25.10.2023 (aggiornamento)
UE: il presidente romeno, Klaus Iohannis, al Consiglio Europeo e al Vertice Euro in formato esteso/Giornata dell'Esercito Romeno: celebrazioni nel paese e all'estero
România Internațional, 25.10.2023, 18:50
UE – Il presidente della Romania, Klaus
Iohannis, partecipa domani e dopodomani, a Bruxelles, alla riunione del
Consiglio Europeo e al Vertice Euro in formato esteso. Sul tavolo del Consiglio
temi come la situazione in Ucraina, la revisione del quadro finanziario
pluriennale, aspetti economici, la gestione della migrazione e le relazioni
esterne dell’UE, con particolare attenzione alla situazione nel Medio Oriente,
nel Caucaso meridionale, in Kosovo e Serbia, nonchè la situazione in corso nel
Sahel. Per quanto riguarda l’Ucraina, i leader europei affronteranno, tra
l’altro, il sostegno multidimensionale fornito dall’UE. Il presidente Iohannis
sottolineerà che la Romania resterà un fermo sostenitore dell’Ucraina e
solleciterà la continuazione del sostegno fornito dall’Unione. Nel contempo,
sarà sostenuto l’inizio dei negoziati di adesione all’UE dell’Ucraina e della
Repubblica di Moldova entro la fine dell’anno. Al Vertice Euro sarà esaminata
la situazione economica a livello europeo.
Giornata dell’Esercito – In tutte le guarnigioni della
Romania e nelle basi militari all’estero in cui sono presenti soldatii romeni
sono state organizzate cerimonie in occasione della Giornata dell’Esercito. A
Bucarest, davanti alla Tomba del Milite Ignoto, il presidente Klaus
Iohannis ha affermato che stiamo attraversando un periodo molto complicato, in cui
la pace e il clima di sicurezza a livello globale sono minacciati da conflitti
regionali che rischiano di aggravarsi. L’Europa sta affrontando una crisi senza
precedenti a causa dell’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina,
mentre l’attacco terroristico del 7 ottobre contro lo Stato di Israele rischia
di destabilizzare il Medio Oriente a lungo termine, ha sottolineato il
presidente Iohannis. Dal canto suo, il primo ministro Marcel Ciolacu ha
dichiarato che l’adesione della Romania alla NATO rappresenta una garanzia del
fatto che la sicurezza dei romeni non sarà mai messa in pericolo. A sua volta,
il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, ha rilevato che l’Esercito romeno è
riuscito a raggiungere, sotto molti aspetti, gli standard dell’Alleanza Nord
Atlantica. Tîlvăr ha precisato che lo stanziamento di un budget del 2% del PIL
a partire dal 2017 e il suo aumento fino al 2,5% da quest’anno hanno consentito
l’avvio di programmi ambiziosi per la dotazione del paese con le tecnologie e
gli equipaggiamenti più moderni. D’altra parte, la partecipazione dell’esercito
romeno, negli ultimi decenni, alle missioni organizzate sotto il comando
dell’ONU, dell’Unione Europea o della NATO, ha rafforzato il profilo di
sicurezza della Romania a livello internazionale, ha sottolineato ancora Angel
Tîlvăr.
Clima – Gli effetti dei cambiamenti
climatici diventano sempre più acuti per i romeni e ledono l’economia
nazionale. Lo ha dichiarato il presidente romeno Klaus Iohannis in occasione
della presentazione da parte della Banca Mondiale del Rapporto per la Romania
sul clima e lo sviluppo. Il capo dello stato ha affermato che la transizione
climatica deve essere giusta, inclusiva e compatibile con la crescita
economica, sottolineando che, nel caso della Romania, esiste il potenziale per
migliorare significativamente la qualità della vita dei cittadini, nonchè per
realizzare il processo di decarbonizzazione, necessario per raggiungere la
neutralità climatica. Gli effetti dei fenomeni meteorologici estremi ledono
anche le infrastrutture, ha dichiarato, dal canto suo, il ministro dei
Trasporti, Sorin Grindeanu, rilevando che tutti i paesi devono adottare misure
per la transizione verso mezzi di trasporto che utilizzino fonti rinnovabili.
Il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, ha sottolineato che il 2023 sarà uno
degli anni più caldi della storia, precisando che la tutela ambientale
rappresenta una responsabilità collettiva. Il documento rileva che, se attua
misure per migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici e per la riduzione
delle emissioni di carbonio, nei prossimi 30 anni il Paese può quasi triplicare
il reddito nazionale.
Stipendi – L’aumento dello stipendio minimo nell’edilizia, nell’agricoltura e nell’industria alimentare viene esaminato a Bucarest dal Governo con i rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro. Il Governo promette l’aumento del livello salariale nei tre settori, di modo che i dipendenti non perdano soldi con l’eliminazione dell’esenzione dal pagamento del contributo sanitario. D’altra parte, l’Esecutivo ha elaborato un’ordinanza d’urgenza sulla riduzione delle spese di bilancio per la fine dell’anno.
Rivoluzione 1989 – Il fascicolo della
Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989 sarà giudicato nel merito. Lo ha
deciso la Corte d’Appello di Bucarest, dopo che i magistrati hanno bocciato
tutte le eccezioni formulate dagli imputati. La decisione non è definitiva e
può essere contestata. Il fascicolo della Rivoluzione annovera tra gli imputati
l’ex presidente Ion Iliescu, l’ex vice premier Gelu Voican Voiculescu nonchè il
generale a riposo Iosif Rus, tutti rinviati a giudizio per reati contro
l’umanità commessi tra il 22 e il 30 dicembre 1989. Negli scontri svolti a
dicembre 1989 hanno perso la vita più di 1.000 persone, mentre altre circa
3.000 sono rimaste ferite. La Romania è stato l’unico paese del blocco
comunista in cui il cambio di regime è avvenuto con la violenza e nel quale i
leader comunisti Nicolae ed Elena Ceauşescu sono stati condannati a morte e
fucilati.
Fiera – A Bucarest ha aperto i battenti
INDAGRA 2023, la più importante fiera internazionale di prodotti e attrezzature
agricole e alimentari organizzata in Romania. Fino al 29 ottobre, più di 550
aziende da 23 Paesi presentano le tecnologie del futuro nel settore agricolo,
nonchè innovazioni in settori come orticoltura, viticoltura o zootecnia. Se i
professionisti sono invitati a partecipare a forum e conferenze, il pubblico
potrà ammirare gli esemplari di animali o assaggiare i piatti tradizionali
romeni.