25.06.2016
Bucarest — Il ministro con delega ai romeni nel mondo, Dan Stoenescu, ha assicurato i romeni che vivono in Gran Bretagna che non esiste alcun cambiamento imminente relativo alla loro situazione e che nel prossimo periodo niente cambierà nell’interazione tra i due stati. Egli ha precisato che, nei negoziati che seguiranno, la Romania prenderà in considerazione più elementi tra cui: la dimensione sociale e l’impatto che il risultato di questo referendum avrà sui diritti e sulle libertà dei nostri cittadini, gli aspetti economici e commerciali, gli effetti sulle esportazioni romene, ma anche effetti indiretti sull’economia europea. La Romania avrà la presidenza di turno del Consiglio dell’UE nel 2019 e avrà qualcosa da dire in merito alla Brexit – ha aggiunto Stoenescu. Egli ha esortato i romeni che intendono lavorare all’estero ad analizzare bene ciascun’offerta e ad accettare di essere assunti solo in base ad un contratto chiaro, con clausole ben definite.
România Internațional, 25.06.2016, 16:59
Londra — I rappresentanti dei sei stati membri fondatori dell’UE si sono riuniti sabato a Berlino, dopo la decisione dei britannici di lasciare l’UE. I ministri degli esteri di Germania, Francia, Italia, Belgio, Lussemburgo e Olanda hanno discusso sull’applicazione delle procedure che implica il ritiro della Gran Bretagna, affermando che i negoziati in tal senso devono iniziare al più presto. Dopo la riunione a Berlino, Jean-Marc Ayrault, il ministro degli Esteri francese, ha dichiarato che lasciare l’UE “è una scelta dei britannici, però l’Europa, quella Europa che vogliamo, anche se dovremo migliorarla, trasformarla, anche se dovremo essere più efficaci, dobbiamo tenerla viva”. A Bruxelles, il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha accettato le dimissioni del commissario britannico alla stabilità finanziaria, Jonathan Hill, ed ha detto che offrirà l’incarico al vicepresidente Valdis Dombrovskis. Secondo i Trattati dell’UE, un Paese può designare un unico commissario per un incarico nell’esecutivo comunitario, e il presidente Juncker si dichiara aperto a colloqui con il premier britannico su una nuova nomina e sulla concessione di un altro incarico nella Commissione Europea. D’altra parte, il primo ministro della Scozia, Nicola Sturgeon, ha dichiarato che desidera “colloqui immediati” con Bruxelles per “proteggere il posto della Scozia nell’UE” dopo la decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione.
Bucarest — Il pastore Marius Livanu dell’Italia è stato eletto sabato nella carica di presidente del Consiglio dei Romeni nel Mondo. Egli è stato votato dai delegati della diaspora e dalle comunità storiche riunite a Bucarest, per un primo congresso. Marius Livanu ha dichiarato che il ruolo di un presidente è quello di unire e, perciò, lotterà per l’unità della diaspora. Nella carica di segretario generale è stato designato Savici Alexander della Serbia. Sono stati inoltre eletti anche i sei vicepresidenti del Consiglio, che rappresenteranno i romeni all’estero e le comunità storiche nei rapporti con le autorità romene.
Bucarest – Relu Fenechiu, ex ministro dei Trasporti, e Ion Krech, ex direttore nel Ministero della Giustizia, sono stati messi in custodia cautelare, venerdì sera, per 30 giorni. La decisione non è definitiva. Fenechiu è accusato di traffico d’influenza e riciclaggio di denaro dopo aver ricevuto, nel periodo 2012-2014, 620.000 euro da una compagnia di software e il 15% del valore di due contratti promossi dal ministero della Giustizia.
Varsavia — Il traduttore romeno Constantin Geambaşu è stato insignito del più importante premio polacco assegnato a coloro che diffondono la letteratura polacca nel mondo – Transatlantyk. La giuria ha apprezzato l’attività di 45 anni del professore Constantin Geambaşu, dell’Università di Bucarest. Studioso di lingue slave, Constantin Geambaşu ha tradotto dal polacco più di 50 volumi. Grazie a lui, i romeni possono leggere oggi nella propria lingua i libri di tre scrittori polacchi insigniti del Premio Nobel alla letteratura. (trad. G.P.)