24.09.2015

Bruxelles — Riunitisi a Bruxelles per un Consiglio straordinario informale, capi di stato e di governo dell’UE si sono impegnati ieri sera a stanziare una somma supplementare di almeno 1 miliardo di euro alle agenzie dell’ONU che offrono sostegno ai rifugiati nei Paesi confinanti con la Siria – Turchia, Giordania e Libano. I soldi andranno principalmente all’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati e al Programma Alimentare Mondiale. Nel contesto della crisi dei profughi, la più grave dopo la Seconda Guerra Mondiale, si è deciso di consolidare le frontiere esterne dell’Unione. Non in ultimo, i cosiddetti hot spots” — i centri in Italia e Grecia, Paesi che si trovano in prima linea per quanto riguarda l’afflusso di richiedenti asilo — diventeranno operativi dalla fine di ottobre. Da questi centri, saranno mandati indietro nei loro Paesi d’origine coloro che verranno considerati immigrati illegali. Sempre da qui saranno riallocati i rifugiati da mandare in altri Paesi membri dell’UE.

România Internațional, 24.09.2015, 17:16

Bruxelles — Riunitisi a Bruxelles per un Consiglio straordinario informale, capi di stato e di governo dell’UE si sono impegnati ieri sera a stanziare una somma supplementare di almeno 1 miliardo di euro alle agenzie dell’ONU che offrono sostegno ai rifugiati nei Paesi confinanti con la Siria – Turchia, Giordania e Libano. I soldi andranno principalmente all’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati e al Programma Alimentare Mondiale. Nel contesto della crisi dei profughi, la più grave dopo la Seconda Guerra Mondiale, si è deciso di consolidare le frontiere esterne dell’Unione. Non in ultimo, i cosiddetti hot spots” — i centri in Italia e Grecia, Paesi che si trovano in prima linea per quanto riguarda l’afflusso di richiedenti asilo — diventeranno operativi dalla fine di ottobre. Da questi centri, saranno mandati indietro nei loro Paesi d’origine coloro che verranno considerati immigrati illegali. Sempre da qui saranno riallocati i rifugiati da mandare in altri Paesi membri dell’UE.

New York — Fino al 29 settembre, il presidente romeno, Klaus Iohannis, effettua una visita negli USA. Il capo dello stato parteciperà domani all’Assemblea Generale dell’ONU di New York, alla quale sarà adottata l’Agenda 2030 per lo sviluppo durevole. Si tratta di un impegno dei capi di stato e di governo ritenuto storico perché stabilisce una serie di obiettivi universali per un mondo in piena trasformazione. A Washington, Klaus Iohannis avrà un incontro con il vicepresidente americano, Joe Biden, con il quale discuterà del rafforzamento del partenariato strategico tra i due stati. Il presidente romeno parteciperà, su invito del presidente americano Barack Obama, anche al vertice sulla lotta contro l’organizzazione terroristica Stato Islamico.

Londra — Il premier romeno, Victor Ponta, ha presentato, oggi, a Londra, alla direzione della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) più progetti ritenuti prioritari dal Governo, nei settori Trasporti, Energia e Lavori Pubblici, con forte impatto sullo sviluppo regionale e sull’infrastruttura nazionale. Il presidente della BERS, Suma Chakrabarti, ha dichiarato che la Romania ha un grande potenziale, e che questa istituzione è decisa a sostenere lo sviluppo economico del Paese, puntando soprattutto sul sostegno al settore privato. Finora la banca ha investito in Romania più di sette miliardi di euro ed ha fatto impiegare in questi progetti più di 14 miliardi di euro provenienti da altre fonti di finanziamento. Una nuova strategia per la Romania, fino al 2020, sarà approvata nella seduta del Consiglio di Amministrazione della BERS del 30 settembre.

Bucarest — La Comissione antitortura del CE (CoE) ha chiesto alla Romania di combattere qualsiasi forma di maltrattamento nei carceri. In un rapporto reso pubblico oggi, la Commissione esprime la sua preoccupazione in merito alle accuse di violenza nei confronti dei detenuti. La Commissione antitortura della CE, che ha visitato la Romania a giugno 2014, ha ricevuto accuse gravi da parte di detenuti dei penitenziari di massima sicurezza di Arad e Oradea (ovest) relative ad aggressioni commesse nei loro confronti dalle forze speciali. Secondo il rapporto, anche la sovrappopolazione è un problema del sistema penitenziario romeno. Un rapporto del Ministero della Giustizia di Bucarest, del 1990, rileva che la Romania è stata condannata in 139 casi dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per le condizioni precarie nei carceri, in seguito alle querele sporte dai detenuti. Lo stato romeno è obbligato a pagare danni di 1,1 milioni di euro a queste persone.

Bucarest — A Bucarest si svolge un forum organizzato dall’Associazione Romena delle Comunità Locali Rivierasche del Danubio. Vi partecipano persone coinvolte nella Strategia Europea del Danubio e, per la Commissione Europea — il Coordinatore della Strategia sul Danubio, Marco Onida. L’evento mira ad attirare le comunità locali, l’ambiente d’affari, i giovani e le università in progetti di sviluppo locale e regionale.

Santiago de Cile — L’equipe maschile di tennis della Romania incontrerà la vincitrice della partita tra Lituania e Slovenia, in casa, nel primo turno della Coppa Davis 2016, secondo il sorteggio effettuato a Santiago de Cile. Lituania e Slovenia si incontreranno nel periodo 30 ottobre – 1 novembre, in Slovenia, in una partita di spareggio per il mantenimento nel Gruppo I della zona. Gli incontri nel primo turno dell’edizione 2016 di Coppa Davis avranno luogo nel periodo 4-6 marzo. Se sconfiggerà la Lituania o la Slovenia, la squadra romena incontrerà la Spagna nel secondo turno del Gruppo I. D’altra parte, a Guangzhou (Cina), la tennista romena Simona Halep, n.2 mondiale, è stata sconfitta oggi nei quarti dalla ceca Denisa Allertova, n.74 WTA. Nella stessa tappa della competizione, Monica Niculescu, n.49 WTA, è stata sconfitta dalla belga Yanina Wickmayer.

Londra — La squadra nazionale di rugby della Romania è stata sconfitta dalla vicecampione mondiale, la Francia, per 38-11, ieri sera a Londra, nella partita di debutto nel Gruppo D di Coppa Mondiale. Secondo la stampa di specialità di Bucarest, i romeni hanno fatto in generale una buona partita, ma sono stati penalizzati per i momenti di debolezza dimostrati soprattutto verso la fine. Nella rappresentativa della Romania hanno giocato, per la prima volta in un torneo finale, tre giocatori naturalizzati, il georgiano Otar Turashvili, il sud-africano Johannes van Heerden e Paula Kinikinilau, di Tonga. La prossima partita della Romania nella Coppa Mondiale avrà luogo domenica, contro la rappresentativa dell’Irlanda. Dello stesso gruppo fanno parte anche Italia e Canada. (traduzione di Gabriela Petre)