25.05.2014
Bucarest — I primi exit poll resi noti in chiusura delle urne alle europee svoltesi oggi in Romania indicano la vittoria dell’alleanza tra i socialdemocratici, l’Unione nazionale per il progresso della Romania e i conservatori, con il 41,5 – 43% dei voti. L’alleanza, che domina anche la coalizione governativa di Bucarest, è affiliata ai Socialisti Europei. Al secondo posto, con il 13-16%, sono indicati i liberali (all’opposizione, gruppo ALDE), mentre i democratico-liberali (Popolari Europei), sempre all’opposizione, sono arrivati terzi, con l’11,5 – 12%. Il Movimento Popolare, vicino al presidente Traian Basescu, è indicato al 6-8%. Nel Parlamento Europeo entrerà anche l’Unione Democratica Magiari di Romania (Popolari Europei), indicata al 6-7%. L’indipendente Mircea Diaconu ha ottenuto il 4-5%. L’Ufficio Elettorale Centrale ha comunicato un’affluenza nazionale del 32,16% in chiusura delle urne, alle 21.00 locali. Sempre oggi si sono svolte politiche parziali e amministrative in alcune località del Paese. Oltre 18 milioni di romeni sono stati attesi oggi alle urne, per eleggere i 32 rappresentanti nel futuro Parlamento comunitario. Nel Paese sono stati aperti 18.532 seggi e altri 190 per i romeni allestero.
România Internațional, 25.05.2014, 12:55
Kiev — In Ucraina, gli exit poll indicano la vittoria dal primo turno del miliardario filo-occidentale Petro Poroshenko alle presidenziali anticipate, con il 55,9 – 57,8% dei voti. L’ex premier Yulia Tymoshenko è arrivata seconda, con circa il 13%. L’affluenza nazionale ha sfiorato il 60%, più alta nell’ovest del Paese. Nelle regioni di Donetsk e Lugansk (est) le elezioni si sono svolte solo in nove delle 34 circoscrizioni. Nessun seggio aperto a Slaviansk. Le presidenziali anticipate in Ucraina sono ritenute cruciali per la soluzione della crisi attraversata dal Paese, in seguito alla rimozione del filorusso Viktor Ianukovic, all’annessione della Penisola Crimea alla Russia e all’avvio del movimento separatista nell’est.
Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, ha condannato duramente la sparatoria che ha provocato tre morti e un ferito al Museo ebraico di Bruxelles. Il capo della diplomazia, citato da un comunicato, respinge fermamente e senza equivoci qualsiasi forma di antisemitismo che porta a simili gesti criminali. Sdegno e stupore anche dalla Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania, che ha definito l’attentato come una nuova manifestazione di violento antisemitismo. In un comunicato si legge che non si tratta di un incidente isolato e che servono misure severe per contrastare qualsiasi forma di antisemitismo nei Paesi europei.
Betlemme — In visita in Terra Santa, Papa Francesco ha rivolto ai leader israeliani e palestinesi l’appello a intensificare gli impegni necessari per raggiungere un accordo di pace. Il Papa ha invitato Abu Mazen e Shimon Peres a pregare insieme per la pace tra Israele e Palestina. “Offro la mia casa del Vaticano per questo incontro di preghiera”, ha detto al Regina Coeli alla fine della Messa a Betlemme. Dopo la Messa nella Piazza della Mangiatoia e la visita alla Basilica della Natività, il Pontefice va a Tel Aviv.
Bucarest — L’ondata di piena sul tratto romeno del Danubio, provocata dalle piogge torrenziali che hanno colpito ultimamente i Balcani Occidentali, si sta propagando verso lo sfoccio nel Mar Nero, e all’entrata nel Paese le portate sono in calo. Eppure, permane l’allerta alluvioni a codice arancione in più province rivierasche. Le previsioni indicano bel tempo in Romania, con temperature massime tra i 23 e i 31 gradi, con 27 a Bucarest a mezzogiorno.