25.12.2016
Bucarest – Anche i cristiani ortodossi e cattolici in Romania (Paese a maggioranza ortodossa) hanno festeggiato, oggi, il primo giorno di Natale. In Romania, il Natale è stato celebrato con messe speciali nelle chiese e nei monasteri, ma anche con delle belle tradizioni, prelibatezze tipiche e pranzi in famiglia. Nel suo messaggio di Natale, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniele, ha affermato che la mancanza di sensibilità per le sofferenze altrui significa meno amore in famiglia e nella società. Il Patriarca ha esortato alla preghiera per tutti coloro che soffrono a causa delle guerre, delle persecuzioni e della violenza nel mondo, ma anche per i romeni allestero che sono lontani dai loro cari. Dal canto suo, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha augurato ai tutti i romeni cristiani un Felice Natale, ovunque si trovassero. Il presidente ha trasmesso ai romeni, in questa occasione, che, nonostante le sfide dellultimo anno, si possono trovare motivi di ottimismo e il potere di costruire una società migliore. Anche la Principessa Margareta, Custode della Corona, ha trasmesso, a nome di Re Michele e dellintera Famiglia Reale della Romania, ai romeni nel Paese, nella confinante Moldova e nellintero mondo, auguri di salute e felicità e buone feste. Nel suo messaggio di Natale, la Principessa ha affermato che la Romania consolida le sue libertà e adopera al meglio gli stumenti dello sviluppo. Lei ha sottolineato che i valori che suo padre, Re Michele, ha promosso nella sua intera vita sono, oggi, più importanti che mai: la bontà, la lealtà, il senso del dovere, lamor patrio, la competenza e la moderazione. La Principessa ha pure affermato che gli avvenimenti in Europa e nel mondo hanno mostrato che la democrazia sta vivendo un momento di instabilità e debolezza, e che la prosperità non assicura automaticamente lequilibrio e la sicurezza degli stati.
România Internațional, 25.12.2016, 18:14
Bucarest – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, annuncerà il nome del premier designato dopo il Natale. Iohannis ha fatto la precisazione in seguito alle consultazioni di mercoledi e giovedi con i partiti politici entrati nel Parlamento dopo le politiche dell11 dicembre. La coalizione di maggioranza Partito Socialdemocratico (PSD) – Alleanza Liberali e Democratici (ALDE) ha proposto come premier la socialdemocratica Sevil Shhaideh, ex ministro dello Sviluppo, mentre il Partito Movimento Popolare ha proposto per lincarico Eugen Tomac. Il Partito Nazional-Liberale (PNL) e lUnione Salvate Romania (USR) hanno annunciato che non sosterranno un governo formato intorno al PSD, mentre lUnione Democratica Magiari di Romania (UDMR) ha firmato un accordo di collaborazione parlamentare con la coalizione PSD-ALDE.
Bucarest – Il 25 dicembre resta, nella storia recente della Romania, il giorno in cui i dittatori Nicolae e Elena Ceauşescu sono stati giustiziati in una caserma nella città di Targoviste (sud), dopo un processo celere. La Romania è stata lunico Paese dellEst Europa in cui il crollo del comunismo è avvenuto con spargimento di sangue. La Rivoluzione anticomunista romena è scoppiata il 16 dicembre del 1989, a Timisoara (ovest), continuando a Bucarest, dal 21 dicembre, ma anche in altre città del Paese. Le violenze hanno provocato la morte di oltre mille persone, vittime dei cosiddetti “terroristi”, molti rimasti impuniti, in quanto non è stata accertata la loro identità.
Chisinau — La lingua romena è stata sostiuita con la cosiddetta “lingua moldava” sulla pagina internet della Presidenza della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania), dopo che il socialista pro-russo Igor Dodon ha iniziato, venerdi’, il suo mandato di capo dello stato. In precedenza, Dodon ha affermato ripetutamente che la lingua ufficiale della repubblica è la “lingua moldava”, sebbene la Corte Costituzionale di Chisinău abbia deciso che la lingua ufficiale della Moldova è il romeno. La scorsa settimana, Dodon ha criticato in termini duri il fatto che la confinante Romania offra, annualmente, numerose borse di studio ai giovani moldavi, il che ha definito “una politica di romenizzazione”. D’altra parte, dopo l’investitura, Dodon ha annunciato che effettuerà la sua prima visita all’estero, il 17 gennaio, a Mosca, dove ha programmato un incontro con il presidente russo, Vladimir Putin. (traduzione di Adina Vasile)