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25.04.2019

Referendum — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha firmato oggi il decreto relativo all’organizzazione del referendum sulla giustizia il prossimo 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee. Le due domande del referendum sono: 1. Siete d’accordo con il divieto dellamnistia dei reati di corruzione ? 2: Siete d’accordo con il divieto delle ordinanze governative d’urgenza in materia di reati e pene, in correlazione con il diritto di altre autorità di rivolgersi alla Corte Costituzionale in materia di ordinanze ? In una dichiarazione alla stampa, il presidente ha esortato i romeni a votare al referendum, assicurando che gli esiti non saranno trascurati. Stando a Iohannis il referendum è più importante che mai perché ha la capacità di cambiare la Romania. L’iniziativa del presidente giunge sullo sfondo delle numerose modifiche legislative nel campo della giustizia promosse dalla maggioranza parlamentare e dal governo PSD-ALDE, modifiche controverse, contestate all’interno del Paese e criticate dai partner europei della Romania.



Giustizia — Una delegazione della Commissione di Venezia (organo consultivo del Consiglio d’Europa), che si trova in visita in Romania, ha incontrato oggi i rappresentanti della Commissione speciale del Parlamento sulla Giustizia, per colloqui sulle ordinanze governative d’urgenza per la modifica delle leggi in questo campo. Al termine dell’incontro, il presidente della Commissione giuridica del Parlamento romeno, il socialdemocratico Robert Cazanciuc, ha dichiarato che le parti hanno avuto un dialogo aperto, durante il quale ha spiegato che le ordinanze governative nel campo della giustizia sono state adottate per risolvere una serie di blocchi. Secondo le dichiarazioni dell’USR (all’opposizione), i rappresentanti della commissione hanno attirato l’attenzione che la legiferazione tramite ordinanze d’urgenza determina “nuove urgenze” e che il tentativo di evitare il dibattito parlamentare rappresenta un problema grave che non dovrebbe essere tollerato. Durante l’incontro di ieri con i rappresentanti della Commissione di Venezia, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha affermato che la revisione dei codici penale e di procedura penale, che ha ricevuto il via libera dal Parlamento, rappresenta una modalità di legiferazione estremamente tossica e crea instabilità nel sistema della giustizia. Dal canto suo, la Commissione Europea ha annunciato che analizzerà con attenzione le modifiche della legislazione penale ed ha ribadito che la Romania deve riprendere al più presto il processo di riforma.



Il Papa in Romania – La Santa Sede ha presentato il programma dettagliato della visita di Papa Francesco in Romania. Il Sommo Pontefice arriverà in Romania il 31 maggio, giorno in cui sono previsti, a Bucarest, incontri con il capo dello stato Klaus Iohannis, con la premier Viorica Dancila e con i rappresentanti della società civile e del Corpo Diplomatico. Nello stesso giorno è annunciato un incontro con il Patriarca Daniele seguito da un discorso davanti al Sinodo permanente della Chiesa Ortodossa Romena. Papa Francesco e il Patriarca Daniele parteciperanno a una preghiera comune organizzata alla Cattedrale della Redenzione del Popolo. Il primo giorno della visita del Papa in Romania si concluderà con la celebrazione della Santa Messa nella cattedrale di San Giuseppe dell’archidiocesi romano-cattolica di Bucarest. Il secondo giorno, il 1 giugno, il Papa celebrerà la Santa Messa nella località Şumuleu Ciuc (centro) per spostarsi poi a Iaşi (est) dove visiterà la Cattedrale Romano-Cattolica e si rivolgerà ai fedeli con un discorso dedicato ai giovani e alle famiglie sulla piattaforma del Palazzo della Cultura. Domenica, 2 giugno, a Blaj (centro), Papa Francesco celebrerà la Santa Messa e beatificherà sette vescovi greco-cattolici martiri e incontrerà i rappresentanti locali della comunità rom. Il Santo Padre si recherà poi a Sibiu (centro), ultima tappa della visita in Romania. Più di 110.000 persone si sono iscritte online, per partecipare alla Santa messa di Şumuleu Ciuc. Allevento sono attesi cristiani romano-cattolici di tutto il mondo.



Elezioni europee – In Romania la campagna elettorale per le elezioni europee del 26 maggio inizia sabato e si concluderà il 25 maggio. Nel caso in cui la Gran Bretagna abbandona lUE, nella futura legislatura, Bucarest manderà a Strasburgo 33 eurodeputati, uno in più rispetto alla formula attuale. Tra i candidati alle europee si annoverano ex premier e ministri, un ex presidente, eurodeputati in carica e sindaci di importanti capoluoghi. Nei sondaggi, restano favoriti il PSD, il principale partito nella coalizione al governo, e il PNL, la principale forza dellopposizione. Seguono lAlleanza 2020 USR-PLUS, Pro Romania, allopposizione e lALDE, partner dei socialdemocratici al governo. Hanno chance di inviare rappresentanti nel PE anche lUDMR e il PMP. Le elezioni del 2019 si svolgono nel contesto in cui la Romania esercita la presidenza di turno del Consiglio UE. Il 26 maggio, in contemporanea con le europee, in Romania si svolgerà anche un referendum consultivo sul tema della giustizia indetto dal presidente Klaus Iohannis.



Traffico – Nelle ultime 24 ore, sono entrate in Romania più di 169.000 persone, cittadini romeni e stranieri e oltre 44.000 mezzi di trasporto. Lapplicazione on-line “Media timpilor de aşteptare în punctele rutiere de trecere a frontierei deschise traficului internaţional”, disponibile sul sito www.politiadefrontiera.ro/traficonline, permette di visualizzare i valichi di confine che, in funzione del traffico e dei tempi dattesa, sono segnati in colori diversi e gli aggiornamenti sono in tempo reale. Secondo la polizia di confine, i romeni che lavorano allestero tornano a casa per la Pasqua e, per fluidizzare il traffico, le autorità doganali hanno aumentato il numero delle entrate per gli automobili.



Difesa – È iniziata al Centro nazionale di addestramento “Getica” di Cincu (centro della Romania), lesercitazione Resolute Castle 2019, cui partecipano unità di genieri delle Forze Terrestri Romene e della Guardia Nazionale statunitense dello stato di Carolina del Sud. Per il quinto anno consecutivo, la Brigata 10 Genieri “Il Basso Danubio”, appoggiata dalle strutture di genieri delle Divisioni 2 e 4 di fanteria svolgono assieme ai militari americani, nel periodo aprile-settembre, lavori di infrastruttura e allestimento nelle zone di addestramento. Resolute Castle 2019 ha come obiettivo laumento dellinteroperatività tramite esercitazione continua giunte e lapplicazione di soluzioni innovative per larma dei genieri.



Francofonia – Lambasciatore Luminiţa Odobescu, Rappresentante Permanente della Romania presso lUE, ha presieduto la Riunione del Gruppo degli Ambasciatori Francofoni di Bruxelles, avendo come invitata Louise Mushikiwabo, neo segretario generale della Francofonia, in occasione della sua prima visita ufficiale a Bruxelles. Secondo un comunicato stampa della rappresentanza diplomatica della Romania allUE, la Odobescu ha ribadito, nel suo intervento, “limpegno tradizionale della Romania per i valori della Francofonia e linteresse a individuare risposte comuni alle attuali sfide, come la crisi del multilateralismo, laumento delle minacce rivolte contro la pace e contro la sicurezza, la ricomparsa delle crisi generate dalla trasgressione dei diritti umani”. Le priorità condivise e promosse dalla Romania, dal Presidente del Consiglio UE, sono la digitalizzazione e lattenzione concessa a i giovani nei progetti svolti dalla Francofonia.

25.04.2019
25.04.2019

, 25.04.2019, 17:07

Referendum — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha firmato oggi il decreto relativo all’organizzazione del referendum sulla giustizia il prossimo 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee. Le due domande del referendum sono: 1. Siete d’accordo con il divieto dellamnistia dei reati di corruzione ? 2: Siete d’accordo con il divieto delle ordinanze governative d’urgenza in materia di reati e pene, in correlazione con il diritto di altre autorità di rivolgersi alla Corte Costituzionale in materia di ordinanze ? In una dichiarazione alla stampa, il presidente ha esortato i romeni a votare al referendum, assicurando che gli esiti non saranno trascurati. Stando a Iohannis il referendum è più importante che mai perché ha la capacità di cambiare la Romania. L’iniziativa del presidente giunge sullo sfondo delle numerose modifiche legislative nel campo della giustizia promosse dalla maggioranza parlamentare e dal governo PSD-ALDE, modifiche controverse, contestate all’interno del Paese e criticate dai partner europei della Romania.



Giustizia — Una delegazione della Commissione di Venezia (organo consultivo del Consiglio d’Europa), che si trova in visita in Romania, ha incontrato oggi i rappresentanti della Commissione speciale del Parlamento sulla Giustizia, per colloqui sulle ordinanze governative d’urgenza per la modifica delle leggi in questo campo. Al termine dell’incontro, il presidente della Commissione giuridica del Parlamento romeno, il socialdemocratico Robert Cazanciuc, ha dichiarato che le parti hanno avuto un dialogo aperto, durante il quale ha spiegato che le ordinanze governative nel campo della giustizia sono state adottate per risolvere una serie di blocchi. Secondo le dichiarazioni dell’USR (all’opposizione), i rappresentanti della commissione hanno attirato l’attenzione che la legiferazione tramite ordinanze d’urgenza determina “nuove urgenze” e che il tentativo di evitare il dibattito parlamentare rappresenta un problema grave che non dovrebbe essere tollerato. Durante l’incontro di ieri con i rappresentanti della Commissione di Venezia, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha affermato che la revisione dei codici penale e di procedura penale, che ha ricevuto il via libera dal Parlamento, rappresenta una modalità di legiferazione estremamente tossica e crea instabilità nel sistema della giustizia. Dal canto suo, la Commissione Europea ha annunciato che analizzerà con attenzione le modifiche della legislazione penale ed ha ribadito che la Romania deve riprendere al più presto il processo di riforma.



Il Papa in Romania – La Santa Sede ha presentato il programma dettagliato della visita di Papa Francesco in Romania. Il Sommo Pontefice arriverà in Romania il 31 maggio, giorno in cui sono previsti, a Bucarest, incontri con il capo dello stato Klaus Iohannis, con la premier Viorica Dancila e con i rappresentanti della società civile e del Corpo Diplomatico. Nello stesso giorno è annunciato un incontro con il Patriarca Daniele seguito da un discorso davanti al Sinodo permanente della Chiesa Ortodossa Romena. Papa Francesco e il Patriarca Daniele parteciperanno a una preghiera comune organizzata alla Cattedrale della Redenzione del Popolo. Il primo giorno della visita del Papa in Romania si concluderà con la celebrazione della Santa Messa nella cattedrale di San Giuseppe dell’archidiocesi romano-cattolica di Bucarest. Il secondo giorno, il 1 giugno, il Papa celebrerà la Santa Messa nella località Şumuleu Ciuc (centro) per spostarsi poi a Iaşi (est) dove visiterà la Cattedrale Romano-Cattolica e si rivolgerà ai fedeli con un discorso dedicato ai giovani e alle famiglie sulla piattaforma del Palazzo della Cultura. Domenica, 2 giugno, a Blaj (centro), Papa Francesco celebrerà la Santa Messa e beatificherà sette vescovi greco-cattolici martiri e incontrerà i rappresentanti locali della comunità rom. Il Santo Padre si recherà poi a Sibiu (centro), ultima tappa della visita in Romania. Più di 110.000 persone si sono iscritte online, per partecipare alla Santa messa di Şumuleu Ciuc. Allevento sono attesi cristiani romano-cattolici di tutto il mondo.



Elezioni europee – In Romania la campagna elettorale per le elezioni europee del 26 maggio inizia sabato e si concluderà il 25 maggio. Nel caso in cui la Gran Bretagna abbandona lUE, nella futura legislatura, Bucarest manderà a Strasburgo 33 eurodeputati, uno in più rispetto alla formula attuale. Tra i candidati alle europee si annoverano ex premier e ministri, un ex presidente, eurodeputati in carica e sindaci di importanti capoluoghi. Nei sondaggi, restano favoriti il PSD, il principale partito nella coalizione al governo, e il PNL, la principale forza dellopposizione. Seguono lAlleanza 2020 USR-PLUS, Pro Romania, allopposizione e lALDE, partner dei socialdemocratici al governo. Hanno chance di inviare rappresentanti nel PE anche lUDMR e il PMP. Le elezioni del 2019 si svolgono nel contesto in cui la Romania esercita la presidenza di turno del Consiglio UE. Il 26 maggio, in contemporanea con le europee, in Romania si svolgerà anche un referendum consultivo sul tema della giustizia indetto dal presidente Klaus Iohannis.



Traffico – Nelle ultime 24 ore, sono entrate in Romania più di 169.000 persone, cittadini romeni e stranieri e oltre 44.000 mezzi di trasporto. Lapplicazione on-line “Media timpilor de aşteptare în punctele rutiere de trecere a frontierei deschise traficului internaţional”, disponibile sul sito www.politiadefrontiera.ro/traficonline, permette di visualizzare i valichi di confine che, in funzione del traffico e dei tempi dattesa, sono segnati in colori diversi e gli aggiornamenti sono in tempo reale. Secondo la polizia di confine, i romeni che lavorano allestero tornano a casa per la Pasqua e, per fluidizzare il traffico, le autorità doganali hanno aumentato il numero delle entrate per gli automobili.



Difesa – È iniziata al Centro nazionale di addestramento “Getica” di Cincu (centro della Romania), lesercitazione Resolute Castle 2019, cui partecipano unità di genieri delle Forze Terrestri Romene e della Guardia Nazionale statunitense dello stato di Carolina del Sud. Per il quinto anno consecutivo, la Brigata 10 Genieri “Il Basso Danubio”, appoggiata dalle strutture di genieri delle Divisioni 2 e 4 di fanteria svolgono assieme ai militari americani, nel periodo aprile-settembre, lavori di infrastruttura e allestimento nelle zone di addestramento. Resolute Castle 2019 ha come obiettivo laumento dellinteroperatività tramite esercitazione continua giunte e lapplicazione di soluzioni innovative per larma dei genieri.



Francofonia – Lambasciatore Luminiţa Odobescu, Rappresentante Permanente della Romania presso lUE, ha presieduto la Riunione del Gruppo degli Ambasciatori Francofoni di Bruxelles, avendo come invitata Louise Mushikiwabo, neo segretario generale della Francofonia, in occasione della sua prima visita ufficiale a Bruxelles. Secondo un comunicato stampa della rappresentanza diplomatica della Romania allUE, la Odobescu ha ribadito, nel suo intervento, “limpegno tradizionale della Romania per i valori della Francofonia e linteresse a individuare risposte comuni alle attuali sfide, come la crisi del multilateralismo, laumento delle minacce rivolte contro la pace e contro la sicurezza, la ricomparsa delle crisi generate dalla trasgressione dei diritti umani”. Le priorità condivise e promosse dalla Romania, dal Presidente del Consiglio UE, sono la digitalizzazione e lattenzione concessa a i giovani nei progetti svolti dalla Francofonia.

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