25.07.2014
Bucarest — I liberali e democratico-liberali romeni (l’opposizione di centro-destra) si riuniranno, domani, ad un congresso comune, per l’approvazione dello statuto della loro nuova alleanza elettorale, l’Alleanza Liberal-Cristiana PNL-PDL”, che sosterrà un candidato comune alle presidenziali del prossimo novembre. Il candidato sarà designato in seguito ad una serie di indagini sociologiche, su proposta dei vertici dei due partiti. Stando agli analisti, che prendono in calcolo la quota nei sondaggi, il candidato della destra più probabile sarà il leader liberale, Klaus Iohannis. Etnico tedesco e sindaco di Sibiu, Iohannis è ritenuto il virtuale sfidante nel secondo turno del premier socialdemocratico Victor Ponta, che ha annunciato, ieri, ufficialmente la sua candidatura.
România Internațional, 25.07.2014, 16:34
Bucarest — I liberali e democratico-liberali romeni (l’opposizione di centro-destra) si riuniranno, domani, ad un congresso comune, per l’approvazione dello statuto della loro nuova alleanza elettorale, l’Alleanza Liberal-Cristiana PNL-PDL”, che sosterrà un candidato comune alle presidenziali del prossimo novembre. Il candidato sarà designato in seguito ad una serie di indagini sociologiche, su proposta dei vertici dei due partiti. Stando agli analisti, che prendono in calcolo la quota nei sondaggi, il candidato della destra più probabile sarà il leader liberale, Klaus Iohannis. Etnico tedesco e sindaco di Sibiu, Iohannis è ritenuto il virtuale sfidante nel secondo turno del premier socialdemocratico Victor Ponta, che ha annunciato, ieri, ufficialmente la sua candidatura.
Bucarest — Il vice comandante supremo delle Forze Alleate in Europa, il generale Sir Adrian Bradshaw, in visita di lavoro in Romania, si è incontrato, oggi, con il segretario di stato romeno per la politica di difesa e pianificazione, Valeriu Nicuţ. Stando ad un comunicato del Ministero della Difesa, i due esponenti hanno passato in rassegna aspetti riguardanti l’agenda del vertice Nato di settembre, nel Galles, ed hanno analizzato le evoluzioni in Afghanistan. Bradshaw, che si è incontrato anche con il capo di Stato Maggiore Generale, il generale-tenente Ştefan Dănilă, ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra l’Esercito Romeno e il Comando Supremo delle Forze Alleate in Europa e il contributo dei militari romeni alle missioni Nato in Afghanistan e Kosovo.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri di Bucarest precisa che la presenza di un cittadino romeno nell’aereo Air Algerie, precipitato, ieri, in Mali, non è potuta essere confermata finora. Le informazioni sul numero di passeggeri e la loro cittadinanza sono contradditorie, afferma il ministero, in un comunicato stampa. Il dicastero romeno ha trasmesso istruzioni ferme alle ambasciate della Romania affinchè continuino le pratiche per ottenere i chiarimenti necessari. L’aereo, che effettuava la tratta Ouagadougou-Algeri, aveva a bordo 110 passeggeri, di diverse nazionalità, in maggioranza francesi. È la terza sciagura aerea degli ultimi 7 giorni, dopo il precipitare di un velivolo malese in Ucraina e di un altro della TransAsia Airways in Taiwan, con un bilancio totale di 460 morti.
Bucarest – 15 turisti romeni, rimasti bloccati in Cisgiordania, sono giunti nel corso della notte a Bucarest. Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri di Bucarest. Nelle ultime due settimane, nel contesto dell’aggravarsi della situazione nella Striscia di Gaza, il dicastero romeno ha rimpatriato dalla zona 103 cittadini romeni e i membri delle loro famiglie.
Bucarest — Il vicepresidente della Camera dei Deputati di Bucarest, Viorel Hrebenciuc, è stato ascoltato, oggi, dalla Direzione Nazionale Anticorruzione, a Bucarest, nel contesto dello scandalo in cui è implicata la direzione del Consiglio Nazionale dell’Audiovisivo. Hrebenciuc ha precisato che è stato chiamato come testimone nella causa in cui il Partito del Popolo-Dan Diaconescu (parlamentare, populista) ha sporto querela contro la presidente del Consiglio, Laura Georgescu. Il PP-DD chiede le dimissioni della Georgescu, che accusa di atti di corruzione, attraverso la protezione di certe emittenti televisive.
Bucarest — Il Tribunale di Costanza (città nel sud-est) ha bocciato la richiesta dell’uomo d’affari Mircea Basescu, fratello minore del capo dello stato, Traian Basescu, di sostituzione della custodia cautelare con gli arresti domiciliari. Dieci giorni fa, Mircea Basescu è stato rinviato a giudizio, in stato di custodia cautelare, con l’accusa di traffico d’influenza. Stando ai procuratori anticorruzione, avrebbe ricevuto 250 mila euro in cambio della promessa di intervenire presso i magistrati a favore di un malavitoso processato per tentato omicidio. Il suo arresto, lo scorso mese, ha provocato un clamoroso scandalo a Bucarest. Il Parlamento ha adottato una dichiarazione politica in cui chiedeva le dimissioni del capo dello stato, Traian Basescu, il quale si è rifiutato però di rassegnarle, affermando che l’Intelligence non l’aveva informato sui legami di suo fratello con la malavita.
Bucarest — Le autorità di Bucarest hanno avviato una campagna di promozione della Romania come destinazione turistica sicura nell’attuale contesto geopolitico. Il ministro con delega al Turismo, Florin Jianu, afferma che la campagna è necessaria affinchè gli eventuali turisti stranieri, soprattutto quelli da altri continenti, possano capire che la Romania non è intaccata dal conflitto nella confinante Ucraina. Jianu ha annunciato che, nella prima metà dell’anno, il numero degli arrivi in Romania è cresciuto di oltre il 10%, e l’Organizzazione Mondiale e la Commissione Europea del Turismo hanno scelto di organizzare, quest’autunno, i loro lavori a Bucarest.
Budapest — La nazionale di pallanuoto della Romania ha battuto, oggi, la rappresentativa francese, per 15-8, agli Europei di Budapest. Domani, i giocatori romeni incontreranno la Spagna, in una partita valida per il settimo e l’ottavo posto nella gerarchia continentale. La rappresentativa romena ha finito al quarto posto nel Gruppo A, dopo aver battuto la Georgia e la Russia. Ha perso, invece, davanti all’Italia, al Montenegro e alla Grecia.
(traduzione di Adina Vasile)