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25.06.2014

Bucarest — Il Parlamento romeno ha adottato, oggi, una dichiarazione in cui chiede al capo dello stato Traian Basescu di rassegnare le dimissioni, in seguito all’implicazione di suo fratello in un fascicolo di traffico d’influenza e corruzione. Nella dichiarazione adottata con 344 si’, in assenza dei parlamentari del Partito Democratico-Liberale e del Partito Movimento Popolare, si legge che Traian Basescu non ha più il diritto di assicurare il prestigio, l’integrità morale e la legittimità dell’incarico presidenziale. Per le dimissioni hanno votato, principalmente, i parlamentari della maggioranza di sinistra — Partito Socialdemocratico, Partito Conservatore e Unione Nazionale per il Progresso della Romania -, ma anche quelli del Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populista). La dichiarazione votata nel Parlamento non ha valore giuridico. Prima della seduta del Legislativo, il presidente Basescu aveva affermato che non si dimetterà, in quanto non è intervenuto in alcun modo nel fascicolo di suo fratello, nè è responsabile per i suoi atti. I promotori hanno inviato la dichiarazione ai capi di stato e di governo dei Paesi Ue e ai membri del Consiglio Europeo, con cui il presidente Basescu s’incontrerà, domani, al vertice Ue di Bruxelles.

25.06.2014
25.06.2014

, 25.06.2014, 16:19

Bucarest — Il Parlamento romeno ha adottato, oggi, una dichiarazione in cui chiede al capo dello stato Traian Basescu di rassegnare le dimissioni, in seguito all’implicazione di suo fratello in un fascicolo di traffico d’influenza e corruzione. Nella dichiarazione adottata con 344 si’, in assenza dei parlamentari del Partito Democratico-Liberale e del Partito Movimento Popolare, si legge che Traian Basescu non ha più il diritto di assicurare il prestigio, l’integrità morale e la legittimità dell’incarico presidenziale. Per le dimissioni hanno votato, principalmente, i parlamentari della maggioranza di sinistra — Partito Socialdemocratico, Partito Conservatore e Unione Nazionale per il Progresso della Romania -, ma anche quelli del Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populista). La dichiarazione votata nel Parlamento non ha valore giuridico. Prima della seduta del Legislativo, il presidente Basescu aveva affermato che non si dimetterà, in quanto non è intervenuto in alcun modo nel fascicolo di suo fratello, nè è responsabile per i suoi atti. I promotori hanno inviato la dichiarazione ai capi di stato e di governo dei Paesi Ue e ai membri del Consiglio Europeo, con cui il presidente Basescu s’incontrerà, domani, al vertice Ue di Bruxelles.



Bucarest — Il vicepresidente del Partito Socialdemocratico, Ioan Rus, è diventato, stasera, ministro dei Trasporti nel Governo di Bucarest. Ex ministro dell’Interno dieci anni fa, Rus sostituisce nell’incarico Dan Sova, che si è dimesso, ieri, per dirigere la campagna elettorale del PSD alle presidenziali di novembre. Stando ai sondaggi demoscopici sugli intenti di voto, il favorito delo scrutinio è il premier Victor Ponta, anche se non ha ancora annunciato ufficialmente la sua candidatura.



Bucarest — Il Partito Socialdemocratico (partner al governo a Bucarest) e il Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populistico) hanno concluso, oggi, un protocollo di collaborazione a livello parlamentare e locale. L’accordo prevede un set di politiche pubbliche che i due partiti sosterranno, ha precisato il premier socialdemocratico Victor Ponta. L’accordo non prevede una candidatura comune alle presidenzali di novembre. Due settimane fa, l’Unione Democratica Magiari di Romania (partner di governo) aveva annunciato di non essere d’accordo con la cooptazione nell’Esecutivo del Partito del Popolo-Dan Diaconescu. Il leader dell’Unione, il ministro della Cultura, Kelemen Hunor, aveva affermato che, dal punto di vista dell’immagine, l’ingresso nel Governo del partito fondato dall’ex conduttore e patron di una tabloid tv sarebbe un disastro.



Bucarest — La capitale romena Bucarest ha ospitato, oggi, il vertice dei capi di stato e di governo dai Paesi membri del Processo di Cooperazione nell’Europa Sud-orientale (SEECP), la cui presidenza di turno è ricoperta dalla Romania. Assieme ai rappresentanti dei 12 stati membri della regione, ha partecipato anche il commissario europeo all’Allargamento, Stefan Fule. La Romania si è prefissa come obiettivo la sincronizzazione delle azioni nell’ambito di questo format di cooperazione regionale con gli sforzi degli stati della regione d’integrazione europea ed euroatlantica.



Bruxelles — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, partecipa, a Bruxelles, all’incontro con i suoi colleghi dagli stati Nato, l’ultimo del genere prima del vertice NATO in Gran Bretagna, del 4-5 settembre 2014. In questa occasione si svolgono anche una riunione della Commissione NATO-Ucraina e un incontro degli Alleati con gli stati non-membri NATO, contributori alle operazioni in Afghanistan. Tra i temi in agenda: la valutazione dei più recenti sviluppi di sicurezza in Ucraina, il consolidamento della difesa collettiva, i rapporti tra la NATO e l’Ucraina, l’approfondimento della cooperazione transatlantica, la questione dell’allargamento della NATO e i rapporti con la Russia. La Nato ha dichiarato, ieri, attraverso la sua portavoce, che la decisione di Mosca di riunciare all’utilizzo delle sue forze militari sul territorio dell’Ucraina è un primo passo per disinnescare la crisi ucraina.



Chisinau — Il Governo pro-occidentale di Chisinau ha deciso la creazione di una compagnie che gestisca il gasdotto Iassi-Ungheni, che trasporterà gas naturali dalla Romania verso la Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona). Il premier moldavo Iurie Leanca ha annunciato che il gasdotto sarà messo in servizio il 27 agosto, ad esattamente un anno dall’avvio dei lavori di costruzione e in coincidenza con l’anniversario dei 23 anni dalla proclamazione dell’indipendenza di Chisinau da Mosca. Il gasdotto è volto alla riduzione della dipendenza dalle forniture di gas russe. Venerdi’, a Bruxelles, la Moldova firmerà gli Accordi di Associazione e Libero Scambio con l’Ue.



New York – Medaglia d’argento per lo spettacolo “La metamorfosi”, del Teatro Nazionale Radiofonico romeno, alla categoria Best Drama Special, all’edizione 2014 di “World’s Best Radio Programs — New York Festival”, festival dedicato alle migliori produzioni radiofoniche del mondo. “La metamorfosi”, tratta dall’omonimo racconto di Franz Kafka, realizzata secondo una sceneggiatura di Ion Andrei Puican, si è aggiudicata, di recente, anche la medaglia d’oro del Festival Internazionale di Teatro Radiofonico “Grand Prix Nova 2014”, di Bucarest, organizzato da Radio Romania. Il Festival internazionale di New York, avviato nel 1982, è il più importante dedicato al teatro radiofonico nel mondo per il numero di produzioni partecipanti.


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