25.10.2021
Coronavirus – Secondo i dati pubblicati dal Gruppo di Comunicazione Strategica, sono quasi 9.200 i nuovi contagi da COVID-19 accertati in Romania nelle ultime 24 ore e 301 i decessi. 1.855 persone sono attualmente ricoverate nelle terapie intensive. Nel contesto della difficile situazione epidemiologica dellultimo periodo, senza precedenti dallinizio della pandemia, in Romania sono state istituite nuove restrizioni. Tra laltro, la mascherina protettiva diventa obbligatoria, mentre per poter accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici occorre presentare il Green Pass. La circolazione notturna è vietata alle persone non vaccinate contro il Covid-19, mentre i bambini in età prescolare e gli allievi delle elementari, medie e superiori delle scuole pubbliche sono entrati in vacanza per le prossime due settimane. La misura sarà applicata anche agli asili nido e alle scuole private, omesse nella decisione governativa di venerdì. LEsecutivo si è riunito oggi per correggere il provvedimento.
România Internațional, 25.10.2021, 19:35
Coronavirus – Secondo i dati pubblicati dal Gruppo di Comunicazione Strategica, sono quasi 9.200 i nuovi contagi da COVID-19 accertati in Romania nelle ultime 24 ore e 301 i decessi. 1.855 persone sono attualmente ricoverate nelle terapie intensive. Nel contesto della difficile situazione epidemiologica dellultimo periodo, senza precedenti dallinizio della pandemia, in Romania sono state istituite nuove restrizioni. Tra laltro, la mascherina protettiva diventa obbligatoria, mentre per poter accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici occorre presentare il Green Pass. La circolazione notturna è vietata alle persone non vaccinate contro il Covid-19, mentre i bambini in età prescolare e gli allievi delle elementari, medie e superiori delle scuole pubbliche sono entrati in vacanza per le prossime due settimane. La misura sarà applicata anche agli asili nido e alle scuole private, omesse nella decisione governativa di venerdì. LEsecutivo si è riunito oggi per correggere il provvedimento.
Governo – Le discussioni tra i leader politici di Bucarest sul sostegno a un Governo di minoranza PNL-UDMR si sono concluse, anche oggi, senza risultati. Il primo ministro designato, Nicolae Ciuca, ha afferrmato di avere pronto un programma di governo, senza fornire dettagli e senza presentare il documento. Ciucă ha incontrato i rappresentanti dellUSR, i quali hanno ribadito che non sosterranno un governo di minoranza e che la soluzione migliore resta un Esecutivo sostenuto da una maggioranza parlamentare. Il presidente dellUSR, Dacian Cioloş, afferma che il suo partito vuole una soluzione di lunga durata, insistendo per la variante del ripristino della coalizione assieme a PNL e UDMR. Dal canto suo, il presidente del PNL, il primo ministro uscente, Florin Cîţu, ha ribadito che la responsabilità di superare la crisi politica spetta a USR e PSD, che, assieme ad AUR, hanno votato, il 5 ottobre, per la destituzione del suo Governo attraverso una mozione di sfiducia. Entro la fine della settimana, il primo ministro designato dovrebbe presentare nel Parlamento il programma di governo e la sua squadra di ministri.
Giornata dellEsercito – LEsercito rimane un punto di riferimento solido e gode di fiducia, contribuendo al mantenimento della stabilità necessaria per lo sviluppo della società romena. Lo ha affermato il presidente romeno, Klaus Iohannis, durante la cerimonia organizzata in occasione della Giornata dellEsercito romeno. Il capo dello stato ha ringraziato tutti coloro che hanno compiuto la nobile missione di servire il Paese, sottolineando che la professionalità e la dedizione mostrate dai militari nei teatri operativi hanno contribuito al percorso euro-atlantico ed europeo della Romania, nonché al rafforzamento del Partenariato strategico con gli Stati Uniti. La Giornata dellEsercito Romeno si è celebrata, oggi, in tutto il Paese con una serie di eventi organizzati nel rispetto delle misure di contenimento della trasmissione del nuovo coronavirus. Nella Capitale Bucarest, presso il Monumento degli Eroi della Seconda Guerra Mondiale e la Tomba del Milite Ignoto, sono state organizzate cerimonie militari e religiose, mentre gli aerei dellAeronautica Militare Romena hanno sorvolato la zona. Simili eventi sono stati organizzati anche presso i monumenti dei soldati romeni in Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Federazione Russa, Polonia, Repubblica di Moldova e Ungheria. Secondo il Ministero della Difesa, durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre 90.000 soldati romeni hanno perso la vita, quasi 60.000 sono stati dati per dispersi, mentre altri 330.000 sono stati feriti.
Anniversario – Numerose manifestazioni hanno segnato, oggi, il Centenario dalla nascita dellultimo sovrano di Romania, Re Michele I. Si tratta dellultimo dei quattro re della dinastia tedesca degli Hohenzollern-Sigmaringen, insediata a Bucarest nel 1866 e che ha costruito la Romania moderna. Nato il 25 ottobre del 1921, Michele I fu intronizzato nel 1940, dopo labdicazione di suo padre, limpopolare Carlo II. Il 23 agosto 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, re Michele ordinò larresto del capo di stato de facto, il maresciallo Ion Antonescu, il ritiro della Romania dallalleanza con la Germania di Hitler e il suo ritorno dai suoi alleati tradizionali, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Secondo gli storici, la decisione ha accorciato la guerra di almeno sei mesi, salvando centinaia di migliaia di vite. Tre anni dopo, quando il Paese si trovava praticamente sotto occupazione militare sovietica ed era governato da un governo comunista, il re fu costretto ad abdicare e andare in esilio in Occidente. Michele I ha sostenuto le azioni del Comitato Nazionale Romeno, presentato come un governo in esilio, anche se le democrazie occidentali non ne hanno mai riconosciuto questo stauts. Il sovrano poté tornare in patria solo dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, riacquisì la cittadinanza romena, ritirata dai comunisti, nonchè una parte dei suoi beni. In veste di ambasciatore speciale, Re Michele I ha promosso nelle cancellerie occidentali ladesione della Romania alla NATO, nel 2004, e allUE, nel 2007. È morto il 5 dicembre del 2017. La primogenita delle sue cinque figlie, Margherita, è principessa ereditaria di Romania e custode della Corona.
Giustizia – La Direzione Nazionale Anticorruzione di Romania annuncia che, nel mese di settembre 2021, nei casi indagati dai suoi procuratori, sono stati condannati 23 imputati con 12 sentenze definitive, per reati di corruzione, traffico di influenza o frode con fondi europei. Le condanne vanno da 11 anni a 9 mesi di reclusione e 11 mesi di reclusione con sospensione. Tra i condannati in via definitiva lex deputato PNL Marin Anton – 5 anni di carcere con esecuzione per una tangente di 5 milioni di euro e limprenditore Nelu Iordache – 11 anni e 9 mesi di carcere per frode con fondi europei. Il socialdemocratico Viorel Hrebenciuc – 3 anni di carcere con esecuzione, lex sindaco liberale di Piatra-Neamţ (nord-est) Gheorghe Ştefan – 4 anni e 6 mesi e lex capo del Consiglio nazionale dellaudiovisivo, Laura Georgescu, sono stati accusati e condannati per rilascio fraudolento di licenza di trasmissione per una stazione televisiva locale.
Pellegrinaggio – Nella capitale della Romania, Bucarest, è continuato, oggi, il pellegrinaggio ortodosso alle reliquie di San Demetrio il Nuovo, considerato il patrono di Bucarest, la cui festa si celebra il 27 ottobre. LArcidiocesi di Bucarest ha adottato misure per contenere il rischio di diffusione del COVID-19. Alle messe organizzate allaperto viene constentita la presenza di un massimo di 200 persone, con il mantenimento della distanza. Il Patriarca Daniele, capo della Chiesa Ortodossa, confessione maggioritaria in Romania, ha esortato i pellegrini a prendere cura della propria salute, osservando rigorosamente i consigli dei medici e le misure sanitarie decise dalle autorità.
Crisi energetica – La Repubblica di Moldova (Paese ex sovietico a maggioranza romenofona) chiederà alla Russia un prezzo equo per il gas naturale. Lo ha affermato il vice primo ministro del Governo filo-occidentale di Chisinau, Andrei Spanu. Spanu ha annunciato che i negoziati proseguiranno il 27 ottobre, a San Pietroburgo, dove intende incontrare anche il capo del colosso energetico russo Gazprom, Aleksei Miller. Anche la Russia considera che il dialogo con la Moldova sulle forniture di gas debba continuare, ma il presidente Vladimir Putin non ha ancora lintenzione di affrontare il tema con la leadership di Chisinau, ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dal corrispondente di Radio Romania a Mosca. La Gazprom ha minacciato la Repubblica di Moldova che, dal 1° dicembre, sospenderà le forniture di gas naturale, nel caso in cui il Governo di Chisinau non pagherà integralmente il debito accumulato per le consegne di settembre e ottobre. Gazprom sostiene che il debito iniziale era di 433 milioni di dollari, salito, adesso, a causa degli arretrati a 709 milioni $. Chisinau ha chiesto una proroga del contratto con Gazprom, ma non al prezzo richiesto dai russi, che sale da 550 a 790 dollari per mille metri cubi di gas ed è cinque volte superiore alla media pagata lo scorso anno.