25.09.2021
Coronavirus — Continua ad aumentare il numero dei casi di COVID in Romania: da qualche giorno vengono riferiti oltre 7000 nuovi contagi al giorno. Quasi 10 mila persone contagiate dal SARS-CoV-2 sono ricoverate negli ospedali, di cui 264 sono bambini. Nelle terapie intensive sono ricoverati, al momento, 1.195 pazienti, tra cui 17 bambini. A livello nazionale, centinaia di località sono in zona rossa, con un’incidenza di più di tre su mille. Anche la capitale è in zona rossa e da oggi sono entrate in vigore restrizioni in più. Tra l’altro, per partecipare a eventi è necessario esibire il certificato verde, attestante la vaccinazione anti-COVID, un tampone recente negativo o il superamento della malattia al massimo sei mesi fa. I matrimoni e i battesimi si possono organizzare all’interno con un numero massimo di 200 partecipanti, mentre i meeting e le proteste all’esterno con un numero massimo di 100 partecipanti e l’osservanza delle misure sanitarie vigenti. In ristoranti, cinema, sale di spettacolo, spazi gioco o piscine, l’accesso è condizionato sempre dall’esibizione del certificato verde e solo a metà della capienza. Nel contesto dell’aumento dei contagi, i romeni sono sempre più interessati a immunizzarsi – nelle ultime 24 ore, oltre 14.000 persone si sono vaccinate con la prima dose oppure con il siero monodose.
PNL — A Bucarest, i liberali eleggono, oggi, il nuovo presidente del partito per i prossimi quattro anno, nell’ambito di un congresso al quale ha partecipato anche il presidente Klaus Iohannis. Migliaia di delegati inviati dalle filiali del Paese hanno optato o per l’attuale capo del PNL, Ludovic Orban, o per il premier Florin Cîţu ed è atteso il risultato del conteggio dei voti. Ludovic Orban sostiene di rappresentare una certezza per il partito e che il suo obiettivo è di ricostruire il prestigio del PNL e la fiducia dei cittadini in questa formazione politica. Egli afferma che il PNL deve appoggiare il capitale romeno, riaffermare e promovere i diritti e le libertà individuali. Il suo sfidante afferma di essere entrato in questa competizione per costruire e unificare il PNL. “Credo davvero che solo una Romania liberale può portare benessere ai cittadini” — aggiunge Florin Cîţu, e dichiara che i suoi obiettivi sono la revisione della Costituzione, l’adesione del Paese all’area Schengen, l’aumento degli investimenti e la motivazione degli imprenditori. I due candidati hanno svolto una campagna molto dura, con attacchi senza precedenti. La posta in gioco delle elezioni supera la competizione nel partito — dal risultato di oggi dipendono anche la formula di governo, la maggioranza parlamentare e persino le cariche di primo-ministro e di presidente della Camera dei Deputati.
Stipendi — L’anno scorso, i romeni hanno guadagnato in media, uno stipendio lordo di circa 5.100 lei (circa 1030 euro) — lo ha reso pubblico l’Istituto Nazionale di Statistica. Si registra, quindi, una crescita del 7,4% rispetto al precedente anno. Lo stipendio ha avuto un valore netto di 3.217 lei (circa 650 euro), in crescita del 7,7%. I settori più reddittizi, in cui i guadagni superano la media dell’economia, sono le informazioni e le comunicazioni, le intermediazioni finanziarie e le assicurazioni, la pubblica amministrazione o la produzione e la fornitura di energia elettrica. Al polo opposto si piazzano gli alberghi e i ristoranti, l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca e le transazioni immobiliari.
Servizi consolari – Un responsabile del Ministero degli Esteri di Bucarest ha discusso con membri della comunità romena in Italia del miglioramento dei servizi consolari, nel contesto in cui molti romeni della diaspora sono scontenti del modo pesante e poco amichevole in cui vengono offerti questi servizi. Il capo del Dipartimento consolare del MAE, Valentin Muntean, ha presentato, gli elementi di riforma previsti dal ministero nell’ambito di una riunione in formato misto cui hanno partecipato tutti i consoli generali in Italia e circa 40 rappresentanti delle associazioni dei romeni nella penisola. Si è discusso della modernizzazione e ampliamento della rete consolare, della semplificazione delle procedure di prenotazione, della modernizzazione dei sistemi informatici e della loro ottimizzazione per i telefonini, di digitalizzazione e sburocratizzazione. Stando al corrispondente di Radio Romania in Italia, a Roma ci sarà un consolato generale della Romania e fra quattro anni sarà creato un consolato anche in Sardegna.
Missione — Gli aerei militari canadesi inviati in Romania a inizio settembre hanno effettuato la prima operazione di intercezione, nell’ambito della missione di polizia aerea — lo ha reso pubblico l’Alleanza Nord-Atlantica. I piloti degli aerei di tipo 188 Hornet, accanto ai colleghi delle Forze Aeree Romene, hanno intercettato — il 23 settembre — due aerei russi di tipo Suhoi 24 che sorvolavano il Mar Nero, vicino allo spazio aereo romeno. Gli aerei russi sono stati monitorati dai piloti alleati non appena l’identificazione è stata confermata — scrive ancora il Comando Aereo della NATO.
Esercitazione — La fregata romena “Regina Maria” ha concluso la partecipazione all’Operazione NATO “Sea Guardian” nel Mediterraneo. Nelle tre settimane in cui la diretto il gruppo navale NATO — la nave ha eseguito oltre 800 interrogazioni e verifiche delle navi partecipanti al traffico nel Mediterraneo. L’elicottero IAR Puma Naval, a bordo della fregata, ha contribuito all’individuazione per tempo delle navi sospette. All’operazione “Sea Guardian” hanno partecipato navi, aerei e sommergibili di Romania, Croazia, Italia, Grecia, Turchia, Spagna e Germania e le missioni svolte hanno contribuito al consolidamento della sicurezza sul fianco sud dell’Europa.
România Internațional, 25.09.2021, 16:52
Coronavirus — Continua ad aumentare il numero dei casi di COVID in Romania: da qualche giorno vengono riferiti oltre 7000 nuovi contagi al giorno. Quasi 10 mila persone contagiate dal SARS-CoV-2 sono ricoverate negli ospedali, di cui 264 sono bambini. Nelle terapie intensive sono ricoverati, al momento, 1.195 pazienti, tra cui 17 bambini. A livello nazionale, centinaia di località sono in zona rossa, con un’incidenza di più di tre su mille. Anche la capitale è in zona rossa e da oggi sono entrate in vigore restrizioni in più. Tra l’altro, per partecipare a eventi è necessario esibire il certificato verde, attestante la vaccinazione anti-COVID, un tampone recente negativo o il superamento della malattia al massimo sei mesi fa. I matrimoni e i battesimi si possono organizzare all’interno con un numero massimo di 200 partecipanti, mentre i meeting e le proteste all’esterno con un numero massimo di 100 partecipanti e l’osservanza delle misure sanitarie vigenti. In ristoranti, cinema, sale di spettacolo, spazi gioco o piscine, l’accesso è condizionato sempre dall’esibizione del certificato verde e solo a metà della capienza. Nel contesto dell’aumento dei contagi, i romeni sono sempre più interessati a immunizzarsi – nelle ultime 24 ore, oltre 14.000 persone si sono vaccinate con la prima dose oppure con il siero monodose.
PNL — A Bucarest, i liberali eleggono, oggi, il nuovo presidente del partito per i prossimi quattro anno, nell’ambito di un congresso al quale ha partecipato anche il presidente Klaus Iohannis. Migliaia di delegati inviati dalle filiali del Paese hanno optato o per l’attuale capo del PNL, Ludovic Orban, o per il premier Florin Cîţu ed è atteso il risultato del conteggio dei voti. Ludovic Orban sostiene di rappresentare una certezza per il partito e che il suo obiettivo è di ricostruire il prestigio del PNL e la fiducia dei cittadini in questa formazione politica. Egli afferma che il PNL deve appoggiare il capitale romeno, riaffermare e promovere i diritti e le libertà individuali. Il suo sfidante afferma di essere entrato in questa competizione per costruire e unificare il PNL. “Credo davvero che solo una Romania liberale può portare benessere ai cittadini” — aggiunge Florin Cîţu, e dichiara che i suoi obiettivi sono la revisione della Costituzione, l’adesione del Paese all’area Schengen, l’aumento degli investimenti e la motivazione degli imprenditori. I due candidati hanno svolto una campagna molto dura, con attacchi senza precedenti. La posta in gioco delle elezioni supera la competizione nel partito — dal risultato di oggi dipendono anche la formula di governo, la maggioranza parlamentare e persino le cariche di primo-ministro e di presidente della Camera dei Deputati.
Stipendi — L’anno scorso, i romeni hanno guadagnato in media, uno stipendio lordo di circa 5.100 lei (circa 1030 euro) — lo ha reso pubblico l’Istituto Nazionale di Statistica. Si registra, quindi, una crescita del 7,4% rispetto al precedente anno. Lo stipendio ha avuto un valore netto di 3.217 lei (circa 650 euro), in crescita del 7,7%. I settori più reddittizi, in cui i guadagni superano la media dell’economia, sono le informazioni e le comunicazioni, le intermediazioni finanziarie e le assicurazioni, la pubblica amministrazione o la produzione e la fornitura di energia elettrica. Al polo opposto si piazzano gli alberghi e i ristoranti, l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca e le transazioni immobiliari.
Servizi consolari – Un responsabile del Ministero degli Esteri di Bucarest ha discusso con membri della comunità romena in Italia del miglioramento dei servizi consolari, nel contesto in cui molti romeni della diaspora sono scontenti del modo pesante e poco amichevole in cui vengono offerti questi servizi. Il capo del Dipartimento consolare del MAE, Valentin Muntean, ha presentato, gli elementi di riforma previsti dal ministero nell’ambito di una riunione in formato misto cui hanno partecipato tutti i consoli generali in Italia e circa 40 rappresentanti delle associazioni dei romeni nella penisola. Si è discusso della modernizzazione e ampliamento della rete consolare, della semplificazione delle procedure di prenotazione, della modernizzazione dei sistemi informatici e della loro ottimizzazione per i telefonini, di digitalizzazione e sburocratizzazione. Stando al corrispondente di Radio Romania in Italia, a Roma ci sarà un consolato generale della Romania e fra quattro anni sarà creato un consolato anche in Sardegna.
Missione — Gli aerei militari canadesi inviati in Romania a inizio settembre hanno effettuato la prima operazione di intercezione, nell’ambito della missione di polizia aerea — lo ha reso pubblico l’Alleanza Nord-Atlantica. I piloti degli aerei di tipo 188 Hornet, accanto ai colleghi delle Forze Aeree Romene, hanno intercettato — il 23 settembre — due aerei russi di tipo Suhoi 24 che sorvolavano il Mar Nero, vicino allo spazio aereo romeno. Gli aerei russi sono stati monitorati dai piloti alleati non appena l’identificazione è stata confermata — scrive ancora il Comando Aereo della NATO.
Esercitazione — La fregata romena “Regina Maria” ha concluso la partecipazione all’Operazione NATO “Sea Guardian” nel Mediterraneo. Nelle tre settimane in cui la diretto il gruppo navale NATO — la nave ha eseguito oltre 800 interrogazioni e verifiche delle navi partecipanti al traffico nel Mediterraneo. L’elicottero IAR Puma Naval, a bordo della fregata, ha contribuito all’individuazione per tempo delle navi sospette. All’operazione “Sea Guardian” hanno partecipato navi, aerei e sommergibili di Romania, Croazia, Italia, Grecia, Turchia, Spagna e Germania e le missioni svolte hanno contribuito al consolidamento della sicurezza sul fianco sud dell’Europa.