24.10.2018
Bucarest – Consultazioni a Bucarest tra il presidente Klaus Iohannis e i partiti parlamentari sulle recenti modifiche apportate alle leggi della giustizia, promosse dalla coalizione governativa PSD-ALDE, ma criticate con veemenza da una parte della scena politica e della società civile. Prima delle consultazioni, il presidente ha dichiarato che le leggi vanno ripensate, modernizzate e migliorate, sollecitando la ripresa del percorso legislativo, Il PSD non gradisce questa ripresa, invocando l’esistenza di una normativa al Parlamento, secondo quanto annunciato dal leader socialdemocratico, Liviu Dragnea, dopo le consultazioni con il capo dello stato. Calin Popescu Tariceanu, presidente dellALDE, ha dichiarato che serve un consenso sulle leggi della giustizia, ma anche premesse comuni, come la cessazione degli abusi permessi da protocolli segreti. Dallopposizione, il PNL ha annunciato che sostiene la proposta del capo dello stato di ripresa dei dibattiti. Infine, il leader dell’USR, Dan Barna, considera che la Presidenza può essere un mediatore reale tra magistrati, politici, società civile e i cittadini della Romania che vogliono una giustizia indipendente e funzionale. Alle consultazioni hanno partecipato anche UDMR, PMP e i rappresentanti del gruppo parlamentare delle minoranze nazionali. La scorsa settimana, la Commissione di Venezia, organismo consultivo del Consiglio d’Europa, ha sottolineato in un rapporto che le modifiche apportate alle leggi sulla giustizia e ai Codici penali indeboliscono la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.
România Internațional, 24.10.2018, 16:06
Bucarest – Consultazioni a Bucarest tra il presidente Klaus Iohannis e i partiti parlamentari sulle recenti modifiche apportate alle leggi della giustizia, promosse dalla coalizione governativa PSD-ALDE, ma criticate con veemenza da una parte della scena politica e della società civile. Prima delle consultazioni, il presidente ha dichiarato che le leggi vanno ripensate, modernizzate e migliorate, sollecitando la ripresa del percorso legislativo, Il PSD non gradisce questa ripresa, invocando l’esistenza di una normativa al Parlamento, secondo quanto annunciato dal leader socialdemocratico, Liviu Dragnea, dopo le consultazioni con il capo dello stato. Calin Popescu Tariceanu, presidente dellALDE, ha dichiarato che serve un consenso sulle leggi della giustizia, ma anche premesse comuni, come la cessazione degli abusi permessi da protocolli segreti. Dallopposizione, il PNL ha annunciato che sostiene la proposta del capo dello stato di ripresa dei dibattiti. Infine, il leader dell’USR, Dan Barna, considera che la Presidenza può essere un mediatore reale tra magistrati, politici, società civile e i cittadini della Romania che vogliono una giustizia indipendente e funzionale. Alle consultazioni hanno partecipato anche UDMR, PMP e i rappresentanti del gruppo parlamentare delle minoranze nazionali. La scorsa settimana, la Commissione di Venezia, organismo consultivo del Consiglio d’Europa, ha sottolineato in un rapporto che le modifiche apportate alle leggi sulla giustizia e ai Codici penali indeboliscono la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.
Bucarest – Il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, ha avviato oggi la procedura di revoca dalla carica del procuratore generale, Augustin Lazăr, con laccusa di aver superato le sue attribuzioni. In un rapporto di valutazione dellattività dirigenziale, il ministro della Giustizia rimprovera a Lazar, tra laltro, di aver ignorato le situazioni di crisi, di aver generato conflitti giuridici di natura costituzionale e di aver sostenuto discorsi pubblici a carattere politico, lanciando accuse senza precedenti contro le autorità dello stato, potere legislativo ed esecutivo. Toader ha annunciato che il rapporto di valutazione, accompagnato dalla proposta di revoca, sarà inoltrato alla Sezione Procuratori del CSM e al presidente della Romania per una decisione secondo le competenze legali. A febbraio, il ministro della Giutizia ha chiesto la revoca dalla carica del procuratore capo della DNA, Laura Codruta Kovesi, accusandola di aver superato le sue attribuzioni. In seguito al rifiuto del capo dello stato di accettare la richiesta, considerata infondata, la Corte Costituzionale ha constatato lesistenza di un conflitto giuridico di natura costituzionale, obbligando, praticamente, il presidente Iohannis di firmare, a luglio, il decreto di revoca dalla carica della Kovesi.
Bucarest – Il Governo romeno stanzierà al settore della difesa, per il secondo anno consecutivo, il 2% del PIL e manterrà questo livello almeno fino al 2026. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa Nazionale, Mihai Fifor , precisando che i fondi permetteranno l’attuazione di un processo di ammodernamento e sviluppo tra i più solidi nel fianco est della NATO. Fifor ha annunciato che domani, 25 ottobre, in occasione della Festa dell’Esercito, nei cimiteri e presso i monumenti commemorativi, saranno deposte corone di fiori e verranno omaggiati gli eroi caduti per la Patria. Il 25 ottobre veniva celebrato anche il compleanno dell’ex sovrano di Romania, Michele I, morto l’anno scorso all’età di 96 anni. Sempre a questa data, l’Esercito Romeno liberava dall’occupazione horthysta la Transilvania del Nord e continuava a combattere assieme agli Alleati sui territori dell’Ungheria, Cecoslovacchia e Austria, contribuendo alla vittoria del 9 maggio 1945, che segna anche fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa.
Bucarest – Via libera dalla Camera dei deputati (decisionale) alla nuova legge offshore. Il documento, che regola lo sfruttamento del gas naturale nel Mar Nero era stato rinviato al riesame del Parlamento dal presidente Klaus Iohannis. La legge assume un’importanza speciale anche perchè determinerà il profitto che lo stato romeno potrà ottenere dallo sfruttamento dei gas naturali. In precedenza, i partiti della coalizione governativa erano riusciti a raggiungere un consenso sulle modifiche da apportare alla normativa. In tal senso, il 50% della produzione di gas naturale dal Mar Nero sarà transazionato sulla borsa interna, mentre l’investimento dell’operatore potrà essere detratto dall’imposta supplementare entro un margine di fino al 30%. Stando all’opposizione, la legge viene promossa anche questa volta senza dati e senza un’analisi d’impatto sullo sfruttamento della produzione di gas sul mercato interno.
Bucarest – La Corte Costituzionale di Bucarest prosegue domani le discussioni legate alle modifiche operate al Codice Penale e alla legge per la prevenzione e la condanna dei reati di corruzione. Il presidente Klaus Iohannis, l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, PNL, USR e PMP aveano inoltrato segnalazioni in questo senso. Il capo dello stato ha chiesto alla Corte Costituzionale di dichiarare la legge incostituzionale, secondo l’opposizione parlamentare le modifiche proposte incoraggerebbero gli atti di corruzione al vertice mentre la Corte Suprema reclama che, nel caso dell’abuso d’ufficio, viene limitata la sfera di coloro che possono essere incriminati.