni di Emergenza. Si sono registrati problemi anche nell’alimentazione con energia elettrica. Colpiti 120 mila utenti di circa 200 località. Il maltempo ha creato disagi anche nel traffico e diversi tratti di autostrada e strade nazionali sono stati temporaneamente chiusi. Disagi anche nel traffico ferroviario e aereo. Numerosi treni hanno registrato ritardi di decine di minuti e alcuni voli sono stati cancellati, mentre altri hanno registrato ritardi al decollo, sullaeroporto internazionale Otopeni di Bucarest, ma anche in altre città, a causa delle operazioni di sbrinamento. Decine di persone che hanno subito fratture e ferite, dopo essere scviolate sul ghiaccio, sono finite in ospedale. Oltre 12.000 dipendenti del Ministero dellInterno, poliziotti, vigili e gendarmi, sono stati mobilitati per poter intervenire tempestivamente a sostegno della popolazione. Da domani, a mezzogiorno, le temperature aumenteranno lievemente nella maggior parte del Paese, e le massime oscilleranno tra -3 e 7 gradi centigradi.



Tasso di cambio – Il ROBOR (lindice a seconda del quale viene calcolato il costo dei crediti al consumo in moneta nazionale, il leu) salirebbe al 6 o 7% se la Banca Centrale romena intervenisse sul mercato valutario e vendesse valute dalle riserve. Lo ha dichiarato Adrian Vasilescu, il consulente per la strategia della Banca centrale. Vasilescu ha affermato, inoltre, che il recente deprezzamento del leu non è causato da fattori interni, bensi dallintervento del mercato internazionale, sul quale sono in circolazione miliardi di lei. La moneta nazionale romena ha chiuso la settimana con un nuovo valore minimo storico in rapporto alla moneta unica europea. Il tasso di cambio di ieri è stato di 4 lei e 76 bani per un euro. Il leu ha perso terreno anche davanti al dollaro americano, ma anche al franco svizzero. Il Partito Socialdemocratico, al governo in Romania, afferma che la Banca Centrale ha sufficienti risorse, di quasi 37 miliarde di euro, per intervenire a favore della moneta nazionale. Daltra parte, secondo i dati della Banca Centrale, la massa monetaria è cresciuta di quasi il 9% a dicembre 2018, rispetto allo stesso mese dellanno precedente.



Politica — L’ex premier tecnocrate della Romania Dacian Cioloş è stato eletto, oggi, 26 gennaio, con la maggioranza dei voti, presidente del Partito Libertà, Unità e Solidarietà — PLUS. Cioloş ha affermato che il suo mandato di presidente sarà di solo un anno, e che ulteriormente le strutture direttive del partito saranno rielette. Durante il suo mandato, Dacian Cioloş ha affermato che si impegnerà per la costruzione del partito e per un ottimo risultato alle europee del prossimo maggio. Dacian Ciolos è stato commissario europeo all’Agricoltura. E’ diventato premier nell’autunno del 2015, dopo le dimissioni del Governo di sinistra diretto da Victor Ponta, avvenute nel contesto delle ampie proteste di piazza generate dal tragico incendio nel club Colectiv di Bucarest. Ciolos ha diretto l’Esecutivo fino alle politiche del 2016.



Grecia – Macedonia — Il Ministero romeno degli Esteri ha salutato la ratifica, dal Parlamento greco, dell’Accordo di Prespa che prevede la modifica ufficiale del nome dell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia in Repubblica di Macedonia del Nord. Il dicastero valuta che il voto di venerdi’ nel Legislativo di Atene, accanto a quello del Parlamento di Skopje, dell’11 gennaio, è una prova dell’impegno di ambo le parti per la normalizzazione delle relazioni bilaterali e la stabilità regionale e contribuisce in modo significativo alla dinamizzazione della prospettiva europea ed euroatlantica dei Balcani Occidentali. La ratifica dell’accordo è stata salutata anche dagli Usa. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione dal Parlamento greco dell’accordo che pone fine ad una disputa di quasi 30 anni tra i due vicini e apre la strada di questo piccolo Paese dei Balcani verso l’adesione all’Ue e alla NATO. L’accordo è stato veementemente contestato da numerosi greci, perchè la Macedonia è anche il nome di una provincia storia greca.



Elezioni Moldova — Al via, da ieri, 25 gennaio, in Repubblica Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona), la campagna elettorale per le politiche del 24 febbraio. Le elezioni si terranno, per la prima volta, in base al sistema di voto misto, in cui 50 deputati saranno eletti su liste di partito, e altri 51 in circoscrizioni elettorali uninominali, in un unico turno. Sono 9 i partiti registrati finora, mentre altri 6 partiti hanno inoltrato la candidatura alla Commissione elettorale centrale. Secondo i sondaggi sugli intenti di voto, i favoriti sono i socialisti filorussi del presidente Igor Dodon, seguiti da un’alleanza elettorale della destra proeuropea e dal partito democratico, di centro-sinistra, al governo. In concomitanza con le elezioni è programmato anche un referendum sulla riduzione del numero di deputati da 101 a 61 e sulla possibilità della loro revoca da parte dei cittadini.



Tennis — La nipponica Naomi Osaka, numero 4 WTA, ha vinto, oggi, la finale femminile dell’Australian Open, il primo torneo di Garnde Slam dell’anno, battendo in tre set, la ceca Petra Kvitova (nr. 6 WTA). A 21 anni, Osaka salirà, lunedi’, al primo posto nella classifica WTA, rimpiazzando la romena Simona Halep, eliminata negli ottavi di Melbourne. Osaka è la prima tennista di un Paese del continente asiatico a diventare leader della classifica mondiale. Petra Kvitova salirà, sempre lunedi’, al secondo posto nella classifica WTA.

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