25.08.2021 (aggiornamento)
Consiglio Supremo di Difesa – Il Consiglio Supremo di Difesa ha deciso che 200 militari dell’Esercito romeno parteciperanno all’evacuazione e al trasferimento dei cittadini afgani che hanno lavorato per le missioni NATO in Afghanistan. Le forze romene parteciperanno all’operazione per un massimo di 6 mesi. La missione NATO consisterà, in linea di principio, nel trasferimento dei cittadini afgani dalle basi temporanee in Kuwait e Qatar in quelle create sul territorio degli stati alleati, dove vengono assicurati i servizi essenziali. I membri del Consiglio Supremo di Difesa hanno concluso che la gestione delle conseguenze della situazione in Afghanistan a breve, medio e lungo termine, basata anche sugli insegnamenti tratti, sarà uno degli elementi importanti per una migliore cooperazione pratica, in complementarità, tra la NATO e l’UE, alla quale la Romania parteciperà, indica un comunicato della Presidenza. Il Consiglio ha inoltre sottolineato la necessità di un maggiore coordinamento nella comunicazione strategica e nella lotta alla disinformazione. Intanto, una petizione firmata da oltre 22.000 persone, che richiede alle autorità di concedere i visti d’ingresso ai cittadini afghani che hanno collaborato con la Romania e la NATO, è stata inoltrata al Consiglio Supremo di Difesa e al Ministero degli Affari Esteri. I firmatari affermano che la Romania deve offrire il visto d’ingresso ai cittadini afgani esposti alla violenza dei talebani: attivisti per i diritti umani, giornalisti, magistrati, insegnanti o studenti.
România Internațional, 25.08.2021, 19:19
Consiglio Supremo di Difesa – Il Consiglio Supremo di Difesa ha deciso che 200 militari dell’Esercito romeno parteciperanno all’evacuazione e al trasferimento dei cittadini afgani che hanno lavorato per le missioni NATO in Afghanistan. Le forze romene parteciperanno all’operazione per un massimo di 6 mesi. La missione NATO consisterà, in linea di principio, nel trasferimento dei cittadini afgani dalle basi temporanee in Kuwait e Qatar in quelle create sul territorio degli stati alleati, dove vengono assicurati i servizi essenziali. I membri del Consiglio Supremo di Difesa hanno concluso che la gestione delle conseguenze della situazione in Afghanistan a breve, medio e lungo termine, basata anche sugli insegnamenti tratti, sarà uno degli elementi importanti per una migliore cooperazione pratica, in complementarità, tra la NATO e l’UE, alla quale la Romania parteciperà, indica un comunicato della Presidenza. Il Consiglio ha inoltre sottolineato la necessità di un maggiore coordinamento nella comunicazione strategica e nella lotta alla disinformazione. Intanto, una petizione firmata da oltre 22.000 persone, che richiede alle autorità di concedere i visti d’ingresso ai cittadini afghani che hanno collaborato con la Romania e la NATO, è stata inoltrata al Consiglio Supremo di Difesa e al Ministero degli Affari Esteri. I firmatari affermano che la Romania deve offrire il visto d’ingresso ai cittadini afgani esposti alla violenza dei talebani: attivisti per i diritti umani, giornalisti, magistrati, insegnanti o studenti.
Coronavirus – Il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, ha confermato che la Romania si trova nella quarta ondata dell’epidemia di COVID-19 e che la variante Delta sta per diventare dominante. D’altra parte, la ministra della Salute, Ioana Mihăilă, ha sottolineato che la dimensione di questa ondata dipende dal numero di romeni vaccinati. La ministra ha inoltre precisato che il suo dicastero ha centralizzato i posti letto nelle terapie intensive per adulti e bambini, sollecitando anche il personale necessario per eventuali distacchi. Ioana Mihăilă ha annunciato che le mascherine tessili saranno vietate nelle scuole e nelle università e che alunni e studenti dovranno indossare solo mascherine ad uso medico. Nelle ultime 24 ore, in Romania sono stati accertati 849 nuovi casi di COVID-19 nonchè 14 vittime. 212 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. Le autorità stimano che entro fine mese si arriverà a 1.000 contagi giornalieri. Intanto, un volo umanitario della compagnia di bandiera romena TAROM ha portato in Vietnam circa 200.000 dosi di vaccino anti-COVID, donate dalle autorità di Bucarest. La Romania registra un’eccedenza di vaccini a causa della notevole e imprevista reticenza della popolazione all’immunizzazione.
Ambiente – Via libera del Governo romeno alla bozza di ordinanza sulla riduzione dell’impatto di alcuni prodotti di plastica sull’ambiente. L’iniziativa mira alla trasposizione di una direttiva europea nella legislazione nazionale. In questo senso, sarà vietata la vendita di prodotti monouso in plastica come bastoncini per gli orecchi, posate, piatti, cannucce per bevande o contenitori per alimenti in polistirene espanso. Inoltre, gli operatori economici che ancora commercializzano alcuni dei prodotti citati dovranno offrire al consumatore la possibilità di scegliere alternative riciclabili o non plastiche. In base all’ordinanza d’urgenza, i controlli saranno effettuati presso produttori e importatori e non tra i commercianti, ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Tanczos Barna, in una conferenza stampa. Negli ultimi 50 anni, la produzione e il consumo di plastica sono aumentati di 20 volte e sembra che raddoppierà, mentre nei prossimi 20 anni, a livello mondiale, supererà i 600 milioni di tonnellate. Solo il 30% della plastica dell’UE, per un totale di 25 milioni di tonnellate all’anno, viene raccolto separatamente e riciclato. Di conseguenza, la plastica sta diventando un pericolo crescente per la flora e la fauna acquatiche, sottolinea in un comunicato Il Ministero dell’Ambiente di Bucarest.
Incendi Grecia – Prosegue la missione dei vigili del fuoco romeni in Grecia per spegnere incendi di vegetazione. Stando al capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, verso la fine della settimana, sarà fatta anche una valutazione della loro attività, in vista del proseguimento delle operazioni oltre la data stabilita. La Romania ha inviato in Grecia, in una missione di 10 giorni, 142 vigili del fuoco con quasi 30 automezzi specializzati, per aiutare a spegnere gli incendi di vegetazione vicino ad Atene. All’inizio di agosto, altri 108 vigili del fuoco romeni con oltre 20 veicoli sono stati distaccati in Grecia per interventi sull’isola di Evia.
Indipendenza Moldova – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, parteciperà venerdì a Chisinau alle manifestazioni dedicate al 30° anniversario dell’indipendenza della confinante Repubblica di Moldova, stato ex sovietico, a maggioranza romenofona. Insieme al capo dello stato romeno, la presidente moldava, Maia Sandu, ha come ospiti i suoi omologhi di Ucraina, Volodymyr Zelenski, e Polonia, Andrzej Duda. Per l’occasione si svolgeranno incontri bilaterali, nonchè una riunione tra i quattro presidenti. Creata su una parte dei territori romeni orientali annessi all’Unione Sovietica nel 1940, in seguito ad un ultimatum, la Repubblica di Moldova divenne indipendente dopo il fallimento del golpe neobolscevico di Mosca, rivolto contro il riformatore Mikhail Gorbachev. Adottata il 27 agosto 1991 dal Parlamento di Chisinau, presieduto da centinaia di migliaia di persone, la Dichiarazione di Indipendenza è stata riconosciuta dalla Romania nello stesso giorno. La Moldova ha ottenuto il riconoscimento internazionale della sua statalità il 2 marzo 1992, con la sua ammissione alle Nazioni Unite.