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24.10.2021

Restrizioni — Domani, entrano in vigore, in Romania, nuove restrizioni, sullo sfondo del numero alto di contagi e decessi. Per 30 giorni, il certificato verde, che attesta la vaccinazione o il superamento della malattia, diventa obbligatorio quasi ovunque, tranne i negozi che vendono generi alimentari e le farmacie. La mascherina protettiva torna ad essere d’obbligo in spazi chiusi e all’aperto. Sono vietati gli eventi privati come i matrimoni e i battesimi, ma anche i concerti e gli spettacoli all’aperto. Sempre da domani, gli asili, le scuole e i licei pubblici e privati entrano in vacanza per due settimane. Non funzioneranno neanche i dopo scuola e resteranno aperti solo gli asili-nido. L’accesso nelle istituzioni pubbliche sarà permesso solo alle persone in possesso di certificato verde. La regola non sarà, però, applicata ai dipendenti delle rispettive istituzioni. Le competizioni sportive si svolgeranno senza pubblico. Di notte, ai non vaccinati saranno vietati gli spostamenti fuori casa. Le autorità hanno annunciato oggi 11.725 nuovi contagi da SARS-CoV-2 rilevati nelle ultime 24 ore e 389 decessi.

24.10.2021
24.10.2021

, 24.10.2021, 17:33

Restrizioni — Domani, entrano in vigore, in Romania, nuove restrizioni, sullo sfondo del numero alto di contagi e decessi. Per 30 giorni, il certificato verde, che attesta la vaccinazione o il superamento della malattia, diventa obbligatorio quasi ovunque, tranne i negozi che vendono generi alimentari e le farmacie. La mascherina protettiva torna ad essere d’obbligo in spazi chiusi e all’aperto. Sono vietati gli eventi privati come i matrimoni e i battesimi, ma anche i concerti e gli spettacoli all’aperto. Sempre da domani, gli asili, le scuole e i licei pubblici e privati entrano in vacanza per due settimane. Non funzioneranno neanche i dopo scuola e resteranno aperti solo gli asili-nido. L’accesso nelle istituzioni pubbliche sarà permesso solo alle persone in possesso di certificato verde. La regola non sarà, però, applicata ai dipendenti delle rispettive istituzioni. Le competizioni sportive si svolgeranno senza pubblico. Di notte, ai non vaccinati saranno vietati gli spostamenti fuori casa. Le autorità hanno annunciato oggi 11.725 nuovi contagi da SARS-CoV-2 rilevati nelle ultime 24 ore e 389 decessi.



Vaccinazione — Più di 45 mila persone si sono vaccinate a Bucarest, a cominciare da venerdì, di cui quasi la metà nell’ambito della Maratona vaccinale organizzata questo fine settimana nella Capitale. A livello nazionale, oltre 127.000 dosi sono state somministrate nelle ultime 24 ore, di cui oltre 91.000 rappresentano la prima dose. La campagna vaccinale ha ricevuto una spinta in Romania, negli ultimi giorni, sullo sfondo della crisi sanitaria senza precedenti causata dal numero elevato di contagi, ma anche della paura della gente di non avere più accesso a diverse attività senza il certificato verde. Finora, quasi 5,9 milioni di romeni si sono completamente immunizzati. Uno studio sull’efficacia dell’immunizzazione anti-Covid-19 tra le persone vaccinate in Romania rileva che è stato diminuito di oltre 5 volte il rischio di contagio, di oltre 10 volte il rischio di ricovero ospedaliero, di quasi 14 volte quello di arrivare in terapia intensiva e di oltre 20 volte il rischio di decesso a causa delle complicanze causate dal Covid-19.



Governo — Il presidente del PNL e premier ad interim, Florin Cîţu, a declarat, oggi, che, dopo che i liberali hanno proposto Nicolae Ciucă per la carica di premier, è arrivato il momento che i partiti che hanno votato la mozione di sfiducia diano prova di responsabilità e appoggino un governo formato dal PNL e dall’UDMR. Ha accennato al PSD e all’USR, ex partner di governo dei liberali. Il PNL e l’UDMR hanno continuato a lavorare al programma di governo, mentre il premier designato ha avuto consultazioni al fine di ottenere il sostegno parlamentare. Nicolae Ciucă ha discusso, ieri, con i rappresentanti delle minoranze nazionali e con il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu. Il PSD ha condizionato il sostegno temporaneo al nuovo esecutivo dall’inserimento nel programma di governo di 10 misure urgenti proposte dai socialdemocratici nei settori sanitario, economico e sociale. L’USR ha lasciato la coalizione formata l’anno scorso assieme al PNL e all’UDMR a causa del conflitto con il premier Florin Cîţu. Il governo è stato sfiduciato, in seguito alla mozione di sfiducia avviata dal PSD, votata anche dall’USR. Il liberale Nicolae Ciuca è la seconda proposta fatta dal presidente Klaus Iohannis, dopo che il leader dell’USR, Dacian Cioloş, incaricato inizialmente a formare il governo, non ha ottenuto la fiducia del Legislativo.



Centenario Re Michele I — Domani ricorrono 100 anni dalla nascita di Re Michele I di Romania, l’ultimo monarca del Paese. Per l’occasione, le emittenti della Radio pubblica manderanno in onda la trasmissione “La Romania ha bisogno d’arte realizzata in partenariato con la Fondazione Reale Margherita di Romania, a sostegno del programma Giovani talenti. Sempre domani, il Museo Nazionale d’Arte della Romania aprirà al pubblico gli spazi storici del Palazzo Reale. Il pubblico potrà visitare il Soggiorno Reale, la Scalinata dei Principi e la Sala del Trono, come pure la mostra Frammenti di memoria — ritratti reali” che include opere d’arte raffiguranti Re Michele I in diverse tappe della vita. Il 25 ottobre ricorre anche la Giornata dell’Esercito Romeno e il Museo Militare Nazionale “Re Ferdinando I” della capitale inaugurerà, domani, la mostra temporanea “Michele I – un secolo di storia”. Re Michele si è spento il 5 dicembre 2017. Migliaia di persone che lo hanno visto come modello di dignità, amore e senso del dovere per la patria hanno formato code enormi per raccogliersi davanti alla sua bara deposta al Palazzo Reale di Bucarest. Re Michele I è stato sepolto a Curtea de Argeş (sud), nella necropoli reale dove sono seppelliti anche il suoi antenati, i re Carlo I, Ferdinando e Carlo II.



ONU — I valori e i principi della Carta delle Nazioni Unite sono altrettano rilevanti anche dopo 76 anni e rappresentano la base delle relazioni internazionali, afferma il Ministero degli Esteri romeno in un messaggio trasmesso oggi, in occasione della Giornata dell’ONU. Secondo il MAE di Bucarest, la pandemia da COVID-19 ha dimostrato ancora una volta che i problemi globali richiedono azioni comuni, solidarietà e cooperazione internazionale, e in tal senso, il sostegno e il consolidamento del multilateralismo, centrato sul sistema ONU, sono fondamentali. Nei 66 anni di appartenenza all’ONU, la Romania si è affermata come un attivo sostenitore e difensore delle iniziative di diplomazia multilaterale. La diplomazia romena continuerà a promuovere attivamente gli obiettivi delle Nazioni Unite nel loro sforzo di garantire il progresso verso un mondo più sicuro, più libero e prospero”, si legge nel messaggio. La Giornata delle Nazioni Unite viene celebrata il 24 ottobre, giorno in cui, nel 1945, è entrata in vigore la Carta delle Nazioni Unite. La Romania è diventata membro dell’ONU il 14 dicembre 1955.

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