25.01.2019
Tasso di cambio — La moneta nazionale romena, il leu, ha raggiunto oggi, un nuovo minimo storico in rapporto alla moneta unica europea. La quotazione è di 4 lei e 76 bani per un euro, registrata dopo un giorno di pausa sul mercato interbancario, occasionata dalla festa nazionale di giovedì — l’Unificazione dei Principati Romeni, 160 anni fa. La moneta nazionale si è deprezzata anche rispetto al dollaro americano, quotato a 4 lei e 20 bani e rispetto al franco svizzero, che vale oggi 4 lei e 22 bani. Il PSD, il principale partito al governo, sostiene che la Banca Centrale abbia riserve sufficienti, di quasi 37 miliardi di euro, per intervenire a favore della moneta nazionale. D’altra parte, secondo i dati resi pubblici sempre oggi dalla Banca Centrale, la massa monetaria è aumentata di quasi il 9% a dicembre 2018, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Valutazione — L’Agenzia di valutazione finanziaria Fitch Ratings ha rivisto, oggi, le prospettive del rating, da “stabile” a “negativo”, per le prime due banche in Romania, la Banca Commerciale Romena SA (BCR) e la BRD-Groupe Societe Generale SA (BRD). Secondo l’agenzia, la revisione riflette il rischio potenzialmente maggiore di un intervento governativo nel settore bancario, nel caso in cui lo stato non potrà pagare i suoi debiti. Quanto ai rating a lungo termine della BCR e della BRD, l’agenzia Fitch sottolinea che sono sensibili, soprattutto nel caso di una revisione dei rischi Paese con cui si confrontano le banche romene.
Influenza — La ministra della Salute romena, Sorina Pintea, ha dichiarato, oggi, che aspetta il comunicato che verrà reso pubblico martedì dall’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica e, se questo indicherà, per la terza settimana consecutiva, che il numero dei casi diagnosticati è superiore a quello stimato, sarà dichiarata l’epidemia di influenza in Romania. Le autorità hanno annunciato che 36 persone hanno perso la vita a causa del virus nell’attuale stagione. I medici continuano a raccomandare alla popolazione di vaccinarsi e di presentarsi dal medico nel caso di sintomi simili a quelli dell’influenza.
Corruzione — La DNA ha chiesto oggi la condanna dell’ex sindaco di Costanza (la maggiore città-porto sul Mar Nero), Radu Mazăre, a 12 anni di carcere, quasi il massimo previsto dalla legge, in un fascicolo in cui è processato per tangenti, conflitto di interessi e abuso d’ufficio. Il procuratore ha sollecitato anche la confisca della somma di 1 milione di euro intascata dall’accusato come tangenti e la copertura dei danni. Il processo si svolge in assenza di Mazare, per il quale l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha emesso un mandato di arresto, dopo che l’ex sindaco socialdemocratico ha chiesto un cosiddetto asilo politico in Madagascar, a dicembre 2017. Mazăre ha anche investito in Madagascar, costruendo una piccola stazione sul litorale dell’Oceano Indiano destinata agli sport nautici. Mazare ha avuto quattro mandati di sindaco a Costanza, dal 2000 al 2015, quando si è dimmesso dopo che è stato arrestato per la prima volta per reati di corruzione.
Famiglia — La presidenza romena del Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla Direttiva relativa all’equilibrio tra la vita professionale e quella familiare dei genitori e dei curatori, secondo un comunicato del Ministero del Lavoro di Bucarest. La direttiva introduce una serie di standard minimi a livello dell’Unione per quanto riguarda il congedo parentale oppure il congedo per curare parenti di primo grado. Gli impiegati avranno il diritto di sollecitare impegni di lavoro flessibili. La regolamentazione europea dovrebbe contribuire ad una suddivisione equa delle responsabilità tra donne e uomini nelle famiglie. L’accordo deve essere approvato anche dagli stati membri.
Elezioni — In Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) è iniziata oggi la campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 febbraio prossimo. Lo scrutinio avrà luogo, per la prima volta, in base al sistema elettorale misto, in cui 50 deputati saranno eletti sulle liste e altri 51 in circoscrizioni elettorali uninominali, in un unico turno di scrutinio. Finora sono stati registrati nove partiti e sei hanno inoltrato i loro fascicoli alla Commissione elettorale centrale. Secondo i sondaggi sugli intenti di voto, favoriti sono i socialisti filorussi del presidente Igor Dodon, seguiti da un cartello elettorale della destra pro-europea e dal partito democratico, di centro sinistra, al governo. In concomitanza con le elezioni è previsto anche un referendum sulla diminuzione del numero dei deputati da 101 a 61, nonché sulla possibilità che questi siano rimossi dai cittadini.
Meteo — Gran parte del territorio della Romania è sotto allarme giallo di precipitazioni, vento e ghiaccio, fino a domenica mattina, e sotto allarme giallo di neve valido fino a sabato mattina. Alcune tratte di strade nazionali sono chiuse a causa del ghiaccio e delle bufere di neve. Il traffico ferroviario si svolge con difficoltà a causa del ghiaccio deposto sulle linee elettriche di alta tensione. La pioggia gelata ha causato ritardi nel decollo degli aerei dall’aeroporto Otopeni di Bucarest. Sempre nella capitale, numerosi filobus sono rimasti bloccati o circolano con difficoltà. Più alberi sono caduti sulle strade e sopra le macchine nelle ultime 24 ore. Decine di persone che hanno subito fratture e ferite dopo essere scivolate sul ghiaccio, sono arrivate all’ospedale. 46 località di sette province sono rimaste senza corrente elettrica. Più di 12.000 dipendenti del Ministero dell’Interno, poliziotti, vigili del fuoco e gendarmi, sono pronti ad intervenire subito a sostegno della popolazione. Le condizioni meteo non cambieranno e si registreranno precipitazioni nella maggior parte del Paese. In alcune zone le quantità d’acqua potrebbero arrivare a 15-20 litri per metro quadro. Le minime saranno comprese tra -8 e +6 gradi centigradi e le massime tra – 5 e +9 gradi.
România Internațional, 25.01.2019, 17:07