25.10.2019 (aggiornamento)
Festa dell’esercito — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato, oggi, che l’ambiente di sicurezza regionale e globale è in continuo cambiamento e la Romania ha bisogno di un esercito forte e addestrato, che continui a contribuire alla promozione della sicurezza e della stabilità nella zona, all’adempimento degli impegni nella NATO e all’implementazione della Politica di Difesa e di Sicurezza Comune in Europa. La dichiarazione è stata fatta in occasione della festa dell’Esercito Romeno, celebrata tramite una serie di manifestazioni organizzate presso tutte le guarnigioni del Paese e ai monumenti degli eroi. Nei teatri operativi all’estero dove sono dispiegati militari romeni si sono svolte cerimonie militari, attività culturali e videoteleconferenze. Non sono mancate le cerimonie di deposizione di corone di fiori ai monumenti dei soldati romeni in Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Rep. Ceca, Moldova e Ungheria. Il 25 ottobre 1944, l’Esercito Romeno ha liberato dall’occupazione horthysta la Transilvania Settentrionale ed ha continuato a combattere sui territori dell’Ungheria, Cecoslovacchia ed Austria, accanto alle truppe alleate, contribuendo alla grande vittoria del 9 Maggio 1945, che ha segnato la fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa.
România Internațional, 25.10.2019, 19:57
Festa dell’esercito — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato, oggi, che l’ambiente di sicurezza regionale e globale è in continuo cambiamento e la Romania ha bisogno di un esercito forte e addestrato, che continui a contribuire alla promozione della sicurezza e della stabilità nella zona, all’adempimento degli impegni nella NATO e all’implementazione della Politica di Difesa e di Sicurezza Comune in Europa. La dichiarazione è stata fatta in occasione della festa dell’Esercito Romeno, celebrata tramite una serie di manifestazioni organizzate presso tutte le guarnigioni del Paese e ai monumenti degli eroi. Nei teatri operativi all’estero dove sono dispiegati militari romeni si sono svolte cerimonie militari, attività culturali e videoteleconferenze. Non sono mancate le cerimonie di deposizione di corone di fiori ai monumenti dei soldati romeni in Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Rep. Ceca, Moldova e Ungheria. Il 25 ottobre 1944, l’Esercito Romeno ha liberato dall’occupazione horthysta la Transilvania Settentrionale ed ha continuato a combattere sui territori dell’Ungheria, Cecoslovacchia ed Austria, accanto alle truppe alleate, contribuendo alla grande vittoria del 9 Maggio 1945, che ha segnato la fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa.
Difesa — I ministri della Difesa dei Paesi NATO hanno discusso, giovedì e venerdì, a Bruxelles, della missione Resolute Support in Afghanistan, della missione di addestramento in Iraq e dell’Operazione KFOR. Secondo un comunicato del ministero della Difesa, è stato esaminato lo stato dell’implementazione dell’Iniziativa NATO sull’aumento del livello di operatività e risposta. I partecipanti hanno avuto anche uno scambio di opinioni sul tema della divisione equa delle responsabilità. Presente a Bruxelles, il segretario di stato romeno per la politica di difesa, Doru Frunzulică, ha accennato alla necessità di rafforzare la presenza alleata in Romania, per prevenire le minacce e la situazione oscillante della sicurezza nella zona del Mar Nero.
Esercitazione — Circa 1.400 militari romeni e stranieri, con 220 mezzi tecnici, partecipano all’esercitazione multinazionale Scorpions Legacy 2019, che si svolge dal 25 ottobre all’8 novembre a Cincu, nel distretto di Braşov (centro) — lo ha reso pubblico l’ufficio stampa della Brigata Multinazionale Sud-Est di Craiova. L’obiettivo dell’esercitazione è l’addestramento del personale della Brigata Multinazionale Sud-Est e delle unità affiliate in Bulgaria, Italia e Portogallo, tramite esercitazioni di comando assistite dal computer, addestramento sul terreno ed esercitazioni tattiche con tiri di combattimento. Il comando della Brigata Multinazionale Sud-Est di Craiova (sud) garantisce un’alta capacità di coordinamento delle forze dispiegate nella regione di Sud-Est dei confini NATO ed ha un importante contributo alla difesa collettiva dell’Alleanza.
Laser — Una conferenza dedicata al progetto del più forte laser nel mondo, quello di Măgurele (nei pressi di Bucarest, nel sud della Romania) – Extreme Light Infrastructure-Nuclear Physics (ELI-NP), si è svolta presso l’Istituto Hudson di Washington D.C. Vi hanno partecipato oltre 50 personalità della comunità scientifica americana, dei dipartimenti Energia e Difesa e del Dipartimento di Stato degli USA, nonché ospiti romeni impegnati nel progetto di Măgurele. L’ambasciatore romeno negli USA, George Cristian Maior ha affermato che il progetto del laser di Măgurele estende e rafforza il Partenariato Strategico romeno-americano, in un settore in cui entrambi i Paesi hanno la perizia e il potenziale necessari per una collaborazione. Il progetto è stato avviato nel 2015 e mira alla costruzione del più forte laser del mondo. Stando agli specialisti, grazie a questo progetto, saranno aperte infinite possibilità per la ricerca scientifica.
Servizi culturali — In Romania, i prezzi dei servizi culturali hanno registrato il maggiore calo dell’UE, nell’ultimo decennio, lo rilevano i dati ufficiali resi pubblici oggi dall’Eurostat. I prezzi dei servizi culturali (cinema, musei, teatri, librerie) hanno registrato, nel blocco comunitario, un aumento medio dell’1,7% all’anno nel periodo 2010 – 2018, però in tre stati i prezzi sono calati. Accanto alla Bulgaria e al Cipro, in Romania sono state registrate le maggiori diminuzioni, una media dell’1,5% all’anno. Le stesse cifre dell’Eurostat rilevano che, negli ultimi otto anni, il prezzo dei giornali e dei periodici è aumentato sul continente del 34%, mentre quello dei libri del 9%. Quanto alla percentuale delle spese per i consumi che le famiglie europee assegnano a prodotti e servizi culturali, al primo posto si piazza la Svezia (5%) e all’ultimo la Romania (1,8%).
Tennis — In seguito al sorteggio di oggi, la tennista romena Simona Halep farà parte nel gruppo viola delle WTA Finals, che avranno luogo a Shenzhen (Cina), nel periodo 27 ottobre – 3 novembre, accanto alla canadese di origine romena Bianca Andreescu, a Karolina Pliskova (Rep. Ceca) ed Elina Svitolina (Ucraina). Del gruppo rosso fanno parte il leader mondiale, l’australiana Ashleigh Barty, la giapponese Naomi Osaka, la ceca Petra Kvitova e la svizzera Belinda Bencic. Halep, n.5 mondiale e vincitrice del trofeo di Wimbledon quest’anno, partecipa per la sesta volta alle WTA Finals, una competizione tra le otto migliori tenniste secondo il punteggio ottenuto durante l’anno. Il montepremi quest’anno e doppio rispetto alla precedente edizione – 14 milioni di dollari.