24.12.2016
Bucarest – Per gli ortodossi di rito nuovo, greco-cattolici e cattolici oggi è la Vigilia del Natale, giorno in cui vengono fatti i preparativi per celebrare la Nascita del Signore, una delle feste più importanti del cristianesimo. Durante la notte, in diverse zone della Romania – Paese a maggioranza ortodossa – i bambini hanno visitato le case e hanno cantato canti natalizi che rappresentano gli angeli e i pastori, i primi ad annunciare la nascita di Gesu. Sono fatti auguri di salute, di richezza della terra, compimento di tutti i desideri mentre i padroni di casa li hanno ripagato con frutta, dolci o con soldi. Sempre oggi, i preti visitano le case con lIcona della Nascita del Signore che annuncia larrivo di Gesù nel mondo. Il Natale viene celebrato tramite messe speciali in chiese e monasteri ma anche tramite belle tradizioni e specialmente riunioni di tutta la famiglia.
România Internațional, 24.12.2016, 16:41
Bucarest – La Principessa Margherita, custode della Corona romena ha inviato da parte di Re Michele e di tutta la famiglia reale, un messaggio di auguri e felicità a tutti i romeni del mondo. Nel suo messaggio di Natale, la principessa Margherita afferma che la Romania sta consolidando le sue libertà e sfrutta in modo positivo gli strumenti dello sviluppo. La principessa ha sottolineato che i valori che suo padre, Re Michele ha promosso pee tutta la vita restano anche oggi più importanti che mai :la bontà , la lealtà, il dovere, lamore per la patria, la competenza e la misura. Nel messaggio si afferma che gli avvenimenti sul continente europeo e a livello mondiale dimostrano che la “democrazia attraversa un momento di instabilità e di debolezza” e che la prosperità non è in grado di assicurare anche lequilibrio e la sicurezza dei Paesi.
Bucarest — Il primo presidente della storia post-comunista della Romania, Ion Iliescu, ha dichiarato che non ha nulla da rimproverarsi, dopo che è stato accusato, assieme ad altre autorità di quel periodo, di reati contro l’umanità, nel fascicolo della Marcia dei Minatori del 13-15 giugno 1990. Secondo i procuratori gli incolpati hanno deciso, organizzato e coordinato un attacco generalizzato e sistematico contro le persone che manifestavano nel centro di Bucarest contro il potere di sinistra insediato dopo il crollo della dittatura comunista del 1989, come anche contro la popolazione della capitale. All’attacco, affermano i procuratori, hanno partecipato forze del Ministero degli Interni e del SRI, ai quali si sono aggiunti oltre 10.000 minatori e operai di diverse zone del Paese. Sullo sfondo di scontri violenti nella Capitale, che l’esercito era gia’ riuscito a domare, il presidente del Paese in quel periodo, Ion Iliescu, ha invocato un tentativo di Golpe da parte dell’estrema destra ed ha chiesto alla popolazione di difendere le istituzioni democratiche. L’arrivo dei minatori della Valle del Jiu a Bucarest dove hanno attaccato l’Università, le sedi dei partiti di opposizione e le redazioni di alcuni quotidiani indipendenti, ha provocato 4 morti ed oltre 1200 feriti.
Chisinau – Il nuovo presidente della Moldova , Igor Dodon ha incontrato la notte scorsa a Chisinau il vice premier russo Dimitri Rogozin, il quale, a causa della nebbia non è arrivato in tempo alla cerimonia di investitura di Dodon nella carica di capo dello stato. Secondo Radio Chisinau, Rogozin ha comunicato al nuovo presidente della Moldvoa di aver programmato un incontro con il leader russo, Vladimir Putin, il prossimo 17 gennaio. Dodon aveva già annunciato che la sua prima visita allestero sarà a Mosca, con lintento di ripristinare il partenariato strategico con la Federazione Russa. A livello interno, Dodon ha dichiarato che farà opposizione al governo proeuropeo di Chisinau , tenterà di sciogliere il Parlamento e provocare elezioni parlamentari anticipate. Tra le sue priorità ha annunciato anche la messa al bando delle organizzazioni che arringano per lunione della Moldova con la Romania.
Bucarest – Dieci cittadini iracheni, nove adulti e un bambini che tentavano di entrare illegalmente in Romania dalla Bulgaria sono stati intercettati dalle foze della polizia di cofine nel Sud-Est del Paese. I 10 sono stati consegnati alle autorità bulgare per ulteriori ricerche. Secondo un comunicato della Polizia romena di confine, le persone in causa hanno dihchiarato di essere cittadini iracheni con età tra i 12 e i 50 anni che volevano arrivare nellEuropa Occidentale.