25.12.2015
Bucarest – Per gli ortodossi, i greco-cattolici e i cattolici oggi è stato il primo giorno di Natale, la festa della Nascita di Gesù Cristo. Nel suo messaggio di Natale, il patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena ha esortato i fedeli a cercare la pace dell’anima che può portare anche la pace sociale. Il patriarca ha aggiunto che la chiesa deve lavorare per promuovere una cultura del rispetto reciproco e della riconciliazione al posto dell’odio e della violenza che esistono nel mondo di oggi. Al Vaticano, nella predica annua di Natale, Papa Francesco ha detto che gli 1,2 miliardi di romano-cattolici di tutto il mondo non si devono lasciare “intossicare” da quello che possiedono. Lui ha esortato alla sobrietà in un mondo ossessionato al “consumo, all’edonismo, alla ricchezza e alla stravaganza”. Il Sommo Pontefice ha inoltre chiesto ai fedeli di mostrare la stessa semplicità come il bambino Gesù, “nato nella povertà, nella mangiatoia nonostante la sua divinità” per ispirare le loro vite.
România Internațional, 25.12.2015, 16:21
Bucarest – Per gli ortodossi, i greco-cattolici e i cattolici oggi è stato il primo giorno di Natale, la festa della Nascita di Gesù Cristo. Nel suo messaggio di Natale, il patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena ha esortato i fedeli a cercare la pace dell’anima che può portare anche la pace sociale. Il patriarca ha aggiunto che la chiesa deve lavorare per promuovere una cultura del rispetto reciproco e della riconciliazione al posto dell’odio e della violenza che esistono nel mondo di oggi. Al Vaticano, nella predica annua di Natale, Papa Francesco ha detto che gli 1,2 miliardi di romano-cattolici di tutto il mondo non si devono lasciare “intossicare” da quello che possiedono. Lui ha esortato alla sobrietà in un mondo ossessionato al “consumo, all’edonismo, alla ricchezza e alla stravaganza”. Il Sommo Pontefice ha inoltre chiesto ai fedeli di mostrare la stessa semplicità come il bambino Gesù, “nato nella povertà, nella mangiatoia nonostante la sua divinità” per ispirare le loro vite.
Bucarest — In un messaggio sulla sua pagina di Facebook, il presidente Klaus Iohannis ha sottolineato che lo spirito del Natale consiste nel sentire vicini i nostri cari e celebrare la generosità, la comprensione e la tranquillità. Lui ha trasmesso ai romeni della diaspora di essere fiduciosi, dichiarandosi convinto che la situazione della Romania continuerà a migliorarsi ed ha augurato a tutti Buon Natale. La giovane generazione sa quello che vuole e la sua onestà e passione aiuteranno che gli attuali avvenimenti siano superati — dichiara, d’altra parte, l’ex sovrano della Romania, Michele I. In un messaggio di Natale, il re afferma che pensa agli anziani che ci danno una lezione di coraggio e dignità. Lui incoraggia inoltre coloro che contribuiscono al salvataggio di vite umane e trasmette un messaggio di compassione e affetto a tutti coloro che hanno l’anima triste o preoccupata per la salute dei loro cari.
Chisinau — A Chisinau, il premier designato Ion Sturza ha annunciato che chiederà il voto di fiducia del Parlamento il 4 gennaio, e che fino allora continuerà ad avere consultazioni con i partiti parlamentari, con la società civile, con i rappresentanti di organizzazioni internazionali e con gli ambasciatori dei Paesi occidentali accreditati in Moldova. In seguito ai negoziati svolti finora, Sturza, che promuove l’idea di un governo tecnico, con un mandato limitato che durerà fino a quando sarà superata la crisi politica ed economica — è riuscito ad ottenere il sostegno di un unico partito politico — quello Liberal-Democratico. Radio Chişinău trasmette che nel legislativo della Moldova si è creata una nuova forza politica, formata da 34 deputati, sui 101. La piattaforma socialdemocratica “Per la Moldova”, formata da parlamentari che hanno lasciato il Partito dei Comunisti e il Partito Democratico, dovrebbe inoltrare una proposta per la carica di premier. Ion Sturza è stato designato premier il 21 dicembre, alla fine di un anno in cui sono stati cambiati tre premier.
Bruxelles — La Commissione Europea chiede agli stati membri dell’UE di aiutare Serbia, Croazia e Slovenia a superare la crisi dei rifugiati. Bruxelles ha ammonito che pochi stati comunitari hanno risposto alle sollecitazioni dei tre Paesi, che hanno bisogno di aiuto umanitario per superare i problemi legati all’aiuto concesso ai profughi. Serbia, Slovenia e Croazia hanno attivato il meccanismo europeo di protezione civile per poter ricevere aiuti. Il meccanismo assicura varie forme di assistenza — l’invio di equipe di esperti, fornitura di equipaggiamenti, medicine e alimenti. Bruxelles afferma che dal budget dell’UE per il 2015 e il 2016 sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro per la soluzione della crisi dei profughi. Circa un milione di persone hanno lasciato quest’anno i loro Paesi di origine, scappando dalle zone di conflitto o dalla povertà e dirigendosi soprattutto verso la Germania. (traduzione di Gabriela Petre)